L’uomo dell’anno? Il Financial Times non ha dubbi: the winner is... Mario Draghi. Ci voleva un successo made in Italy. Non è ancora una retrocessione, ma poco ci manca. S&P ha emesso un oulook negativo sulla tripla A del Regno Unito con una doppia motivazione: le nubi sulla crescita economica, i dubbi sull’efficacia del piano di risanamento delle finanze pubbliche.
E così, la settimana iniziata sotto l’onda della paura per una frana dell’Europa periferica, si chiude con un copione esattamente opposto: Gran Bretagna in serie difficoltà per l’esito deludente della politica fiscale; Usa in attesa di un accordo sul fiscal cliff che sembra ancora lontano.
Le tensioni politiche italiane, intanto, spaventano di meno. O niente affatto. Piazza Affari ha chiuso positiva, unica Borsa in rialzo nel panorama europeo. L’indice FtseMib è salito dello 0,6% mentre si moltiplicano i rumors sulla rinuncia di Silvio Berlusconi a candidarsi come premier. Dopo il tonfo di lunedì, l’indice ha realizzato un guadagno del 3,3%.
Le altre Borse europee sono state frenate dai rinnovati timori del “fiscal cliff” americano.
Londra è scesa dello 0,2%, Parigi -0,1%, Francoforte -0,4%. La Borsa di Madrid è salita dello 0,3%.
In tensione anche Wall Street: Dow Jones -0,56%, S&P -0,635, Nasdaq -072%.
Di rilievo la brusca caduta dell’oro sotto quota 1.700 dollari l’oncia.
ASIA
Robusta scossa al rialzo per la Borsa di Shangai +2,9%. Un report di Hsbc stima che l’indice manifatturiero Pmi per il mese di novembre registrerà quota 50,9, co fermando la prospettiva di una ripresa più rapida del previsto dell’industria di Pechino.
Sale l’indice Nikkei +0,2%% nell’ultima seduta prima dell’appuntamento elettorale. I mercati scommettono sull’affermazione di Shinzo Abe, sostenitore di una politica di reflazione dell’economia in discesa come conferma l’indice Tankan. Sono in vista stimoli fiscali ed altre operazioni destinate ad indebolire lo yen (già sceso a 109,74 contro l’euro) a vantaggio dell’export.
AMERICA
Passa, per ora, in secondo piano la svolta storica per la politica monetaria Usa: il presidente Ben Bernanke ha annunciato che il tasso sui Fed Fund rimarrà all’attuale minimo storico (fra zero e 0,25%) finché il tasso di disoccupazione rimarrà sopra il 6,5%.
L’attenzione si è concentrata invece sul monito del presidente della Fed sugli effetti devastanti del “fiscal cliff”, se Casa Bianca e repubblicani non troveranno un accordo per bloccare l’aumento automatico delle imposte e i tagli automatici alla spesa pubblica. La distanza tra repubblicani e democratici però resta sensibile. Parlamentari di entrambi gli schieramenti hanno affermato di essere scettici sulla possibilità che un’intesa sia raggiunta prima di Natale. Il capo delegazione del Partito Repubblicano, lo speaker alla Camera, John Boehner, ha incontrato la stampa per spiegare che tra lui e il presidente Obama le differenze sull’argomento delle tasse, sono “serie”.
I dati macro pubblicati ieri pomeriggio non hanno aiutato: peggio del previsto le vendite al dettaglio di novembre (+0,3%, +0,5% le previsioni) ; l’indice dei prezzi alla produzione ha evidenziato un decremento dello 0,8%, gli economisti si aspettano un calo dello 0,5.
Meglio delle attese invece le nuove richieste di sussidi di disoccupazione a quota 343mila unità la scorsa settimana contro stime di 369mila.
Nel Nasdaq si mettono in luce Google +1,5% Starbucks +1% ed Intel +1%.
Facebook balza in avanti del 3,3%.
DEBITO ZONA EURO
In sintesi, la riscossa della periferia si misura così:
Il Tesoro italiano festeggia il felice esito dell’asta dei Btp per 4,2 miliardi, con tassi in calo dal 2,64 a 2,50% per il titolo a tre anni. Sul mercato secondario, il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,62% con spread a quota 327, quasi invariato rispetto a ieri.
La Spagna ha piazzato i 2 miliardi previsti divisi su scadenze tra 2015, 2017, 2040 con rendimenti in discesa rispetto alle aste precedente. Lo spread decennale Spagna/Germania è di 400 pb, il rendimento al 5,34%.
Lo spread decennale Grecia/Germania è sui minimi dell’anno a 1.133 pb. Il Fondo salva stati temporaneo (EFSF) è pronto a erogare 49,1 miliardi di euro alla Grecia diluiti nei prossimi tre mesi. Anche il Fondo monetario internazionale parteciperà.
A segnalare che l’allarme non è finito restano il Franco Svizzero ancora forte (1,209) e i rendimenti negativi dei bond “sicuri” di Danimarca, Svizzera, Germania e Olanda fino a 2 anni di vita residua.
ITALIA
Al rialzo di Piazza Affari hanno contribuito ieri le banche. Bene soprattutto le Popolari, per le quali, secondo Mediobanca, potrebbe iniziare una nuova stagione di integrazioni, grazie anche all’accordo sull’Unione bancaria europea raggiunto nella notte
Pop.Milano è salita del 4,8, Pop.Emilia +4,5%,Ubi +4,5%, Banco Popolare +2,2%. spa.
Fra gli istituti maggiori, MontePaschi ha chiuso in progresso dello 0,3%, Unicredit +0,1%, Intesa +1,1%.
In evidenza le compagnie assicurative: Unipol è salita del 3,3%,Fondiaria-Sai +4,8%, Milano Assicurazioni +4%.Generali ha guadagnato lo 0,8%.
Finmeccanica è salita del 2%: il titolo ha accelerato dopo la notizia di una commessa da 700 milioni di dollari per una commessa di aerei passeggeri Atr.
Fiat ha guadagnato il 2,7% Fiat Industrial -0,1%. Debole StM-0,1% dopo il taglio del rating da parte di Moody’s.
In evidenza tra le utility A2A+2,5%, Enel +1,6% ed Enel Green Power +2,4%.
Continua la marcia di Mediaset +1,4%.
Di rilievo il balzo di Italcementi +15%: ieri la società del cemento e di altri materiali per costruzione ha annunciato un drastico piano di taglio costi che porterà ad una riduzione del personale.
Risanamento ha scelto Idea Fimit per Santa Giulia. Il cda della societa’ immobiliare ha deciso di affidare un’esclusiva a Idea Fimit per lo sviluppo dell’area Santa Giulia a Milano. L’offerta della societa’ del gruppo De Agostini e guidata da Massimo Brunelli e’ stata preferita a quella dell’altro concorrente Hines. Il piano di Idea Fimit prevede che Santa Giulia sia conferita a un fondo immobiliare per un valore compreso fra i 650 e i 750 milioni.