Mercati europei positivi, con l’eccezione di Parigi che viaggia intorno alla parità. La Borsa migliore è Milano avanti di mezzo punto, sopra quota 24.200 punti. Francoforte avanza dello 0,4%, Madrid pure. Fuori dall’eurozona avanzano Londra +0,5% e Zurigo + 0,3%. Il dollaro conserva i recenti guadagni che lo hanno spinto sui massimi dell’anno: cross sull’euro a 1,1966.
E’ di nuovo emergenza in Argentina: la Banca centrale ha aumentato per due volte in sei giorni i tassi portandoli al 33,25% nel tentativo di difendere il Peso. Le riserve valutarie si stanno rapidamente esaurendo e il bond con scadenza 100 anni, collocato in dollari lo scorso giugno, è scivolato sul minimo storico di 86.90 centesimi
I problemi di Buenos Aires (e della lira turca, in ribasso del 4% in settimana) non turbano più di tanto i mercati. Il dollaro conserva i recenti guadagni che lo hanno spinto sui massimi dell’anno: cross sull’euro a 1,1966.
Il rendimento del bond decennale americano è in discesa al 2,94%. Btp a dieci anni è scambiato all’1,72%, spread con il Bund a 119 punti.
L’attenzione è concentrata sul dato dell’occupazione Usa che arriverà prima dell’apertura di Wall Street. In aprile, la variazione dei salari non agricoli dovrebbe essere stata positiva per 190.000 unità. Da monitorare anche l’andamento delle paghe orarie, un elemento che segnala indirettamente i movimenti di fondo dell’inflazione. Il consensus si aspetta un incremento dei salari orari del 2,7% anno su anno.
In Europa il nuovo calo dell’’indice Pmi composito (manifattura più servizi) a quota 55,1, minimo degli ultimi quindici mesi, conferma la frenata per ora limitata della congiuntura, giustificando così, ha sottolineato il vice uscente della Bce Victor Constancio la cautela nel rimuovere gli stimoli monetari.
Tra i peggiori in Piazza Affari è Telecom Italia -0,6% mentre è in corso l’assemblea. Presenti o rappresentati in sala 4.100 azionisti del gruppo tlc, portatori complessivamente del 66,77% del capitale. Per la nomina del Cda si fronteggiano la lista presentata da Vivendi (23,94%) e quella del fondo attivista Elliott (8,85%) probabilmente sostenuta da Cdp (4,78%). Il cda che uscirà dal voto si riunirà già lunedì per riassegnare le deleghe. Amos Genish, a meno di colpi di scena, dovrebbe continuare a essere il Ceo. Chi sarà in grado di radunare attorno a sé un consenso anche di un solo voto superiore a quello dell’avversario, esprimerà i due terzi dei consiglieri, 10 nomi su un totale di 15 amministratori.
A caratterizzare la seduta è lo sprint di Ferrari +6,4%, la miglior blue chip all’indomani dei dati del trimestre: utile operativo rettificato di 210 milioni, in rialzo del 19% anno su anno, con un margine sui ricavi che sale al 25,3%. Ricavi netti a 831 milioni, in rialzo dell’1,3%, +6,3% a cambi costanti; consegne a 2.128 in rialzo del 6,2%. Il gruppo conferma gli obiettivi per il 2018 che prevedono: consegne a oltre 9.000 unità, ricavi netti a oltre 3,4 miliardi; adjusted Ebitda maggiore o uguale a 1,1 miliardi; debito industriale netto inferiore a 400 milioni, spese in conto capitale a circa 550 milioni. Alcuni broker hanno migliorato le stime sul titolo. Banca Akros ha promosso Ferrari ad “accumulate” e portato il target price a 118 euro. Kepler Cheuvreux ha migliorato il prezzo obiettivo a 115 da 110 euro.
Bene il resto della scuderia Agnelli: Fiat Chrysler+2,6%. Cnh Industrial +1%, Exor +3%.
Debole Generali -0,5% alle 12 e 30 dopo i risultati del primo trimestre: utile netto pari a 581 milioni di euro, +8,6%. Premi +2,5% a 18,604 miliardi di euro. Risultato operativo +4,9% a 1,3 miliardi. Combined ratio a 91,4, molto meglio del previsto. Unipol Sai+1,4%.
Tra i finanziari vola Anima +6%: Citigroup ha promosso il titolo a ‘buy’. Unicredit +0,2% sta preparando la cessione di 3 miliardi di crediti deteriorati.
Nel resto del listino:
- Maire Tecnimont +5%, è tra i migliori dopo la trimestrale.
- EI Towers +2,7% dopo i conti del trimestre chiuso con un utile netto di 17,4 milioni di euro, +21% anno su anno.
- Tecnoinvestimenti +4%, ha completato l’acquisizione del 51% di Camerfirma, società spagnola attiva nella fornitura di servizi di certificazione su firme elettroniche e certificati d’identità.
- Ancora in rialzo Notorious Pictures +1,3% impegnata nella produzione di un colosso di Hollywood, “Lamborghini”, interpretato da Antonio Banderas. Banca Imi alza il target price.