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Borsa: exploit Mediaset, banche e petroliferi su ma Ftse Mib in calo

FIRSTonline

Bene le banche, ma la cautela domina ancora i listini europei, che chiudono in frazionale rialzo, mentre Wall Street viaggia contrastata in attesa dei due eventi clou della giornata: la conferenza stampa di Jerome Powell, al termine della due giorni di riunione del comitato di politica monetaria della Fed e l’intervento del presidente Usa, Joe Biden, al Congresso per la presentazione del piano da 1800 miliardi di dollari. Intanto Christine Lagarde parla a un webminar dell’Aspen e annuncia un solido rimbalzo dell’economia dell’area euro per il secondo semestre. La politica della Bce però non cambierà, perché l’Inflazione resterà bassa nel lungo periodo “il che giustifica la nostra posizione altamente accomodante”.

Piazza Affari resta inchiodata sui livelli della vigilia (-0,06%): salgono Tenaris (+3,36%), Banco Bpm (+2,75%), Bper (+2,24%), Unicredit (+1,37%), ma Saipem (-5,06%), Pirelli (-2,93%), Stm (-2,29%) e Atlantia (-1,52%) zavorrano il listino. Fuori dal paniere principale va in orbita Mediaset (+8,37%).

Nel resto d’Europa si apprezzano Francoforte +0,4%, Parigi +0,53%, Madrid +0,47%, Londra +0,25%. La spinta maggiore viene dalle trimestrali di banche come Deutsche Bank (+10,86%), che a quanto pare non è più la grande malata d’Europa. Il principale istituto tedesco ha registrato nei primi tre mesi del 2021 un utile netto di competenza di 908 milioni, superando del 50% le previsioni degli analisti, contro il rosso di 43 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

Brilla sul Ftse 100 Lloyds Banking Group (+3,5%), che ha riportato utili oltre le previsioni. A Parigi si guarda invece ai buoni conti trimestrali di Sanofi (+2,42%). La stagione delle trimestrali prosegue anche oltreoceano e dopo i risultati di Tesla (-1,07%), Alphabet (+3,96%) e Microsoft (-3,35%), oggi sarà il turno di Apple (-0,8%) e Facebook (+0,68%). Boeing intanto cede il 4,3%, dopo il sesto trimestre consecutivo chiuso in perdita.

Nell’attesa di Powell si registra ancora una leggera tensione sui titoli di Stato, con prezzi in calo e rendimenti in crescita. Il tasso del decennale a stelle e strisce si muove in rialzo a +1,64%. Non ci si attendono mutamenti di rotta da parte della Fed, ma nella retorica del presidente si cercheranno le tracce dei passi futuri.

Il dollaro sale leggermente contro le altre valute. L’euro scambia in linea con la chiusura precedente intorno a 1,209. Lagarde, intervenendo all’Aspen Institute, osserva: “Non ho dovuto ripetere il celebre whatever it takes di Mario Draghi ma ricordo che il 18 marzo del 2020 ho indicato che il nostro supporto per l’euro non ha limiti in termini del nostro impegno a sostenere l’economia dell’unione. E il messaggio è stato recepito”. 

Fra le materie prime si apprezza il petrolio (Brent +1,88%, 67,11 dollari al barile), nonostante la pandemia stia flagellando l’India, che ha superato i 200mila morti per Covid. Appare incoraggiante la decisione dell’Opec+ di attenersi ai piani per un graduale allentamento dei limiti alla produzione di petrolio da maggio a luglio, perché rivela che il gruppo ha fiducia in una ripresa della domanda globale. Goldman Sachs si aspetta “il più grande balzo della domanda di petrolio mai registrato, un aumento di 5,2 milioni di barili al giorno (bpd) nei prossimi sei mesi” con l’accelerazione delle campagne di vaccinazione in Europa e l’aumento della domanda di viaggi. Secondo la banca d’affari, l’allentamento delle restrizioni sui viaggi internazionali a maggio aumenterà la domanda di carburante per aerei di 1,5 milioni di barili al giorno. 

La prospettiva sorride anche ai titoli oil di Piazza Affari, che appaiono infatti ben intonati (Eni +0,93%), con l’eccezione di Saipem, penalizzata dai risultati trimestrali sotto le attese e dall’allarme sulle stime per il 2021, a causa delle incertezze legate al progetto Mozambique Lng, che rappresenta il 15% del portafoglio ordini attuale. Il broker Jefferies rileva che si tratta “di un altro trimestre debole, su base sequenziale peggiore del quarto trimestre 2020, dove influisce la questione del Mozambico, tuttavia preoccupa anche il deterioramento dei margini nell’E&C offshore”.

In spolvero le banche, mentre Leonardo (+0,69%) cerca di rialzare la testa dopo le recenti perdite. Generali si apprezza dello 0,59% alla vigilia dell’assemblea alla quale Francesco Gaetano Caltagirone non parteciperà, come anticipato oggi da un quotidiano. L’imprenditore, che è vicepresidente del Leone di cui possiede una quota del 5,63%, non ha depositato le sue azioni e dunque non voterà il bilancio 2020 del gruppo assicurativo.

Fuori dal paniere principale Mediaset archivia una seduta sugli scudi, spinta da notizie stampa di una pace in vista con il socio francese Vivendi. Il titolo beneficia inoltre di una raffica di upgrade da parte dei broker dopo i risultati 2020: Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo a 1,95 euro da 1,8 euro precedente; Ubs a 2,6 euro da 2,25; Barclays  a 2,6 da 2,3 e Jp Morgan  a 3 da 2,40 euro con raccomandazione “Overweight”.

Nell’obbligazionario si restringe lo spread a 106 punti base (-1,06%), mentre il tasso del Btp è +0,83%. Sul primario sono stati assegnati in asta dal Tesoro 6,5 miliardi di Bot semestrali, con un rendimento pari a -0,481, in aumento di 5 centesimi rispetto all’asta del mese precedente. Buona la domanda che si è attestata a 8,692 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,4. Il regolamento dell’asta cade sul prossimo 30 aprile.

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