“Ha il potenziale di essere catastrofico”, un evento senza precedenti che potrebbe dar vita a una crisi finanziaria e una recessione che potrebbe far eco agli eventi del 2008, se non addirittura peggio. Così il Tesoro Usa sullo scenario di un eventuale default. Gli Stati Uniti stanno rischiando la prima bancarotta della loro storia: “Sarebbe drammatico”, ha sottolineato il presidente Obama. Rincara la dose Christine Lagarde, a capo del Fmi: “Lo shutdown americano è negativo, ma un mancato aumento del tetto del debito sarebbe ancora peggiore: l’impasse sul debito potrebbe avere effetto sull’economia globale”. La scadenza per l’innalzamento del tetto del debito è per il 17 ottobre. Intanto gli Usa hanno comunicato che domani non verranno diffusi i dati sul lavoro per lo shutdown.
In questo clima le Borse chiudono in territorio negativo, con Wall Street che guida i ribassi. Alla chiusura dell’Europa sia il Dow Jones sia il Nasdaq cedono oltre un punto percentuale. Milano cede lo 0,44%, Parigi -0,7%, Francoforte -0,37%, Madrid -0,58%. Londra in controtendenza a +0,18%.
Lo spread Btp-Bund si attesta a circa 256 punti base. Oggi la Spagna ha collocato titoli di Stato a 10 anni con un tasso ai minimi da settembre 2010 al 4,269% dal 4,5% di settembre e Bonos a cinque anni sempre con rendimento in calo. Anche Parigi ha ottenuto rendimenti in riduzione per il bond decennale collocato oggi: 2,37%, 20 punti base al di sotto dell’asta precedente con domanda pari a 9,6 miliardi.
Dagli Usa sono comunque arrivati i dati sulle richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti che la scorsa settimana sono salite di 1.000 unità a 308.000, meglio delle attese degli analisti. Il dato è compilato dai singoli stati e quindi non paralizzato dal blocco del governo federale giunto al terzo giorno consecutivo. Peggiore delle attese invece l’indice Ism servizi usa che è sceso a settembre a 54,4.Dalla Cina la buona notizia è il rialzo dell’indice ufficiale Pmi non manifatturiero che è salito a 55,4 punti a settembre da 53,9 di agosto, toccando il livello più alto negli ultimi 6 mesi.
A Piazza Affari si mette in luce la Bpm (+3,8%). Il resto del settore bancario chiude nel complesso positivo con l’eccezione tra le banche più grandi di Unicredit e Intesa. Intanto, scrive l’agenzia Bloomberg, il consiglio direttivo della Banca centrale europea avrebbe incaricato un comitato tecnico di studiare dimensioni e scadenza di una nuova operazione di liquidità a lungo termine come i due passati Ltro, o in alternativa altri strumenti per fornire liquidità alle banche.
Sale Finmeccanica (+2,9%) dopo un balzo intraday di oltre il 7% su rumors che l’accordo per la cessione di Ansaldo Energia sia ormai vicino. Per domani alle 16 è convocato il consiglio d’amministrazione di Finmeccanica sul cui tavolo approderà l’offerta del Fondo strategico italiano (Fsi) per l’acquisizione di Ansaldo Energia. Ansaldo Sts +1,79%. Mediaset rallenta in chiusura e guadagna l’1%. Mediolanum +2,34%. Bene anche Fonsai, +2,65%.
Telecom +1,6% dopo le dimissioni di Bernabè. In fondo al Ftse Mib Cnh Industrial (-3,18%). Fiat -1,47%, Exor -1,29%. La galassia Fiat sconta un report di Fitch che minaccia un declassamento del rating anche con lo scenario di un’Ipo di Chrysler e la conferma di Marchionne sulla mancanza di passi avanti con Veba, mentre l’amministratore delegato Marchionne ha conferma che con Veba non ci siano passi avanti. Giù anche Prysmian (-1,53%) e Terna (-1,17%).