Avvio in netto rialzo per l’azionario europeo apre la seduta in rialzo, spinto dalle attese che un ulteriore calo dell’euro stimoli la congiuntura e rafforzi i risultati dei gruppi più orientati alle esportazioni. A Milano l’indice Ftse Mib segna un rialzo dell’1,01% a quota 22942 punti.
Meglio Francoforte +1,26% per la prima volta oltre i 12 mila punti. Avanzano Parigi +0,97% e Madrid +0,94%. Fuori dall’area euro Londra +0,52% e Zurigo, +0,39% alla vigilia della riunione della banca nazionale. Più debole il dollaro a 1,054 in attesa della riunione della Fed che inizia domani. JP Morgan rinnova il consiglio Buy per l’azionario europeo. Nella lista della banca Usa figurano diversi titoli italiani: Generali, Atlantia, Mediaset, Enel, Telecom Italia, Unicredit, Prysmian, Autogrill e Tod’s.
La Grecia salderà oggi la tranche da 580 milioni di euro dovuta al Fondo monetario internazionale. Lo rivela a Reuters una fonte governativa, facendo riferimento alla terza tranche su un totale di 1,5 miliardi dovuti da Atene al Fondo nel mese in corso. Una volta effettuato il pagamento, rimane da rimborsare venerdì prossimo l’ultima fetta da circa 350 milioni.
Dopo aver guadagnato da inizio anno ben il 62,5%, stamani Fca (+3,6%) si è portata oltre quota 16 euro fino a un massimo a 16,29 euro. A febbraio le vendite Fiat Chrysler sono salite in Europa dell’11%, contro il +7% del mercato europeo.
In forte rialzo tra le banche. Bpm +4,3%: Equita ha aumentato il target price da 0,86 a 1,08 euro.
In terreno positivo anche Unicredit +1,6%, Intesa +2,4%, Ubi +2,8%. Frena solo Mps -0,3%.
Salgono anche Autogrill (+3,6%) e Atlantia (+3%), entrambe favorite dall’annuncio del Giubileo. Mattinata positiva anche per le utilities: Enel +0,8%, A2A +0,5%. Telecom +2,1% dopo l’approvazione da parte dell’Anatel brasiliano del passaggio della quota Telefonica, l’8,3%, a Vivendi. Banca Akros assegna al titolo un giudizio accumulate e un target price a 1,13 euro. Secondo gli analisti di Akros l’approvazione del trasferimento di azioni è una notizia positiva.
Sale anche il lusso: Ferragamo +3,7%, Moncler +2,3%, Luxottica +1,3%.
Al contrario Eni continua a pagare in borsa (-1,8%) il taglio del dividendo 2015 a 0,80 euro per azione e la sospensione del programma di buy back annunciata venerdì. “La performance del titolo –scrive Icpbi – è da addebitare al taglio del dividendo, previsto dal mercato, ma meno consistente di quanto poi annunciato dal management”. Anche per gli analisti di Banca Imi (rating hold, target price 14,90 euro) la delusione principale è stata il taglio del dividendo 2015, al di sotto le aspettative del mercato.
Nel breve termine, secondo gli analisti di Equita, il rendimento (yield) della cedola dovrebbe attestarsi nella forchetta dei competitor, quindi tra il 5,2% e il 5,9%, con implicazioni moderatamente negative per il titolo. “Il nuovo dividendo implica un rendimento del 5,1% nel 2015 rispetto a quello dei big oil del 5,5-5,7% – scrive Citi. – Dato il costo del debito più ampio di 100-110 punti rispetto ai competitor europei, un rendimento del patrimonio netto inferiore può essere solo sostenuto offrendo ambizioni di crescita più elevate”.
In calo anche Saipem (-2,7%).
Forte aumento di volumi e prezzi per il titolo Juventus (+3,51%) dopo la vittoria a Palermo.