Grazie allo sprint dei petroliferi (Brent +3%, Eni +1,5%) si avvia ad una conclusione positiva la settimana dei listini in attesa delle scadenze tecniche dei mercati Usa e, soprattutto, dell’andamento delle discussioni in videoconferenza sui Recovery Fund. Una parte dei Paesi sembra intenzionata a chiedere un forte ridimensionamento delle misure. L’appuntamento di oggi dovrebbe essere interlocutorio, il confronto vero sarà a inizio luglio, quando i capi di stato si troveranno di nuovo faccia a faccia a Bruxelles. Lo spread tratta in salita a 182 punti
A Piazza Affari l’indice avanza dello 0,8% circa poco sopra i 19.600 punti.
Riflettori accesi sui bancari dopo la pioggia di liquidità in arrivo dai prestiti Tltro 3: Intesa +0,27% si prepara a lanciare l’Ops su Ubi entro la fine del mese. Bper +2% ha concluso la cartolarizzazione di un portafoglio di sofferenze da 1,2 miliardi lordi. Gli npl sono stati ceduti al veicolo di cartolarizzazione “Spring” a un prezzo “sostanzialmente in linea con quelli di carico”.
In frenata Unicredit -0,18% e Banco Bpm -0,7%. L’Autorità bancaria europea ha deciso di prorogare di tre mesi la moratoria legislativa e non legislativa sui rimborsi dei prestiti, al 30 settembre 2020. Con le economie non ancora completamente aperte, indica l’Eba, “questa estensione mostra l’importanza di un sostegno continuo alle misure prese dalle banche per estendere i prestiti in risposta alla natura straordinaria della situazione attuale’.
Ancor più tonici i listini di Parigi +1,3% e di Francoforte +0,9%. Si allarga lo scandalo di Wirecard -20%. La società della gestione dei pagamenti digitali se la prende con degli anonimi truffatori, dopo che 1,9 miliardi di euro sono scomparsi dai conti del gioiello del Fintech eutipeo. “Non si può escludere che Wirecard sia diventata la parte lesa in un caso di frode di proporzioni considerevoli”, osserva l’AD del gruppo Markus Braun in un video pubblicato online, aggiungendo di non aver identificato coloro che sospetta di frode.
In grande spolvero Enel +2,5%. Si precisano i termini dell’offerta dell’australiana Macquarie su Open Fiber: l’offerta stima il 100% del capitale della banda ultralarga sette miliardi di euro. Bloomberg riporta che nella trattativa si ragiona su una quota di almeno un quarto del totale, circa la metà di quel che detiene la utility.
In evidenza anche il resto del settore. Sale Terna +2,8%, Snam +1,6% Su A2a +1,6% dopo che il cda ha deciso l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari non subordinati, non garantiti.
Finale di settimana in corsa per Ferragamo +4,3% spinta dall’attesa di una cessione (Lvmh?). Lo stesso vale per Campari +2,28% e Recordati +1,2%.
Procedono, invece, contrastati gli industriali.
Sale Fca +0,4%. Secondo Automotive News, una corte federale USA ha deciso di non prendere in considerazione alcune delle accuse avanzate da GM contro FCA. In particolare, il giudice non terrà conto di 2 capi di imputazione su 5, ovvero quelli per concorrenza sleale e cospirazione civile, mentre gli altri 3, relativi a racket e corruzione, sono stati mantenuti
Ferrari -0,6%. Banca Imi ieri ha ospitato la Rossa in un roadshow. La società, che nel lockdown ha subito il calo di circa 2.000 volumi di auto conta di recuperare le perdite a livello di produzione nel resto dell’anno.
Mediaset +0,38%. Il tribunale di Milano ha respinto il ricorso presentato da Vivendi contro la decisione che a febbraio ha dato il via libera all’operazione di riassetto della attività italiane e spagnole di Mediaset sotto la holding olandese MediaforEurope.
Per finire un debutto record: Gvs, l’azienda bolognese tra i leader mondiali nella fornitura di soluzioni filtranti, balza di quasi il 20% oltre quota 9,7 euro rispetto agli 8,15 fissati in sede di Ipo. Raccolti quasi 500 milioni di euro nella prima quotazione dell’anno sul mercato principale.