Continua a scivolare in Borsa il titolo di Finmeccanica. A metà mattina le azioni del gigante della difesa cedono oltre tre punti (dopo il -7% di ieri), nettamente in coda al Ftse Mib. A pesare è ancora l’arresto del presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi, accusato di aver pagato – quando era ad di Agusta Westland, controllata di Finmeccanica – una tangente da 51 milioni di euro ad alti funzionari e generali del governo indiano, con l’obiettivo di ottenere una commessa da 550-600 milioni di euro per la consegna di 12 elicotteri.
Oggi il Cda di Finmecanica, convocato d’urgenza, dovrebbe revocare le deleghe a Orsi, da ieri in carcere, e nominare Alessandro Pansa amministratore delegato della società. Guido Venturoni dovrebbe invece essere il nuovo presidente. Entrambi i manager siedono già nel board di Finmeccanica.
“La società conferma l’ordinata prosecuzione dell’attività gestionale – si legge in una nota – anche allo scopo di evitare impatti derivanti dalle iniziative giudiziarie odierne, fra l’altro sui processi di dismissioni in corso. La società inoltre sta valutando rischi ed effetti economici, patrimoniali e finanziari correlati alle iniziative giudiziarie”.
Rischi che sembrano piuttosto grossi, almeno a giudicare dalle minacce arrivate dall’India. Il governo di New Delhi si è detto pronto a chiudere ogni rapporto commerciale con Finmeccanica e a mettere l’azienda nella blacklist “se le accuse di corruzione venissero confermate”. Il ministro della difesa indiano, A.K. Antony, ha chiarito che l’intenzione è di “cancellare il contratto d’acquisto per i 12 elicotteri” e di punire “le persone coinvolte: nessuno sarà risparmiato”.
Il ministro ha ricordato poi che fin dallo scorso anno, quando si è cominciato a parlare di questo scandalo, “abbiamo scritto attraverso il ministero degli Esteri ad Italia e Gran Bretagna”, ma “non abbiamo ricevuto alcuna informazione da quei governi”.