Le Borse europee chiudono oggi una seduta interlocutoria, senza trovare spunti nell’avvio cautamente positivo di Wall Street. Il clima è attendista in apertura di una settimana che avrà il suo apice mercoledì, quando terminerà la riunione di politica monetaria della Federal Reserve, da cui non si attendono sorprese sui tassi, ma tracce su tempi e modi di un eventuale allentamento nel corso dell’anno. Nonostante si stimi che la Bce potrà muoversi a giugno, prima della Fed, alla luce di un quadro macro differente nei due continenti, l’orientamento di Washington influenzerà inevitabilmente quello di Francoforte.
Europa contrastata e poco mossa
Piazza Affari sale dello 0,14% a 34.296 punti base, in un settimana fiacca per gli scambi milanesi anche a causa del ponte del primo maggio. Si fanno sentire sul listino le vendite sulle big del credito Unicredit (-1,16%) e Intesa (-0,56%) due delle magnifiche sette banche europee che, secondo il Ft, realizzano utili in Russia (3 miliardi nel 2023) senza poterli usare e generando circa 800 milioni di tasse per Mosca.
Le variazioni sono poco marcate anche sulle altre principali Piazze continentali: Francoforte perde lo 0,22%, Parigi -0,29%, Amsterdam -0,04%. Madrid è in maglia nera, -0,44%, senza trovare spunti di ottimismo nel fatto che il premier, Pedro Sanchez, ha annunciato che non si dimetterà dopo l’apertura di un’indagine a carico della moglie. Londra +0,07%.
Tra i singoli titoli è ancora tonico Anglo American (+2,04% a Londra). Per Reuters il gruppo BHP sta valutando di fare un’offerta migliore per la società mineraria.
Boom di Philips (+29,15 ad Amsterdam) con l’accordo da 1,1 miliardi di dollari per le richieste di risarcimento relative ai dispositivi respiratori richiamati negli Stati Uniti, che pone fine all’incertezza che aveva ridotto il valore di mercato dell’azienda olandese negli ultimi 3 anni.
Sul fronte macro nella zona euro si attendono i dati sull’inflazione che usciranno domani, da cui trarre nuovi spunti per la Bce, mentre l’antipasto servito dalla Germania dice che i prezzi tedeschi risultano stabili ad aprile (2,2%), leggermente sotto le stime di mercato (2,3%).
Cala però sempre in aprile la fiducia economia nella Ue (-0,3 punti) e nell’area euro (-0,6 punti) e scende in modo più marcato l’indicatore dell’occupazione in entrambe le aree: (Ue: -0,5 punti a 101,7, area euro: -0,7 punti a 101,8).
Wall Street positiva spinta da Tesla e tech
Wall Street si muove cauta, ma positiva con il focus su trimestrali e altre notizie aziendali.
In particolare Tesla guadagna circa il 11%, dopo aver superato alcuni ostacoli normativi che da tempo le impedivano di distribuire il suo software di guida autonoma Full Self-Driving in Cina, primo mercato mondiale per auto elettriche. L’allentamento dei rendimenti dei Treasury a dieci anni contribuisce ai guadagni delle megacap, mentre da oggi a venerdì, circa 160 società sullo S&P 500 pubblicheranno le trimestrali, tra cui McDonald’s, Coca-Cola, Amazon (domani) e Apple (giovedì).
Dollaro in calo, debole il petrolio
Sul mercato valutario recupera terreno lo yen contro dollaro, dopo nuovi minimi oltre quota 160, ma anche l’euro guadagna terreno contro il biglietto verde, per un cambio oltre 1,071.
Tra le materie prime s’indebolisce il petrolio: Il contratto Brent di luglio perde circa l’1%, per un prezzo attorno a 87,3%; Wti, giugno 2024, -1,28%, 82,8 dollari al abrile.
Piazza Affari si apprezza con A2a
Tra le blue chip è in luce oggi A2a +4,84%, spinta agli analisti di Kepler, che si aspettano un rialzo delle stime per l’intero esercizio e in vista della trimestrale del prossimo 14 maggio, dopo i segnali lanciati dall’amministratore delegato Renato Mazzoncini in assemblea lo scorso 24 aprile.
Sono in evidenza Erg +2,48% e Iveco +2,57%.
Tra i titoli bancari si distingue in positivo Popolare di Sondrio +2,35%, mentre tra gli altri finanziari svetta Nexi +1,93% alla vigilia dell’assemblea chiamata a deliberare, tre le altre cose, sulla proposta di un buy back fino a 500 milioni.
Telecom archivia una seduta in denaro +1,57%, nel giorno in cui il Tribunale di Milano ha deciso di restituire all’azienda i 249 milioni di euro preventivamente sequestrati a fine febbraio nell’ambito dell’indagine su una maxi truffa attraverso i servizi di telefonia, per i cosiddetti “servizi vas”. L’azionista Vivendi però ribadisce le sue contestazioni sulla vendita della rete. “Non siamo contrari a questa decisione – ha detto il ceo dell’azienda francese Arnaud de Puyfontaine – ma come azionisti di riferimento vogliamo che siano rispettati i nostri diritti e la giusta valutazione della nostra quota e che si trovino le condizioni per scrivere un nuovo capitolo in Italia, ma non con Telecom Italia. Spero, l’anno prossimo, di potervi dire che il caso è chiuso”.
Tra i maggiori ribassi del giorno ci sono Stm -1,34%, Banco Bpm -0,84%, Moncler -0,62%, Tenaris -0,56%.
Fuori dal paniere principale Ariston si apprezza dello 0,69%, indifferente alla notizia che la controllata russa è stata posta sotto la gestione temporanea di JSC Gazprom Household Systems con un decreto del presidente Vladimir Putin.
Seri Industrial cresce del 4,39% dopo avere ufficializzato trattative con Leonardo (+1,52%) e Invitalia, per acquistare una quota di maggioranza della società Industria Italiana Autobus.
Spread stabile, ma salgono i rendimenti in asta
Sul mercato dei titoli di Stato lo spread tra decennale italiano e tedesco appare poco mosso a 131 punti base, con tassi rispettivamente al 3,81% e 2,5%.
Salgono però i rendimenti sul primario. Nelle aste della mattina: il Btp quinquennale, scadenza 01/07/2029, ha visto un aumento di 21 centesimi sull’asta precedente, al 3,41%; il Btp decennale scadenza 01/07/2034 di 19 centesimi sull’asta del mese scorso, al 3,86%.