Piazza Affari chiude oggi una seduta volatile e negativa, -0,51% (trascinata al ribasso da Stellantis, -3,33%) in sintonia con la maggior parte dei listini europei e di Wall Street, in avvio di una settimana chiave sotto molti aspetti, tra riunioni di banche centrali, trimestrali e dati macro. Sullo sfondo restano inoltre le tensioni geopolitiche.
Le vendite hanno prevalso nelle ultime ore di scambi in tutta la zona euro: Parigi chiude in ribasso dello 0,98% e appare ancora zavorrata dai titoli del lusso, mentre gli occhi del mondo sono sulla capitale francese in occasione delle Olimpiadi; arretrano Francoforte -0,49%, Madrid -0,42%, Amsterdam -0,28%. Fuori dal blocco si salva Londra +0,09%.
L’atteso rimbalzo dei listini continentali oggi è dunque fallito, nonostante i guadagni registrati dalle borse in Asia e il recupero di Wall Street nell’ultima seduta della scorsa ottava. Al momento, d’altra parte, anche la borsa di New York è in leggero calo (DJ -0,4%, S&P 500 -0,17%, Nasdaq -0,2%) e appare poco incline a rispondere ai molti dubbi degli investitori, sul possibile avvio di una correzione nel settore tech, per i titoli che hanno straguadagnato in tempi recenti.
Si è aperta oggi una settimana di fuoco per i mercati
Il clima si sta facendo incandescente questa settimana anche sui mercati.
In agenda ci sono infatti le riunioni di tre importanti banche centrali: prima, tra tutte, la Federal Reserve, che non dovrebbe toccare i tassi, ma potrebbe fornire, mercoledì, al termine del meeting, nuove indicazioni su un eventuale intervento a settembre, molto atteso dal mercato. Sempre mercoledì prenderà la parola la BoJ, che potrebbe intervenire in senso contrario, alzando leggermente il costo del denaro. Giovedì sarà la Banca d’Inghilterra a fornire delle risposte, ma per sapere cosa farà bisognerebbe avere la sfera di cristallo, poiché l’inflazione generale britannica è scesa e il mercato del lavoro ha dato segnali di stanchezza, ma l’inflazione nei servizi e la corsa dei salari sono ancora in atto.
La stagione delle trimestrali entra ancora più nel vivo in questi giorni sia in Europa, sia negli Usa. Alla prova dei conti sono attese soprattutto quattro delle cosiddette “magnifiche sette” (Microsoft, Meta, Apple e Amazon), dopo i deludenti numeri di Tesla e Alphabet della scorsa settimana (nella seduta odierna i due titoli sono in netto progresso).
Tra le aziende Usa che oggi hanno presentato la trimestrale c’è McDonald‘s, che è il titolo migliore del DJ, nonostante risultati deludenti e clienti in calo.
Sul fronte macroeconomico sono infine molto attesi in settimana il rapporto sul lavoro Usa di luglio e i dati sull’inflazione della zona euro.
Petrolio in calo, sale il dollaro
Il petrolio non si infiamma con le crescenti tensioni in Medio Oriente e in attesa che l’Opec+ valuti le sue mosse future, i contratti di Brent e Wti arretrano, perdendo circa l’1,5% per prezzi rispettivamente intorno a 79 dollari e 76 dollari al barile.
Sul mercato valutario si rafforza il dollaro, che prevale sull’euro con un cambio intorno a 1,082.
Per quanto riguarda l’obbligazionario i prezzi dei titoli del Tesoro statunitensi appaiono oggi in deciso rialzo, mentre i rendimenti scendono.
Piazza Affari: rimbalza Stm, ma Stellantis va giù
In Piazza Affari a tenere a galla il listino non basta il rimbalzino di Stm, +1,09%, dopo le forti perdite della scorsa settimana causate dai conti e taglio delle stime.
Sull’indice principale pesa infatti il crollo di Stellantis, che non argina l’emorragia dopo la trimestrale deludente presentata la scorsa settimana. Il titolo è stato retrocesso da Deutsche Bank, che indica Hold (tenere in portafoglio) piuttosto che Buy (comprare).
La zona rossa del listino è poi occupata da Campari (-2,86%) in sofferenza da un po’ di tempo e prossima alla presentazione dei numeri.
La trimestrale manda in tilt Diasorin, che dopo un po’ di altalena chiude piatta. Arretrano Nexi -2,11% e Banca Popolare di Sondrio -1,98%. In generale le banche sono negative, con l’eccezione di Unicredit +0,13%.
Tra le poche blue chip in verde svetta invece Leonardo +1,41%, alla vigilia dei conti semestrali e sulle prospettive di una più stretta collaborazione con Airbus con cui il gruppo della difesa italiano ha firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per estendere le sinergie sull’elicottero militare Nh90. I broker citano anche la notizia, annunciata venerdì, di un contratto siglato con Intermarine (gruppo Immsi) per la fornitura di unità navali per la ricerca e la bonifica delle mine alla Marina militare italiana, dal valore di 1,6 miliardi di euro, cui aggiungere circa 1 miliardo in opzioni per il completamento del programma.
Domani presenteranno la trimestrale anche Intesa (-1%) e Poste (+0,29%).
Mercoledì toccherà a Telecom (-0,04%), che lo farà a mercati chiusi e incontrerà gli analisti il primo agosto. È in rialzo Eni +0,98%, che è “outperform” per Rbc. Salgono Recordati +0,87% e Snam +0,78%.
Spread stabile
Non ci sono grandi sorprese sul secondario, che chiude con uno spread stabile tra Btp 10 anni e Bund di pari durata a 137 punti base, per rendimenti rispettivamente al 3,7% e 2,33%.