LA CINA SI RIPRENDE, RIPARTE IL LUSSO
LA FIAT IN TERRENO POSITIVO (DOPO 5 RIBASSI)
Le Borse europee provano a rimanere nella scia delle piazze azionarie cinesi, in evidenza stamattina. Il mercato di Shangai +2% reagisce positivamente all’incremento dell’indice Purchasing Manager (direttori degli acquisti), salito in ottobre a 50,2 da 49,8 di settembre, è la prima volta che l’indice supera quota 50, il discrimine tra fase di contrazione economica e fase di espansione, negli ultimi tre mesi.
Nel Vecchio Continente l’indice globale Stoxx 600 sale dello 0,3%. Londra +0,43%, Parigi i e Francoforte +0,7%. A Milano l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,6% a quota 15631. Lo spread Bund Btp si restringe di due punti base a 346.
“In Italia ‘la caduta della domanda interna e’ stata cosi’ violenta da creare spazi per un rimbalzo e l’indice anticipatore Ocse predice la graduale attenuazione della riduzione del Pil nei prossimi trimestri”. Lo scrive il Centro studi di Confindustria nella sua congiuntura flash. A proposito della situazione economica del Paese, il CsC aggiunge che ‘le statistiche in agosto hanno sorpreso all’insù, ma il clima di fiducia rimane ai minimi e il “meno peggio” estivo può tradursi in una flessione più marcata in autunno, complice il deterioramento nel resto della Ue’.
Tra la Grecia e i suoi creditori internazionali restano ancora molte questioni aperte da risolvere, prima di raggiungere un accordo sul pagamento della prossima tranche di aiuti al paese. Lo riferisce Reuters citando una fonte ufficiale del governo tedesco, aggiungendo che la Grecia non sarà uno dei temi principali in discussione al vertice di Città del Messico dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali del G20 di questo fine settimana, ma sarà comunque probabilmente affrontato a margine dell’agenda dell’evento.
A Piazza Affari le variazioni di prezzo sono invece modeste. Sulla Borsa di Milano pesa l’ Eni in ribasso dello 0,51%, in linea con l’indice Stoxx delle società petrolifere (-0,7%). Fiat +0,37%, il titolo del Lingotto rimbalza dopo 5 sedute consecutive di ribasso che lo hanno portato sui minimi degli ultimi tre mesi.
Stamattina si mettono in luce anche le società del lusso trainate da Richemont +4%: il titolo è stato promosso da Bank of America Merrill Lynch. Luxottica sale del 1,33%, Tod’s è in rialzo del 2,44%, Ferragamo del 3,7%. Prysmian guadagna l’2,56%.
Unicredit sale del 1,88% . Brillanti gli altri bancari dopo una partenza lenta: Intesa +1,05%, Bpm +1,7%.
Pirelli +0,45%. Lo scontro tra Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza sale di tono. La famiglia genovese ha inviato a Gpi e a Marco Tronchetti Provera & C Sapa una formale comunicazione in cui ”oltre a contestare il mancato rispetto delle pattuizioni parasociali in essere” chiede ”un compendio patrimoniale di Gpi” proporzionale alla propria quota, inclusa una quota del 13% circa di Camfin +3%. La richiesta è stata definita “pretestuosa” da Gpi. Inevitabile il ricorso all’arbitrato.
Telecom Italia perde lo 0,99% Dopo lo scorporo, la società proprietaria della rete di trasmissione dovrebbe essere portata in Borsa: a chiedere la quotazione è Vito Gamberale in una intervista pubblicata oggi su Panorama. L’amministratore delegato fondo F2i sollecita il governo ad esercitare pressioni sull’ex monopolista affinché proceda in modo spedito con lo spin off della Rete.
A2A perde l’1% dopo un avvio molto volatile. Il Sole24Ore riporta che la società, entro la fine dell’anno, sonderà il mercato in vista del lancio di un bond da 500 milioni di euro.
Snam Rete Gas perde lo 0,18%.
