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Borsa chiusura 7 marzo: la Bce non frena i mercati, tutti in rialzo in Europa e anche in America. Ma a Milano pesante caduta di Tim (-23%)

Imagoeconomica

Le banche centrali lasciano la porta aperta a tagli dei tassi quest’anno e i mercati finanziari restano sulla cresta dell’onda: i listini europei chiudono una seduta positiva dopo che la Bce, come atteso, ha mantenuto i tassi d’interesse invariati, abbassando le stime su crescita e inflazione e guardando a giugno per una valutazione più concreta (e forse un eventuale allentamento monetario). “Stiamo facendo buoni progressi verso il nostro obiettivo di inflazione e di conseguenza siamo più fiduciosi, ma non lo siamo abbastanza”, ha dichiarato la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa. Nel corso del meeting odierno non si sarebbe discusso di un taglio, ma un avvio di dibattito su un cambiamento di politica monetaria c’è stato, ha sottolineato la presidente.

A poche ore di distanza il numero uno della Fed, Jerome Powell, nel suo secondo giorno di testimonianza a Congresso, ha precisato che non è compromessa la prospettiva di un taglio dei tassi nel corso dell’anno, anzi: Sarà “probabilmente appropriato” cominciare a tagliare, anche se “dipenderà dai dati”. Inoltre “se l’economia evolve come speriamo, i tassi d’interesse dovranno scendere in modo significativo nei prossimi anni”.

Europa tonica, Milano fanalino di coda, crolla Telecom

Piazza Affari è fanalino di coda oggi e si apprezza dello 0,16% a 33.418 punti base. A pesare sull’indice principale è il crollo di Telecom (-23,79%) fiaccata da un indebitamento che intimorisce un po’ gli investitori, dopo i conti resi noti ieri. Il tonfo è simile per Telecom Risparmio (-23,9%). “Non tutti comprendono le nostre strategie e non ci sono le giuste reazioni del mercato” commenta l’ad Pietro Labriola, però “capirete che manterremo le promesse”. I risultati hanno fornito una spinta inversa ad Amplifon, +5,88%, mentre lo spread, nel corso della seduta, ha registrato un nuovo minimo da due anni.

Gli altri mercati azionari europei mettono a segno rialzi più robusti a partire da Amsterdam, +1,37% e Madrid +1,2%, seguiti da Parigi +0,77% e Francoforte +0,78%. Cauto il FTSE100 di Londra, +0,2%.

Oltreoceano Wall Street è brillante a fine mattinata, in attesa del discorso serale sullo stato dell’unione da parte del presidente Joe Biden. Nell’azionario corrono molte mega tech e le aziende produttrici di chip come Nvidia e Micron Technology avanzano rispettivamente del 2,3% e del 2,8%, estendendo il rally della seduta precedente. Nvidia supera per la prima volta i 900 dollari per azione, toccando un nuovo massimo a 906 dollari.

Euro solido dopo Lagarde; oro da record

Sul mercato dei cambi le decisioni e le stime della Bce, ampiamente attese, non stanno pesando più di tanto sull’euro. Anzi, la moneta unica è in progresso sul dollaro per un cambio poco oltre quota 1,092.

Lagarde ha ribadito che non è ancora il momento di tagliare i tassi e che bisogna aspettare almeno giugno: “Gli indicatori di aprile aggiungeranno qualcosa – ha sottolineato – ma giugno sarà il mese in cui se ne saprà molto di più”. Soprattutto sulla traiettoria dei salari, nuova stella polare della Bce.

L’indice del dollaro è in calo (-0,4%). Ne approfitta l’oro che tocca nuovi valori record, con lo spot gold che supera i 2156 dollari l’oncia.

È piatto il petrolio e il future Brent segna 83 dollari al barile circa.

Piazza Affari, Saipem torna sugli scudi, ma le banche s’indeboliscono

Sul listino principale di Piazza Affari, al netto dei titoli estremi (Amplifon e Telecom), torna a correre Saipem +1,94%, che ieri si è presa una piccola pausa nel lungo rally dopo la presentazione dei risultati la scorsa settimana.

Sono in evidenza inoltre Stm +3,48%, Diasorin +1,67%, Italgas +1,63% e Recordati +1,19%. Spunti su alcuni titoli dell’automotive: Ferrari sale dello 0,76% e Stellantis dello 0,72%. Arretrano invece Iveco -1,12% e Pirelli -2,27%, quest’ultima dopo i risultati visti ieri, insieme al piano 2025. Banca Akros ha abbassato la raccomandazione sul titolo a “neutral” da “buy”

Le vendite oggi hanno colpito anche molti titoli finanziari: Azimut -5,89%, Bper -1,25%, Banca Mediolanum -1,15%, Banco Bpm -1,08%, Intesa -0,52%. L’agenzia di valutazione Moody’s però ha migliorato l’outlook sul settore a “stabile” da “negativo”, sottolineando che ‘le condizioni operative per le banche italiane rimarranno sostanzialmente invariate nei prossimi 12-18 mesi, aiutate dalla modesta crescita del PIL’.

È in rosso la regina dei pagamenti digitali, Nexi -4,06%, nonostante conti in linea con le attese e l’annuncio di buyback.

Spread e rendimenti in calo

Le scelte della Bce e le parole della presidente Christine Lagarde, nella conferenza stampa successiva alla riunione, hanno fornito nuovo ossigeno all’obbligazionario e lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata ha toccato un nuovo minimo dal 2022.

In chiusura il differenziale risale leggermente a 134 punti base (-0,96%) e i tassi arretrano ancora; il Btp decennale è indicato al 2,61% e il Bund di durata uguale, al 2,27%.

La prospettiva di un costo del denaro più basso potrebbe fornire un po’ di aiuto anche al mercato immobiliare, crollato del 10% nel Belpaese l’anno scorso.

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Categories: Finanza e Mercati