Piazza Affari, incurante dello stallo politico e del rallentamento dell’economia, apre la settimana con un nuovo record da nove anni a questa parte: +0,30% a 24.400 punti. Congiuntura in frenata ma Borse in ascesa sugli altri mercati: Francoforte +0,43%, Madrid +0,4%. Meglio ancora, fuori dall’area euro, Zurigo (+0,6%). Oggi è chiusa per festività la Borsa di Londra. Parigi, scossa dalle proteste contro le riforme di Macron, deve accontentarsi dello 0,07%. In picchiata Air France (-13%), dopo il no dei dipendenti al piano di ristrutturazione e le dimissioni del pdg. I futures su Wall Street fanno prevedere un avvio positivo.
Sul fronte macro deludono i dati sugli ordini di fabbrica in Germania: a marzo sono scesi dello 0,9% sul mese precedente contro stime di +0,5%. Su base annua +3,1% contro il +5% atteso. Cresce il timore di un rallentamento dell’attività economica in Europa. Prosegue la tendenza positiva del dollaro. Cambio euro dollaro a 1,193, -0,3%. Poco mosso il mercato obbligazionario. Bund 0,53%, Btp 1,78%.
Il dato più rilevante riguarda il prezzo del petrolio. Il Brent ha segnato a 75,8 dollari il barile il prezzo più alto dal 2015, i volumi sono di parecchio superiori alla media dell’ultimo mese. La tensione è alta per effetto degli scambi di accuse tra Usa e Iran sul nucleare. Eni sale dello 0,24%, Tenaris +0,34%. Piatta Saipem.
Tim (+1,5%) accelera in attesa della riunione del nuovo cda. Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 1 da 0,9 euro. In un report dedicato all’esito dell’assemblea, Deutsche Bank – che ha rating buy e target price di 1,29 euro – scrive che il titolo dovrebbe beneficiare della nuova situazione, ma aggiunge che non mancano i fattori di rischio. Telecom risparmio +1,3%.
Mediaset +0,3%. In settimana verrà annunciato l’accordo con Tim sui contenuti. Claudio Marangoni, giudice del tribunale di Milano, si è riservato di decidere entro mercoledì sul ricorso presentato di Sky Italia nei confronti del bando di vendita dei diritti tv del campionato di Serie A, per il triennio 2018-2021, elaborato dal gruppo Mediapro.
Il paniere delle banche segnala un rialzo dello 0,4%. Unicredit +0,2%, Intesa +0,2%. Per il Crédit Suisse la banca, grazie ai deal Intrum e Italo, ha già messo fieno in cascina per pagare cedole robuste sul bilancio 2018. FinecoBank+1%. Generali -0,6%.
In grande evidenza Stm (+2,6%) sulla spinta della ripresa del settore tecnologico.
Non si arresta neanche la corsa della Ferrari (+2,46%). In scia Exor (+1,16%) Kepler Cheuvreux ne ha alzato il target price a 72 da 66 euro.
Grandi manovre tra le utilities. A2A, Erg, Enel (insieme a F2i), sono tra i soggetti che hanno presentato offerte non vincolanti al fondo di private equity Terra Firma per gli asset che intende cedere in Italia nella produzione di energia elettrica da fonte solare, per un valore che potrebbe raggiungere 1,2 miliardi di euro.
Intanto il gruppo brasiliano Energisa ha ritirato l’offerta per l’acquisto della maggioranza di Eletropaulo Metropolitana, lasciando campo libero alle proposte di Enel -0,6% e Neoenergia.
Sulle montagne russe Moncler (-0,6%). Partita in rosso, proseguendo il movimento cominciato venerdì dopo la pubblicazione dei ricavi del primo trimestre. Kepler Cheuvreux ne ha tagliato il rating a hold da buy, alzando il target price a 37 da 31 euro.
In forte crescita Astaldi (+7%) che si è aggiudicata con l’indiana Reliance Infrastructure un contratto di engineering, procurement and construction (Epc) per il progetto di collegamento Versova-Bandra a Mumbai. Il progetto vale circa 870 milioni di euro di cui 380 di pertinenza del gruppo italiano.
Juventus euforica (+2,1%) sulla prospettiva della conquista dello scudetto. Viceversa, Lazio -2,7% depressa dopo il pareggio con l’Atalanta, che rischia di compromettere la partecipazione alla Champions League.
Cerved (+1%) ha acquistato la piattaforma di recupero crediti in sofferenza di Banca Monte dei Paschi di Siena. L’acquisto sarà effettuato da una società costituita ad hoc da Cerved e da Quaestio, operatore attivo nel mercato dell’asset management.