Non solo Wall Street. La fortuna di Mark Zuckerberg si chiama anche (e soprattutto) pubblicità. Quella che riempe il quasi miliardo di pagine e profili del suo social network, Facebook (il più utilizzato del pianeta), e che non si limita a “comparire”, ma interagisce con gli utenti, aumentando la visibilità e di conseguenza il giro d’affari.
L’agenzia ZenithOptimedia, che fa parte del gruppo Publicis, il terzo a livello mondiale per gli studi sulla comunicazione, ha stimato che da qui al 2014 gli introiti pubblicitari di Facebook quasi triplicheranno: da 4 a più di 10 miliardi di dollari.
ZenithOptimedia ha analizzato anche le previsioni dell’andamento del settore a livello mondiale. Ed è emerso che le spese pubblicitarie cresceranno del 4,7% nel 2012, arrivando globalmente a 486 miliardi di dollari, ossia a circa 363 miliardi di euro. Nonostante la recessione, infatti, l’advertising registrerà una progressione grazie alle performance dei Paesi emergenti, oltre che ai grandi eventi sportivi (questo è l’anno delle Olimpiadi di Londra e degli Europei di calcio) e alle elezioni Usa. Del 4,7% totale, la metà sarà portato da quattro Paesi, i cosiddetti Brics (senza il Sudafrica): Brasile, Russia, India, Cina, mentre contribuiranno per il 15% Stati a crescita veloce come l’Argentina, la Turchia, il Messico, la Corea e l’Indonesia. Nel 2013 questa salita del mercato pubblicitario è valutata ancora migliore: +5,2%.
A sostenere questo exploit sarà come prevedibile la rete Internet, attraverso in particolare i video e appunto i social network: il tasso di crescita del solo mercato pubblicitario via web è previsto intorno al 17,6% annuo, seguito da quello televisivo (che nel triennio 2011-2014 salirà del 40%), mentre proseguirà inesorabile il declino della carta stampata (i giornali caleranno dell’1% annuo). La pubblicità via web è dominata attualmente da Google che nel 2010 ha raggiunto il 44% di quota di mercato rispetto al 35% del 2006. Ma Facebook, che si appresta ad entrare in Borsa e a raggiungere, entro pochi anni, il miliardo di iscritti, è pronto alla sfida.
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