X

Borsa chiusura 9 novembre: listini in rialzo trainati dalle trimestrali, a Milano rally di Nexi, corre il risparmio gestito

Imagoeconomica

Le borse europee sono positive al termine della seduta odierna, sorrette da numerose trimestrali, mentre Wall Street procede debole a fine mattinata dopo il lungo, recente rally. Il petrolio rimbalza e il gas prende fuoco con l’arrivo di temperature più fredde nel Vecchio Continente. Occhio alla Cina: la deflazione fa capolino nel mese di ottobre (-0,2% i prezzi al consumo su base annuale), aumentando l’allerta sull’andamento della seconda economia mondiale.

Una buona dose d’incertezza, nelle ultime sedute è da attribuirsi all’attesa per i discorsi di Jerome Powell (oggi alle 20, ora italiana) e di Christine Lagarde (alle 18,30) che potrebbero deludere o confermare gli operatori sulla fine della fase rialzista della politica monetaria.

In questo interregno l’euro-dollaro è poco mosso, ma il cambio resta intorno a 1,07. I prezzi dei T-Bond sono in ribasso e i rendimenti in rialzo, seppur in misura contenuta. Il Treasury decennale mostra un tasso del 4,577%; il titolo a due anni è sotto il 5%. Dal fronte macro le richieste di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana sono calate di 3 mila unità a 217.000, contro attese di 218.000.

Europa in rialzo, svettano Amsterdam e Madrid

Il Toro riprende forza in Europa a partire da Amsterdam +1,97%, spinta da Adyen NV, che guadagna il 37,37% grazie a ricavi trimestrali migliori del previsto e obiettivi a medio termine considerati realistici dagli analisti. Il titolo della società di elaborazione dei pagamenti digitali, tra le maggiori del settore a livello globale, galvanizza il comparto a livello europeo. A Milano (+0,74%) svetta Nexi, +9,7%, spinta anche dalla trimestrale.

Tra le piazze migliori in Europa oggi c’è anche Madrid, +1,32%, che festeggia l’accordo tra Partito socialista e indipendentisti catalani, possibile premessa a un nuovo governo di Pedro Sanchez. Oggi però l’ex presidente del Partito Popolare della Catalogna, Alejo Vidal Cuadra, è rimasto gravemente ferito da un colpo di pistola nel pieno centro della capitale iberica.

Nel resto del continente salgono Francoforte +0,8%, Parigi +1,11%, Londra +0,75%.

Piazza Affari tonica con le trimestrali

Piazza Affari archivia un’altra seduta tonica, con un progresso dello 0,74% a 28.644 punti base, grazie a un gran numero di trimestrali che hanno stupito positivamente il mercato. Tra i titoli spinti dai conti degli ultimi giorni sono in luce Nexi, Bper +4,69%, Azimut +3,3%, Banca Mediolanum +2,37%, Finecobank +2,86%, Unipol +2,23%, Recordati +2,19%, Tenaris +1,84%, Prysmian +1,8%. È in rialzo anche Telecom Italia +0,8%, dopo i numeri in chiaroscuro visti ieri. “I risultati confermano che il miglioramento sequenziale della performance operativa non è sufficiente a risolvere il problema della leva finanziaria, per il quale l’evoluzione del dossier NetCo sarà fondamentale”, hanno commentato gli esperti di Intesa Sanpaolo in una nota. Il ceo Pietro Labriola, in una  call con gli analisti, ha detto comunque di non temere “rischi” e “ostacoli” per il perfezionamento dell’operazione Netco.

Il rosso è limitato a cinque blue chip: Hera -1,41%, Stellantis -1,02%, Diasorin -0,58%, Cnh -0,35%, Amplifon -0,07%.

Fuori dal paniere principale archiviano una seduta da incorniciare i titoli della galassia Berlusconi, Mfe A (+7,94%) e Mfa B (+7,73%), grazie al migliore andamento della raccolta pubblicitaria in Italia in autunno.

Brilla De’Longhi (+11,42%) sull’onda dei conti e rimbalza Industrie De Nora (+8,1%), che ha dato il via all’operazione di acquisto di azioni proprie.

Spread stabile; scende il rendimento dei Bot annuali 

Lo spread rimane stabile, con tassi in leggera salita in attesa di Lagarde. Il differenziale di rendimento tra Btp decennale e Bund di pari durata è 180 punti base e i rendimenti sono indicati rispettivamente a +4,45% (da 4,41% di ieri) e 2,65% (da 2,61%).

Sul primario intanto il Tesoro ha collocato tutti i 6 miliardi di Bot annuali con scadenza 14 novembre 2024 e tassi in calo. Il rendimento è sceso di 8 punti al 3,86%, dal 3,942% del collocamento di metà ottobre, ai minimi da metà agosto. L’importo richiesto ha sfiorato gli 8 miliardi. Dal fronte Bce si registra la posizione prudente del governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau. L’inflazione “sta chiaramente scendendo”, ha detto, e anche se gli aumenti dei tassi “non sono piacevoli, sono efficaci”, riporteranno l’inflazione verso l’obiettivo del 2%. Ancora non si può dire che questa sia l’opinione di tutta la Bce, ma “a meno di altri shock i tassi non saliranno più”.

Il gas sale, ma le scorte dell’Italia sono piene 

L’Italia registra “scorte record di gas per circa il 99% della capacità di stoccaggio”, ha detto oggi Stefano Venier, amministratore delegato di Snam (+1,46%).

I future del gas però da giorni continuano a salire (pur restando sotto i 50 euro), spinti forse dal freddo incombente in Europa nell’autunno inoltrato. Oggi ad Amsterdam l’ICE Dutch TTF Natural Gas Futures – Dic 2023 – segna +6,45%, per un prezzo di 48,730 euro al Mwh.

In tema energetico, rimbalza il petrolio dopo le pesanti perdite dell’ultimo periodo. Il Brent si apprezza dell’1,3% a 80,60 dollari al barile; il Wti +1,2%, 76,20 dollari al barile.

Nel mondo delle criptovalute, il bitcoin guadagna il 5% e sfiora i 37.400 dollari, quotazione massima dal maggio 2022, spinto dall’ottimismo sull’approvazione di un Etf spot sul bitcoin e da uno ‘short squeeze’ avvenuto durante le prime ore di apertura dei mercati asiatici.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati