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Borsa: crolla Fiat, voci di un’indagine antitrust in Cina

Improvviso tracollo di Fiat a Piazza Affari. Dopo aver ampliato progressivamente il rosso nel corso della mattinata, all’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa del Lingotto ha subito un’accelerazione al ribasso che lo ha portato in asta di volatilità. Al momento della sospensione, le azioni lasciavano sul terreno il 7,15%, a 6,56 euro. Nei minuti successivi, tuttavia, il titolo è stato riammesso agli scambi e ha ridotto le perdite fino a poco meno di cinque punti percentuali. 

Diversi trader italiani non conoscono la causa che ha scatenato l’ondata di vendite: si parla piuttosto di “ragioni tecniche legate ai diritti di recesso per la fusione Fiat-Chrysler”, come spiega una fonte citata dall’agenzia Reuters. 

Fra gli operatori internazionali, invece, corre voce di un’indagine antitrust in Cina che potrebbe concludersi con una condanna di Chrysler per pratiche monopolistiche.

Intanto, il paniere europeo dell’automotive cede lo 0,9% circa, con tutti i titoli in rosso (nessuno, però, cede quanto Fiat), salvo Bmw, premiata per i conti trimestrali. 

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