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Borsa: crolla Ferragamo, Poste ok e attesa per Mediaset

Wikimedia Commons Farizabasov

ndici in calo nel Vecchio Continente in avvio di una giornata importante per le scadenze tecniche, anche trimestrali, su titoli, future e opzioni su titoli e sui principali indici di Borsa, il che comporta un aumento dei volumi e della volatilità. In rosso, per la terza seduta consecutiva Piazza Affari: l’indice Ftse Mib scende dello 0,5% sotto quota 22.100 punti. Parigi perde lo 0,45%, Francoforte lo 0,4%. Riduce i guadagni Madrid +0,04%, poco mossa Londra -0,06.

Sull’avvio di Wall Street peserà il tonfo di Oracle -7% nel dopo Borsa di ieri sera, a seguito della pubblicazione dei dati del secondo trimestre del suo esercizio fiscale. La società californiana leader nel mondo nel software applicativo, ha chiuso il periodo con ricavi per 9,62 miliardi di dollari, in aumento del 6% rispetto ai 9,04 miliardi ottenuti nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

Il cross euro dollaro, anche a seguito delle indicazioni di politica monetaria tiepide arrivate dalla Banca Centrale Europea, si è portato a 1,17. Il differenziale di rendimento tra Italia e Germania sul tratto decennale si attesta a 149 punti base, dopo aver toccato 150 in avvio e dopo aver chiuso ieri a 148. Il tasso del decennale di riferimento vale 1,79% da una chiusura ieri a 1,80%.

Petrolio in rialzo di mezzo punto, gli esperti prevedono che i problemi all’oleodotto Forties nel Mare del Nord dureranno “parecchie settimane”. Deboli gli energetici in Piazza Affari: Eni -0,4%, Saipem -0,06%. Più massiccio il calo di Tenaris -1,39%.

Al centro delle vendite sul listino italiano Salvatore Ferragamo -7,1% dopo il profit warning: la società ha annunciato che non sarà in grado di rispettare gli obiettivi di medio termine già annunciati. 

Al contrario, brilla Poste Italiane in rialzo dell’2,04% all’indomani del rinnovo della convenzione sul risparmio postale con la Cassa Depositi e Prestiti.

Riflettori accesi su Mediaset (-0,06%). Oggi l’assemblea straordinaria vota sul cambio di statuto. Si moltiplicano le voci sull’accordo di pace tra Fininvest e Vivendi che potrebbe essere siglato a gennaio.

Tra le utilities bene Snam 0,34%. Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione a Buy. In rialzo anche Enel +1%. Invariata Terna.

Contrastate le banche. Unicredit -1,15%, Intesa -1,07%, Banco Bpm -1,78%. Bper Banca (+0,3%) ha confermato che entro la fine dell’anno prossimo dismetterà, anche grazie alla garanzia statale, circa 3 miliardi di euro di crediti in sofferenza. In calo del 2,5% il Creval nonostante l’indicazione positiva del socio Dumont con il 5,1% che ha detto di voler partecipare all’aumento di capitale.

Continua il calvario di  Trevi -4,4%, che  tocca il nuovo minimo storico.

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Categories: Finanza e Mercati