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Borsa: Fca si riprende. Banche in recupero, tonfo Mediaset

A metà giornata i listini europei sono in rosso e la Sterlina si rafforza sull’euro. Lufthansa e Lindt in forte rialzo a Francoforte e Zurigo. A Milano Fiat Chrysler riparte grazie ai dati positivi sulle immatricolazioni mentre Volkswagen, Daimler e Bmw continuano a pesare sul Dax. Il lusso si assesta dopo l’exploit di Luxottica

Listini europei in rosso. Anche l’indice tedesco Zew, che misura l’ottimismo delle imprese, è risultato meno brillante del previsto.

A Milano l’indice Ftse Mib segna un modesto ribasso (-0,10%), sotto i 19.300 punti. In rosso gli altri mercati: Parigi e Francoforte -0,6%, Madrid -0,3%. Nella Borsa tedesca spicca il rialzo di Lufthansa (+6%). In grande evidenza a Zurigo Lindt (+5%). Londra è in calo dello 0,4%. Recupera dai minimi la sterlina risalita contro l’euro a 0,879 da 0,885.

Continua a salire l’oro, scambiato a 1.218 dollari l’oncia, in rialzo dell’1%. Quello di oggi è il settimo rialzo consecutivo. Il prezzo è sui massimi degli ultimi due mesi.

Il rendimento del Bund decennale scende a 0,30% da 0,32%, quello del Btp 10 anni è poco mosso a 1,86%. Nessun effetto significativo dal richiamo della Ue sul deficit italiano. Il mercato sembra aver digerito anche il downgrade di Dbrs, il quale non avrà effetti sui margini praticati dalle clearing house Lch e Cassa di compensazione e garanzia.

Il petrolio Brent perde lo 0,2% a 55,8 dollari, ieri ha guadagnato lo 0,7%. Stamattina Jefferies ha alzato il giudizio su Eni (+0,7%) a Buy dal precedente Hold. Il target price è pari a 18 euro. Stamattina anche gli analisti di Mediobanca hanno rivisto il target portandolo a 20 euro da 18,5 precedenti confermando il giudizio Outperform. 

Saipem sotto i riflettori (+0,3%), Barclays ha alzato il target price a 0,62 euro, dagli 0,52 precedenti.

Da segnalare il rimbalzo di Fiat Chrysler (+1,5%) dopo le immatricolazioni in Europa di dicembre: il gruppo ha venduto 72.280 auto, con una crescita del 13,4% a fronte di un incremento del mercato del 3,2%. 

Il resto del comparto auto soffre anche oggi dopo che il presidente eletto Usa Donald Trump ha promesso nuove pesanti imposte sulle auto importate sul mercato statunitense. Peugeot perde l’1,8%, peggior titolo del CAC, mentre le tedesche Volkswagen (-2,1%), Daimler (-1,5%) e Bmw (-1,6%) continuano a pesare sul Dax.

Secondo La Repubblica, dall’Agcom sta per arrivare lo stop a Vivendi su Mediaset (-3,7%). Un’eventuale Opa da parte dei francesi sarebbe nulla perché la società proprietaria di Telecom Italia, oggi -1,5%, per legge non può possedere anche Mediaset. Queste sarebbero le conclusioni preliminari dell’indagine avviata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Ma l’Agcom ha precisato che “sono in pieno svolgimento tutti gli adempimenti necessari per approfondire i molteplici aspetti tecnici, giuridici e di mercato che l’analisi richiede”, spiega una nota dell’authority, ricordando che l’istruttoria si concluderà entro centoventi giorni prorogabili di ulteriori sessanta.

Gli analisti di Credit Suisse hanno confermato il giudizio Outperform su Intesa Sanpaolo (+0,3%), alzando il prezzo obiettivo a 2,85 euro dai 2,5 euro precedenti. In rialzo anche Unicredit (+1%). Bene le ex Popolari: Banco BPM +3,2%, Bper +2%.

Generali perde circa un punto. Il cda di Poste Italiane (+0,1%) ha stanziato 54 milioni di euro per tutelare i clienti che nel 2003 avevano acquistato quote del fondo immobiliare Irs e che da allora hanno visto perdere circa il 74% del valore.

Nel lusso si assesta Luxottica: -0,2% dopo il +8% di ieri. Moncler -1,4%, Yoox -1,6%. La tedesca Zalando perde oltre il 6% dopo un aumento delle vendite sotto le attese.

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