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Borsa chiusura 8 luglio: i listini azionari reggono allo tsunami elettorale francese. Parigi limita le perdite di banche e lusso

La tempesta di Borsa dopo il clamoroso ribaltone elettorale di Parigi non c’è stata. I mercati fiutano che, prima o poi, la Francia si darà un governo di coalizione in linea con orientamenti europei

Borsa chiusura 8 luglio: i listini azionari reggono allo tsunami elettorale francese. Parigi limita le perdite di banche e lusso

La grande paura dell’estrema destra è passata, ma il ballottaggio in Francia ha prodotto un rebus difficile da risolvere per la formazione di un nuovo governo, poiché nessun partito ha la maggioranza assoluta. Così le borse europee chiudono oggi una seduta volatile, apparentemente poco mossa se si guarda solo al risultato finale, ma caratterizzata da vari alti e bassi in un quadro d’incertezza politica destinato a protrarsi anche nei prossimi giorni. Intanto il presidente francese Macron ha respinto le dimissioni del premier Attal almeno “per il momento” affinché sbrighi gli affari correnti. 

Europa volatile, Bene Milano, giù Parigi

Piazza Affari resiste in territorio positivo con un modesto rialzo dello 0,17% e rimette un piedino oltre i 34 mila punti base grazie agli acquisti sui titoli bancari, con l’ipotesi di un possibile matrimonio tra Bper (+4,21%) ed Mps (+2,89%) che continua ad alimentare le scommesse.

Sono quasi piatte Francoforte (+0,06%) e Madrid (-0,06%), mentre Parigi chiude in rosso (-0,63%) trascinata al ribasso da lusso e banche ed è la piazza peggiore del giorno, in un susseguirsi di notizie e ipotesi sul post elezioni. Leggeri ribassi anche ad Amsterdam (-0,1%) e Londra (-0,13%).

Spread in calo  

Archiviano una seduta positiva i titoli di Stato. Lo spread tra il decennale italiano e il decennale tedesco arretra a 137 punti base, con il tasso del Btp in calo al  3,88%. Scende anche il differenziale tra la carta francese e tedesca, che chiude a 60 punti base, mentre era andata oltre gli 80 punti dopo la convocazione delle elezioni da parte di Macron.

L’euro si mantiene stabile contro il dollaro in area 1,083.

Wall Street tiepida, ma il Nasdaq punta a nuovi record

Non si appanna la stella di Wall Street, che ha aggiornato i suoi massimi venerdì scorso con Nasdaq e S&P 500. Il DJ era partito bene, per poi appiattirsi. A svettare è Boeing (+2,6%), dopo l’annuncio che l’azienda aerospaziale si dichiarerà colpevole di frode in merito a due incidenti mortali del 737 Max. L’accordo con il governo statunitense include una multa di 243,6 milioni di dollari ed evita a Boeing un processo penale, mentre affronta le attuali sfide in materia di sicurezza a produzione. 

Intanto Apple e Microsoft si muovono deboli, mentre si giocano il posto di società più capitalizzata del mondo, Tesla resta in denaro e Paramount si apprezza dopo l’approvazione della fusione con Skydance. Sono positive le banche, che venerdì avvieranno la presentazione dei conti del secondo trimestre. Il Nasdaq sale +0,31% e Intel si mette in luce +4,04%.

Dal fronte politico il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ribadisce l’intenzione di restare candidato nelle elezioni di novembre, mentre continua il pressing di una parte del partito democratico perché si faccia da parte. 

Banche centrali sempre in focus

L’interesse degli investitori in settimana sarà calamitato inoltre (o soprattutto) dall’intervento sulla politica monetaria del presidente della Fed Jerome Powell davanti alla commissione Bancaria del Senato, e dai nuovi dati macroeconomici, dopo che quelli visti la settimana scorsa hanno accresciuto le probabilità di due tagli dei tassi da parte della banca centrale entro fine anno.

Dalla Bce oggi arriva la valutazione del governatore della banca centrale olandese Klaas Knot al giornale tedesco Handelsblatt: per Knot non c’è motivo per cui la Banca centrale europea debba tagliare i tassi di interesse questo mese, mentre la riunione di settembre sarà “aperta” e le aspettative del mercato per un ulteriore allentamento per ora sono appropriate.

Piazza Affari balla con il Risiko bancario

Il Risiko bancario tiene sveglia anche Piazza Affari, che vede i titoli dei possibili candidati di un terzo posto in evidenza: insieme a Bper e Montepaschi, si distinguono infatti Popolare di Sondrio +2,47% e l’azionista delle due ex popolari Unipol +1,94%. Nel settore cerca di tenere il passo Banco Bpm +1,21%.

Tra le blue chip migliori del giorno c’è Ferrari +2,22% e sempre nell’automotive si distingue Iveco +1,41%.

Il risparmio gestito archivia una sedia brillante guidato da Banca Mediolanum +2,01%. Bene Finecobank, +1,55%, già in rialzo venerdì scorso dopo i dati sulla raccolta. In scia Azimut +1,01%.

Il rosso colora la seduta di Saipem +2,37%, in un comparto oil penalizzato dalle vendite sul greggio (Brent -0,4%, 86,19 dollari al barile). Sono in ribasso Campari -2,35%, Erg -2,33%, Cucinelli -1,88%, Amplifon -1,64%.

Fuori dal paniere principale si apprezza Fincantieri +4,88%. Secondo Reuters il titolo è stato contagiato dalla corsa del settore costruzioni in Francia, dove gli analisti si aspettano dalla politica una maggior spinta agli investimenti in infrastrutture.

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