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Borsa: dopo tre giorni, Milano riparte con il botto

DOPO TRE GIORNI MILANO RIPARTE CON IL BOTTO
FINMECCANICA “SPARA”. SPREAD SOTTO 240

Dopo tre sedute al ribasso, le Borse europee colgono in contropiede l’Orso sfruttando le buone notizie in arrivo dall’economia reale del Vechio Continente e della Cina. Piazza Affari, come capita di questi tempi nelle giornate Toro, è la più effervescente.

La Borsa di Milano mette a segno così un rialzo del 2,56%, l’indice Ftse/Mib torna di prepotnza sopra quota 17 mila (17.309), seguita da Madrid +1,92%.

Gli altri listini seguono a distanza: Londra guadagna lo 0,88%, Parigi l’1,1% e Francoforte l’1,36%.

Torna a ridursi lo spread, per effetto soprattutto del rialzo delle obbligazioni di Berlino. Il future Bund è sceso sui minimi degli ultimi 11 mesi a 139,7 ed il rendimento del decennale tedesco si porta all’1,90% (+4 punti base). Il Btp si rafforza e il suo rendimento scende di 5 punti base al 4,31%. La distanza tra Btp e Bund sui dieci anni di scadenza è sotto i 240 punti base, 9 punti base in meno rispetto a ieri.

Il fenomeno è l’effetto dei dati positivi, migliori delle previsioni, del Pmi dell’eurozona (tornato i livelli di metà 2011) e della Germania in particolare. Conta anche il balzo in avanti, ancor più inatteso, del pmi della Cina. In questa cornice passa in secondo piano, almeno in Europa, l’esegesi dei verbali della riunione della Fomc del 30 e 31 luglio.

Nel periodo aprile-giugno l’Italia ha mostrato l’ottavo trimestre consecutivo di ribasso con il pil in calo dello 0,2% a livello trimestrale, anche se in miglioramento rispetto al -0,6% dei primi tre mesi dell’anno. +0,5% l’intera area Ocse dal +0,3% precedente. Bene l’eurozona: +0,3% nel trimestre contro il -0,3%.

A Wall Street intanto il Dow Jones +0,36% è positivo per la prima volta dopo sette sedute in rosso, lo Standard & Poor’s 500 guadagna lo 0,72% e il Nasdaq .IXIC lo 0,99%. Tra i singoli titoli, Hewlett-Packard perde il 13,5% all’indomani della pubblicazione dei risultati.

Anche Abercrombie & Fitch cede il 16,7% dopo la trimestrale, che ha mostrato una discesa delle vendite più consistente di quanto stimato dal mercato.

Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono salite leggermente la settimana scorsa a 336.000, su questi livelli, su base mensile, restano in prossimità dei minimi degli ultimi 5 anni. Il leading indicator anticipa un rimbalzo dell’economia degli Stati Uniti più forte delle aspettative nella seconda parte del 2013: l’indice elaborato dalla Conference Board sulla base di altri indici, è salito in luglio a +0,6% da 0,0% di giugno.

La migliore blue chip è Finmeccanica +6,30%, un rimbalzo dopo 5 sedute consecutive di ribasso favorito dalle indiscrezioni in arrivo dalla Corea del Sud che danno Doosan ad un passo dall’acquisizione della quota di controllo di Ansaldo Energia.

Fiat +3,46%.

Mediaset sale del 3,86% mentre Telecom Italia – 0,59% è l’unica blue chip in ribasso.

La Borsa di Milano sale grazie alla spinta delle banche. Unicredit sale del 3,67%, Intesa Sanpaolo del 3,57%, Ubi Banca del 4,51%, Banco Popolare del 4,2%.

Da segnalare anche i rialzi di Azimuth +4%, Mediolanum +3,37% e di Generali +2,46%

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