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Borsa chiusura 9 ottobre: la old economy sostiene Piazza Affari, la Borsa tedesca dribbla la recessione. Usa in rialzo

Stellantis, Stm, Pirelli, Iveco e Tim guidano il rimbalzo di Piazza Affari. Tutte in rialzo le Borse del Vecchio continente e degli Stati Uniti

Borsa chiusura 9 ottobre: la old economy sostiene Piazza Affari, la Borsa tedesca dribbla la recessione. Usa in rialzo

La volatilità asiatica non ha affossato oggi le borse europee, che dopo una mattina debole archiviano una seduta positiva, in sintonia con l’andamento in progresso di Wall Street. Il clima sulle due sponde dell’Atlantico è apparso nelle ultime ore cautamente ottimista, in vista della pubblicazione dei verbali delle ultime riunioni di Fed (stasera) e Bce (domani) e del dato sui prezzi al consumo di settembre negli Stati Uniti (domani), mentre prenderà il via nei prossimi giorni anche la stagione delle trimestrali, con i numeri di alcune grandi banche americane.

L’Europa trova così il segno più a partire dal settore automotive, in panne da qualche tempo. Piazza Affari si apprezza dello 0,59% a 33.933 punti base, guidata infatti da Stellantis +1,94%. A fare da apripista però è Francoforte, +1%, dove Continental svetta sulle blue chip tedesche con un progresso del 6,96%. Il titolo del fornitore del settore automotive beneficia di previsioni in miglioramento della redditività nel terzo trimestre. Il Dax supera senza danni una giornata in cui il governo ha tagliato le stime di crescita 2024 e previsto una recessione (-0,2%), posticipando la ripresa al 2025.

È in verde Parigi, +0,52%, dove Kering +2,12% festeggia la nomina di Stefano Cantino nel ruolo di amministratore delegato di Gucci, prima firma del gruppo.

Bene Amsterdam +0,6% e Londra +0,63%, mentre è quasi piatta Madrid, +0,07%.

Wall Street positiva, ma Google trema

La crisi continua a infiammare il Medio Oriente e l’uragano Milton sta per abbattersi furiosamente sulla Florida, ma la notizia del giorno è la possibilità di uno spezzatino di Google, dopo che ieri sera il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha dichiarato che potrebbe chiedere a un giudice di obbligare la proprietaria Alphabet a cedere parti della sua attività, come il browser Chrome e il sistema operativo Android, che costituiscono un monopolio nella ricerca online. La casa madre arretra in questo momento dell’1,9%, ma la mossa non scuote più di tanto le altre mega tech, benché potrebbe costituire un pericoloso precedente.

Sul Dow Jones (+0,7%) il titolo peggiore è Boeing, -2%, poiché i negoziati con gli operai in sciopero sono in stallo.

Borse cinesi, due giorni sulle montagne russe

Le borse cinesi si sono mosse sulle montagne russe in questi due giorni di ritorno agli scambi e oggi hanno pagato il prezzo del mancato annuncio di nuovi incentivi pubblici all’economia attesi ieri.

Dopo i rialzi della vigilia, Shanghai ha perso il 6,62% e Hong Kong, che ieri ha lasciato sul campo quasi il 10%, ha ceduto oggi l’1,38%.

Nel tentativo di limitare i danni il ministero delle finanze cinese ha convocato una conferenza stampa sulla politica economica, alimentando nuove aspettative di stimolo.

Dollaro in rialzo; scende il kiwi con taglio tassi

Sul mercato dei cambi il dollaro si rafforza a un massimo di due mesi contro le principali valute, con il mercato che s’interroga sulle decisioni di politica monetaria che la Fed prenderà nei prossimi mesi. Stasera escono i verbali del meeting di settembre in cui il costo del denaro è stato tagliato dello 0,5%, ma di mezzo ci sono stati dati macro che hanno rafforzato la percezione dell’economia americana e hanno fatto scendere le probabilità di altri tagli aggressivi, tanto più che ci sono di mezzo le elezioni. Domani inoltre potranno avere un certo peso i dati sui prezzi al consumo di settembre.

Intanto la banca centrale neozelandese, ha annunciato il suo secondo taglio dei tassi di interesse dell’anno, una riduzione di mezzo punto con la promessa di altri tagli in arrivo. Una scelta che ha pesato sulla divisa nazionale, il kiwi, che ha perso quasi l’1% contro il biglietto verde.

L’euro al momento arretra dello 0,3% circa, per un cambio intorno a 1,094.

Tra le materie prime il petrolio si conferma in rosso e il Brent cede circa l’1%, per un prezzo di 76,41 dollari al barile, mentre il greggio texano è sotto i 73 dollari.

Piazza Affari, bene Stellantis, Stm, Pirelli

Tra i maggiori rialzi di Piazza Affari ci sono oggi molti titoli dell’automotive, come non accadeva da tempo. Tra gli altri Stellantis, Pirelli +1,67%, Iveco +1,08%.

Sale inoltre Stm +1,68% e sono in evidenza Prysmian +1,26%, Recordati +1,25%, Telecom +1,23% e Campari +1,02%. Quest’ultima si è ripresa dopo le perdite subite ieri, a seguito delle misure antidumping sugli alcolici europei annunciati da Pechino.

Tra i titoli finanziari sono in evidenza Azimut +1,19% e Banco Bpm +1,21%.

I realizzi penalizzano Amplifon -1,13% e Diasorin -1,15%, mentre si conferma debole Eni -0,2%.

Spread stabile

La navigazione prosegue tranquilla per l’obbligazionario, con lo spread tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi stabile a 130 punti base.

Sono poco mossi anche i rendimenti: il Btp è al 3,56% e il Bund al 2,26%.

Il mercato secondario non sembra risentire delle tempeste politiche che inseguono il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti appena tocca il tema delle tasse. Il nuovo casus belli nella maggioranza di governo riguarda i valori catastali che dovrebbero salire per gli immobili migliorati con il superbonus.

Polemiche a parte, il ministro, impegnato a far quadrare i conti e a pagare i debiti, ha sollecitato anche la Bce ad essere più coraggiosa nel taglio dei tassi.

Questa possibilità ha trovato riscontro oggi nelle parole del governatore francese Francois Villeroy de Galhau, secondo il quale è molto probabile che Francoforte abbassi nuovamente il costo del denaro la prossima settimana. Una taglio che “probabilmente non sarà l’ultimo”.

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