Decolla il titolo in Borsa di Finmeccanica, che all’avvio degli scambi arriva a guadagnare più di tre punti e mezzo percentuali, a 9,365 euro, mettendo a segno il miglior rialzo del Ftse Mib. A innescare l’ondata di acquisti sulle azioni del gigante della difesa è stata la pubblicazione del piano industriale 2015-2019, che è stato approvato ieri dal Consiglio d’amministrazione e sarà presentato alle 12 a Londra dall’ad Mauro Moretti alla comunità finanziaria.
Il piano prevede una riduzione dell’indebitamento finanziario netto di oltre 600 milioni nel 2017, dai 4,1 miliardi di fine 2014. Venendo ai ricavi, la proiezione sul 2015 “riflette una riduzione di perimetro pari a circa 500 milioni di euro”, dovuta al trasferimento da Alenia a Boeing di “attività passanti” sul contratto B787 per 300 milioni e alla “prevista uscita da due segmenti di Drs” per 200 milioni. Finmeccanica si concentrerà ulteriormente sul core business rappresentato dalle aree-chiave dell’Aeronatica, Difesa e Spazio con un obiettivo di crescita del 20% dell’Ebitda al 2016 (rispetto al 2014) e di migliorare di 150 punti base.
Il Cda ha anche rivisto al rialzo per la seconda volta le stime sui risultati dell’esercizio 2014 e dato mandato all’amministratore delegato di “proseguire le negoziazioni con l’obiettivo” di vendere la divisione Trasporti e “raggiungere al più presto una conclusione favorevole”. Secondo fonti sindacali, in pole position per l’acquisto di AnsaldoBreda e Ansaldo Sta ci sono i giapponesi di Hitachi, davanti alla cordata cinese guidata da Insigma.
“Le azioni poste in essere da maggio dello scorso anno rendono già evidente il cambiamento in atto – ha commentato Moretti –, che pone Finmeccanica nella giusta direzione per un futuro prossimo di rilancio e sviluppo, che crei valore per gli azionisti, per i nostri clienti, per i dipendenti del Gruppo e per tutti i nostri stakeholders”.