Le borse europee chiudono positive e Piazza Affari è la migliore, +0,88%, 21.678 punti base, nel giorno in cui la Bce vara un maxi-aumento dei tassi. A dare tono al listino milanese sono soprattutto le banche, attratte da maggiori guadagni grazie a tassi più alti. Scende lo spread, ma salgono i rendimenti. Euro debole.
Bce nel club 75
Eurotower è dunque entrata oggi nel “Club 75”, istituti centrali come Fed e Banca del Canada che, in questo periodo, sono intervenuti nella misura di 75 punti base sui tassi, la stessa che, probabilmente, deciderà la Bank of England la prossima settimana e che l’istituto Usa replicherà per la terza volta di seguito il prossimo 21 settembre.
Il consiglio direttivo della Bce ha alzato i tassi di interesse di 75 punti base, il tasso di riferimento passa dallo 0,50% all’1,25% e il tasso dei depositi delle banche presso la Bce (per i quali è stato sospeso il sistema two-tier) dallo 0,75% all’1,50%.
Dopo la decisione di Christine Lagarde i mercati continentali sono rapidamente scivolati in rosso, allarmati dalle previsioni di inflazione ancora in aumento e di crescita economica meno robusta, ma altrettanto rapidamente sono risaliti con il passaggio in verde di Wall Street.
Europa nervosa e Wall Street in rialzo
Dopo una seduta nervosa, la foto finale vede Francoforte in coda con un modesto ribasso dello 0,09%, dietro a Parigi+0,33%, Amsterdam +0,46%, Madrid +0,88%. Londra sale dello 0,42%, con l’attenzione degli investitori rivolta al maxipiano contro il caro energia presentato dalla nuova premier Liz Truss, ma il cuore dei sudditi britannici è rivolto in queste ore alle precarie condizioni di salute della Regina Elisabetta, al castello di Balmoral, dove si stanno riunendo tutti i componenti della famiglia reale.
Oltreoceano Wall Street, dopo un avvio debole, si sta muovendo in territorio positivo con i tre indici principali.
Euro in calo
La linea dura della Bce non basta all’euro per recuperare la parità contro il dollaro e la moneta unica tratta in ribasso intorno a 0,995. Il cambio non è un obiettivo della politica monetaria, ha ricordato Lagarde, anche se le perdite contro il biglietto verde non sono estranee alla scelta aggressiva odierna.
D’altra parte, la via dei falchi nelle banche centrali è stata tracciata proprio dalla Fed. E oggi Jerome Powell ha ribadito che l’istituto a stelle e strisce è “fortemente impegnato contro l’inflazione”. Questo aumento dei prezzi “non ci sarebbe mai stato senza la pandemia”. La Fed coltiva la speranza che questa guerra al caro vita possa essere condotta senza i “costi sociali molto elevati” visti nelle altre lotte all’inflazione.
Secondo Goldman Sachs il percorso di aumento dei tassi della Fed sarà più ripido di quanto stimato in precedenza: la banca d’affari prevede un altro aumento di 75 pb questo mese e ulteriori aumenti per arrivare al 3,75-4% entro la fine dell’anno.
Gas sotto i 200 euro, poi risale
In vista della riunione di domani dei ministri dell’energia della Ue, il prezzo del gas è sceso sotto i 200 euro, fino a 194 euro, per poi risalire parzialmente. La scelta di un tetto al prezzo del gas russo a quanto pare non è unanimemente condivisa dai vari paesi ed è probabile che domani non venga approvata alcuna misura politica, ma vengano chiarite piuttosto le opzioni che godono di maggiore sostegno, dando a Bruxelles un orientamento su ciò che dovrà comparire nelle proposte finali.
Dopo le recenti perdite il petrolio stenta a recuperare terreno alla luce delle nuove strette monetarie e il Brent tratta intorno a 88,5 dollari al barile.
Banche euforiche a Piazza Affari
Banche euforiche oggi a Piazza Affari: Unicredit guida i rialzi con un guadagno del 6,02%, seguita da Banco Bpm+5,16%, Bper +3,09%, Finecobank +2,76% Intesa +2,38%. Non trova pace invece Mps, che arretra di un altro -2,39%.
Sul Ftse Mib si mettono in evidenza Interpump +2,11% ed Stm +1,35% i titoli della sanità come Diasorin +2,3%, Amplifon +1,78%, Recordati +1,24%.
Chiude invece la lista dei ribassi Telecom, -5,15%, a nuovi minimi storici in seduta a 0,1916 euro. Sul titolo pesano le indiscrezioni relative ai contrasti tra gli azionisti. Questo fatto, commenta Banca Akros, rende più complicato il raggiungimento di un accordo sulla creazione della rete unica, già messo a dura prova dallo scenario macroeconomico e dalle imminenti elezioni politiche italiane. Arretrano le utility dopo la buona performance della vigilia. In particolare, scendono Italgas -1,75%, A2a -2,02%, Terna -1,68%, Snam -1,56%.
Fuori dal paniere principale sprofonda Gas Plus (-11,43%) dopo i risultati del primo semestre che hanno visto la società, che produce e vende gas, registrare una perdita di 6,9 milioni di euro soprattutto a causa del contributo straordinario da 8,1 milioni legato alla tassazione sugli extra profitti contro il caro bollette.
Spread in calo, salgono i tassi
La chiusura è positiva per il secondario italiano, benché i rendimenti dei titoli di Stato siano in rialzo a seguito delle decisioni della Bce.
Lo spread tra i benchmark decennali di Italia e Germania scende a 224 punti base (-2,52%), con un tasso del Btp a 3,95% (da 3,86% di ieri) e del Bund a +1,71% (da +1,57%).