La voglia di ripartire contagia le Borse, che oggi buttano il cuore oltre l’ostacolo e festeggiano la fine del lockdown in molti paesi, ma anche la speranza di un vaccino per il Covid 19. I listini europei, ben intonati fin dalla mattinata, prendono il volo nel pomeriggio con l’avvio positivo di Wall Street e chiudono in netto rialzo, guidati da Francoforte +5,6%. Seguono Parigi +5,16%; Madrid +4,84%; Londra +4,29%.
Piazza Affari è leggermente più arretrata, +3,26%, 17.401 punti, a causa dello stacco cedole da parte di ben nove pesi massimi che pesa per 0,86% sul listino: Generali -1,15%, Italgas -4,12%, A2a -2,8%, Azimut -1,55%, Eni +1,61%, Buzzi +5,83%, Recordati -0,89%, Prysmian +5,99%, Saipem +7,16%. Per quanto riguarda i titoli di Stato è trionfale l’accoglienza del nuovo Btp Italia.
Rimbalza Unipol, +8,63%, che si butta alle spalle la brutta seduta di venerdì, a seguito dei conti trimestrali. Nell’occasione il ceo Carlo Cimbri ha confermato la guidance 2020 e ribadito la volontà di distribuire i dividendi “sospesi” per le raccomandazioni Ivass. In grande spolvero Fca, +8,19%, in linea con il settore auto a livello europeo, comparto protagonista di giornata insieme minerario ed energetico. Il titolo del Lingotto non risente minimamente delle polemiche sul dialogo in corso con il governo e Intesa per una linea di credito triennale da 6,3 miliardi assistita da garanzia statale, fornita da Sace.
Sono brillanti le performance di Tenaris, +7,61%, Cnh +6,53%. La Fase 2 solleva il morale alla moda, Moncler +5,38. Bene le banche: Mediobanca +6,92%; Unicredit +5,91%.
Da segnalare che la Consob ha sospeso il divieto di assumere o incrementare posizioni nette corte, le scommesse sul ribasso azionario vietate dal 17 marzo, “alla luce della progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato”. L’autorità di Borsa ha garantito che “continuerà a monitorare attentamente l’andamento generale dei mercati finanziari” dopo aver osservato una “progressiva normalizzazione delle condizioni generali del mercato, a cui tuttavia si è associata una riduzione della liquidità”.
La febbre si abbassa anche sullo spread, mentre è un record il debutto del nuovo Btp Italia destinato a contribuire alle spese per il Covid. Nella prima giornata la domanda al dettaglio ha già raggiunto circa 4 miliardi di euro e ci sono ancora due giorni per il retail. Nell’intera edizione dell’ottobre 2019 i miliardi totalizzati furono di meno e pari a 2,9 miliardi. Buone nuove anche dall’Europa, al termine del bilaterale tra Angela Merkel e Emmanuel Macron. Le prime due economie della zona euro propongono un ‘recovery fund’ da 500 miliardi di euro in grado di concedere ai paesi più colpiti dalla pandemia non prestiti ma aiuti a fondo perduto, nel rispetto naturalmente della normativa comunitaria.
Chiude così in netto progresso il secondario, con il differenziale di rendimento fra Btp decennale e Bund di pari durata a 216 punti base e il tasso del titolo tricolore in calo a 1,68%.
La maggiore propensione al rischio in Europa si è accentuata dopo l’apertura positiva di Wall Street, che prosegue in rialzo, anche grazie alle buone notizie provenienti dall’azienda biotecnologica Moderna (+25,5% a New York), che avrebbe verificato risultati promettenti per il suo vaccino anti coronavirus dopo i primi test sull’uomo. Ieri Jerome Powell, in un’intervista alla Cbs, ha detto che l’economia Usa dovrebbe riprendersi a partire dalla seconda parte dell’anno mentre un pieno recupero è atteso nel 2021, soprattutto se viene scoperto un vaccino. Powell ha inoltre sottolineato come ‘non ci siano limiti’ a quello che la banca centrale americana può fare per sostenere la ripresa economica. Sul fronte aziendale i rialzi sono generalizzati e coinvolgono i settori maggiormente esposti agli effetti della pandemia come quello delle compagnie aeree e dei gruppi di crociere. Bene le banche.
L’euforia generale coinvolge il petrolio, che trova nella ripartenza la sua linfa vitale per una domanda maggiormente sostenuta. A spingere gli acquisti è anche la notizia di Energy Intelligence Monday secondo cui l’Opec e i suoi alleati, il cosiddetto OPEC+, potrebbero proseguire i tagli decisi questa primavera fino alla fine dell’anno. Il contratto Brent luglio 2020 tratta a 35,38 dollari al barile, in rialzo dell’8,86%; il greggio texano, sempre luglio 2020, si muove intorno a 32,70 dollari al barile, +10,75%.
Prende fiato l’oro, che sta lasciando sul campo circa l’1,2% e scambia a 1735,20 dollari l’oncia.
L’euro-dollaro pende in favore della moneta unica, con il cross a 1,089.