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Borsa e rete unica, Tim in calo. Offerta Macquarie al Cda Enel

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Telecom Italia apre in calo alla Borsa di Milano e dopo una caduta iniziale del 7%, recupera intorno al 3% quando il Ftse Mib perde l’1,23% alle 10:22 di giovedì mattina. La delusione per le scelte della Fed, che ha già penalizzato il Nasdaq si ripercuote sulle Borse europee. Nel caso di Tim, ad appesantire le quotazioni, si sono aggiunte le indiscrezioni di Bloomberg sulla possibilità di un veto dell’Antitrust europeo in merito al progetto della rete unica. In base al recente memorandum sulla rete unica, Tim e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) hanno concordato di conferire ad un’unica società AccessCo da costituire, le reti di accesso. Tim ci arriverà conferendo FiberCop, mentre Cdp apporterà Open Fiber.

Tutto il progetto delle rete unica è al centro dell’interesse degli investitori. Secondo Bloomberg tuttavia, Margrethe Vestager – commissario europeo che vigila sulla concorrenza – e i suoi collaboratori starebbero esaminando l’operazione con qualche preoccupazione riguardo alla riproposizione di un monopolio sull’accesso dovuto al controllo da parte di Tim della nuova società nazionale per la rete.

Sul percorso verso la società della rete, sono previste in giornata ulteriori novità. Si riunisce il consiglio d’amministrazione di Enel: al gruppo è arrivata la proposta vincolante del fondo Macquarie per l’acquisto della quota del 50% di Enel in Open Fiber. La società, partecipata per il restante 50% da Cdp, sta cablando l’Italia con fibra ottica fin dentro le case (Ftth) ed è concorrente di Tim anche se destinata, nei piani del governo, a confluire in AccesCo. Il fondo Macquarie avrebbe valutato Open Fiber 7 miliardi ma le cifre non sono state ufficialmente confermate.

Infine, Radiocor ha raccolto nella serata di mercoledì l’indiscrezione su un incontro richiesto dal ministro dell’Economia Gualtieri con l’Ad di Enel Francesco Starace proprio per esaminare tutti questi passaggi che potrebbero rendere più complicata la realizzazione della rete unica. L’incontro è previsto per oggi.

Mercoledì, nel corso di un’audizione alla Camera sulle priorità per l’utilizzo del Recovery Fund, la ministra per l’Innovazione Tecnologica Paola Pisano, ha riferito che “Open Fiber prevede di completare il 90% del progetto di digitalizzazione entro la fine del 2022, con una coda di 800 Comuni nel 2023”.

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Categories: Finanza e Mercati