Comincia male la settimana finanziaria in Giappone. Mentre il resto dell’Asia conclude la giornata con segno positivo, l’indice Nikkei registra una flessione dello 0,18% e scende a quota 13.636,28. In precedenza era salito a 13.741,49, per poi precipitare temporaneamente a quota 13.586,84. Analogo l’andamento conclusivo del Topix relativo all’intero listino, sceso di 1,63 punti pari allo 0,14% per attestarsi infine a quota 1.140,00. Modesto comunque il volume degli scambi, con 1,59 miliardi di azioni passate di mano.
Il risultato negativo della Borsa di Tokyo è da imputarsi, tra gli altri motivi, alla preoccupazione degli investitori per il progetto del governo giapponese di alzare l’imposta sul valore aggiunto dal 5 all’8% il prossimo aprile.
Eccezion fatta per il Sol Levante, l’Asia sorride. Hong Kong guadagna lo 0,6%, Shanghai l’1,4% e Seul lo 0,9%. Dalle parti del subcontinente indiano, Mumbay sale dello 0,47%, ma la rupia si mostra debole, dopo il rimbalzo del 23 agosto.