Dal bollettino della Commissione europea emerge il taglio delle stime sulla crescita del Vecchio Continente nel 2014. Per l’Italia le previsioni del Pil sono state abbassate per il 2015 da +0,6 a -0,4%, e da +1,2 a+0,6% per il 2016. Anche l’inflazione dell’Eurozona resterà ben al di sotto del 2% fino al 2016.
Rallenta Piazza Affari, nonostante i fuochi di artificio su Mps e la correzione di rotta sulle utilities dopo il gran pasticcio di lunedì. L’indice Ftse Mib perde lo 0,29% a quotq19313. Sale al contrario Parigi +0,28%, Madrid +0,36%. Quasi invariata Francoforte (+0,06%). In terreno negativo Londra (-0,17%).
Lascia il segno il calo del il prezzo del petrolio, il Brent precipita a 82 dollari il barile (-2,3%). Eni segna un calo del 2,5% e Saipem del 3,4% a nuovi minimi dal marzo 2009. L’indice Stoxx delle società petrolifere europee perde oltre il 2%.
Giornata di parziale recupero per le utilities dopo il grande pasticcio culminato nei pesanti ribassi di lunedì. Snam, scesa ieri dell’11%, è in rialzo del 5%, Terna +1,3%. Si riprendono anche Enel (+0,7%) ed Enel Green Power (+0,4%).
Ieri sera l’Autorità per l’Energia ha diffuso una precisazione sulle modalità del calcolo delle tariffe, in particolare, viene chiarito nella nota che terrà conto dell’inflazione reale: nel documento diffuso venerdì sera questo passaggio non c’era. Dovrebbe venir meno la minaccia di una revisione in negativo del quadro della regolazione.
Mattinata pirotecnica per MontePaschi (+10%), tra gialli, smentite e certezze. Ieri sera la holding di investimenti e partecipazioni cinese, NIT Holdings, ha annunciato di essere pronta a investire 10 miliardi di euro nella banca a fronte delle risultanze dei recenti stress test della Bce. Un portavoce della banca ha affermato che la società non è al corrente di questa proposta.
Stamattina, però, Exane ha alzato la raccomandazione a Outperform da Neutral. E procede la costituzione del consorzio di garanzia in vita del Cda di domani. Infine, il Banco de Santander ha smentito, almeno per ora, interesse per il dossier: il prossimo obiettivo è il portoghese Novo Banco.
Fuochi d’artificio anche su Banca Carige (+7%): dopo Andrea Bonomi, sull’orizzonte di profila l’intesse, già smentito, di Algebris di Davide Serra, impegnata nel varo di un fondo dedicato ai non performing loans.
Si sono indeboliti gli altri titoli del comparto: Unicredit perde lo 0,3%, Ubi Banca lo 0,4%, Intesa -1,3%, Banco Popolare -0,5%.
Arretra Fiat Chrysler Automobiles (-0,5%) nonostante i segnali incoraggianti del mercato italiano dell’auto che ha chiuso ottobre con un rialzo del 9,2% anno su anno.
Debole il lusso: Yoox -2,6%, Ferragamo -2,8%, Tod’s -2,4%. Non si ferma la discesa di Moncler (-1,5%).