I mercati finanziari europei ritrovano il buon umore, in zona Cesarini, nella penultima seduta dell’anno, spinti dal rimbalzo di Wall Street e dalle richieste settimanali alla disoccupazione Usa, leggermente superiori alle attese. Il dato è visto come un raffreddamento del mercato del lavoro a stelle e strisce, utile a rabbonire un po’ la Fed.
La crescita dei casi di Covid in Cina preoccupa molto, perché può avere conseguenze sulla crescita dell’economia mondiale, ma le scelte delle banche centrali restano la bussola più seguita dai mercati e oggi si respira un cauto ottimismo su questo fronte, unitamente alla voglia di riscatto in un anno nero.
Piazza Affari regina in Europa, con la legge di bilancio; spread in ribasso
Piazza Affari è la migliore in Europa e si apprezza dell’1,2%, ritrovando i 24mila punti (24.056), con quasi tutte le blue chip in progresso.
La speranza di banche centrali meno aggressive di quanto temuto e l’approvazione della legge di bilancio in giornata favoriscono la chiusura in verde anche dell’obbligazionario. Lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata arretra a 209 punti base (-2,01%) e i tassi scendono rispettivamente al 4,55% e 2,46%. A proposito della Bce, nella conferenza stampa di fine anno, la premier Giorgia Meloni si è augurata che la banca centrale europea, pur nel rispetto della sua autonomia, eviti “scelte peggiorative” e gestisca “bene la comunicazione”, per evitare fluttuazioni sui mercati.
Nel resto d’Europa Parigi chiude con un progresso dello 0,97%, Francoforte +1,03%, Amsterdam +0,89%, Madrid +0,72%, Londra +0,22%.
Wall Street effervescente
A New York gli indici si muovono in deciso rialzo, dopo un avvio intonato. A correre è soprattutto il Nasdaq, +2,6%, trascinato da Tesla +8,4%, che è in recupero nelle ultime due sedute, dopo aver perso circa il 70% quest’anno.
L’ad Elon Musk in una lettera ai dipendenti ha scritto di non preoccuparsi per le follie del mercato azionario. ”Nel lungo periodo, credo che Tesla sarà la società a maggior capitalizzazione sulla Terra!”. Rimbalzano anche Apple e Southwest Airlines dopo le recenti perdite. Brilla Walt Disney sul Dow Jones.
Dollaro e petrolio in calo
Il dollaro risente del quadro macroeconomico e della speranza di una Fed meno aggressiva e si muove al momento in calo contro un panel di valute. L’euro ne approfitta per portare il cambio in area 1,066.
A provocare queste emozioni ha contribuito dunque il dato sul numero dei lavoratori che per la prima volta, negli Stati Uniti, ha richiesto i sussidi di disoccupazione: +9.000, per un totale di 225.000 (seasonally adjusted), contro attese a 223.000. Il numero complessivo dei lavoratori che ricevono i sussidi di disoccupazione è salito di 41.000 a 1.710.000, ai massimi da febbraio.
I timori di rallentamento dell’economia e la recrudescenza della pandemia in Cina, con la conseguente introduzione di tamponi in alcuni aeroporti del mondo per i passeggeri provenienti dal Celeste Impero (Stati Uniti, Giappone, Italia) penalizzano d‘altra parte i future del petrolio.
Il Brent tratta in ribasso dell’1,5% intorno a 82 dollari al barile; il Wti perde l’1,6%, 77,7 dollari al barile.
Milano brilla con Saipem, Diasorin e Telecom
Le azioni di Saipem +4,65%, Diasorin +4,06%, Telecom +2,88% si sono contese oggi il podio di Piazza Affari.
Alla fine la oil service centra un bel rimbalzo dopo le perdite della vigilia, nonostante un settore petrolifero zavorrato dalle perdite del greggio.
Diasorin, poco mossa ieri, oggi festeggia il vantaggio che può derivarle dal ritorno dei tamponi anti Covid negli scali per i passeggeri provenienti dalla Cina.
Su Telecom la premier ha ribadito che obiettivi del governo sono il controllo pubblico della rete e la tutela dei posti di lavoro.
In denaro Amplifon, +2,65%.
Salgono inoltre molti titoli recentemente penalizzati a partire dalle utility: Hera +2,25%, A2a +2,01%. Rialzano la testa Stm +2,13% e Nexi +2,33%. Bene l’auto con Stellantis +1,98% e Ferrari +1,93%.
A proposito delle quattro ruote Meloni ha osservato che la decisione da parte dell’Unione europea di abbandonare i motori a combustione dal 2035 è irragionevole e dannosa per l’Italia e c’è una convergenza trasversale a livello nazionale che la premier intende utilizzare “per porre la questione con forza”.
Il settore delle banche è cautamente positivo, con l’eccezione di Unicredit (-0,06%). La big migliore è Intesa +1,27. Fuori dal paniere principale Mps sale dell’1,9%. Il governo è al lavoro per “un’uscita ordinata dello Stato – ha detto Meloni – e per creare le condizioni per cui in Italia ci siano più poli bancari italiani”.