Ancora una seduta interlocutoria per i listini europei, che prendono fiato in attesa delle prossime mosse delle banche centrali. Stasera sarà la Fed ad alzare il sipario sul futuro. Non ci si aspettano novità sui tassi, ma l’avvio della riduzione del bilancio e la valutazione dello scenario economico e della politica monetaria dei prossimi mesi.
Piazza Affari cede lo 0,31% e si ferma a 22.355 punti, con le banche in rosso, a partire da Unicredit -2,24%. La banca, secondo Reuters, avrebbe manifestato interesse al Governo tedesco per una possibile fusione con Commerzbank. Fanno scintille invece i titoli legati al cemento, dopo l’annuncio della vendita degli asset italiani di Cementir Holding (+5,57%) a Italcementi (gruppo Heidelberg). In scia Buzzi, +6,09%, che è la miglior blue chip di giornata.
Tiepidi gli altri listini continentali: Parigi +0,08%; Francoforte +0,06%; Londra -0,05%. Fuori dal coro Madrid, che perde quasi l’1%, innervosita dai problemi in Catalogna. La notizia del giorno sono gli arresti del vicepresidente della regione e di altre 13 funzionari in vista del referendum secessionista del primo di ottobre, con conseguenti manifestazione e scontri a Barcellona.
Wall Street apre timida, come può esserlo una piazza che non fa altro che inanellare record. Al momento i tre listini principali si muovono in direzioni diverse. Il Dow Jones veleggia ancora sui massimi della seduta scorsa, il Nasdaq è in frazionale ribasso.
Il cambio euro dollaro resta in zona 1,2. Poco mosso il rendimento del Btp 10 anni sul secondario, ma lo spread con il Bund si amplia, +1,93%, 169.10 punti. Stabile l’oro, 1311,91 dollari l’oncia +0,07%.
Petrolio in crescita, nonostante il dato sulle scorte settimanale Usa risulti parzialmente deludente. Brent 55,64 dollari barile, +1,68%.
A Milano i titoli petroliferi sono fra i migliori della seduta, in particolare Saipem +1% e Eni +0,81%. Fra i finanziari svetta Finecobank +1,08%. In spolvero la galassia Fiat, con Exor +1,02% e Fca +0,98%.
In fondo al listino, oltre a Unicredit, si colloca Atlantia, -1,67%, penalizzata dai tentativi di concretizzare una contro opa su Abertis. I realizzi buttano giù Brembo -1,55%. Deboli anche Stm -1,75% e Italgas -0,81%.
Miglior titolo di Piazza Affari è la Centrale del Latte d’Italia, +17,20%. A mettere le ali al titolo è la notizia che al 31 agosto 2017 il fatturato del gruppo si è attestato a 90,5 milioni, in crescita di circa il 90% sul pari periodo del 2016. Una dinamica che, a parità di perimetro di consolidamento, si riduce al +6 %.