Società pubbliche in difficoltà a Piazza Affari, dopo che nel weekend il premier Enrico Letta ha confermato l’intenzione del Governo di varare entro fine mese un “grande” piano di dismissioni chiamato “Destinazione Italia”.
Il titolo a risentire maggiormente dell’annuncio è quello di Eni, che a metà mattina cede in Borsa oltre un punto e mezzo. Si tratta del secondo peggior ribasso dell’intero Ftse dopo quello di Banca Mps, in profondo rosso dopo l’annuncio che l’aumento di capitale sarà di portata maggiore del previsto.
Nell’ottica delle privatizzazioni, il cane a sei zampe potrebbe rappresentare una delle principali fonti di introito per lo Stato, dal momento che il Tesoro controlla direttamente il 4,34% del gruppo, mentre il 25,76% del capitale è in mano alla Cassa Depositi e Prestiti.
Il piano “Destinazione Italia” potrebbe vedere coinvolta anche Cdp Reti, la scatola cui è stato conferito il 30% di Snam, che a sua volta perde circa un punto a Piazza Affari.
Tra le altre società in cui lo Stato potrebbe alleggerire l’attuale partecipazione di controllo c’è anche Finmeccanica, che però oggi in Borsa guadagna lo 0,4%, in attesa di novità sulla cessione di Ansaldo Energia.