L’incertezza politica frena la propensione al rischio in Europa e la maggior parte delle Borse chiude oggi la terza seduta consecutiva in calo, mentre Moody’s avverte: un periodo d’instabilità a Parigi potrebbe danneggiare le banche francesi. Una prospettiva che fa tremare il Cac 40 -1,03%; Milano si allinea perdendo l’1,06% (per una chiusura a 33.186 punti base). Su entrambi gli indici principali pesa tra l’altro il crollo di Stellantis (-4,13%) e il balzo dello spread.
Nel resto del continente sono negative Madrid -0,73% e Londra -0,55%, mentre chiudono in leggera controtendenza Francoforte +0,25% e Amsterdam +0,21%.
Volatile Wall Street
I venti dell’ovest oggi non hanno spazzato via i pensieri bui sulle prossime scadenze elettorali e nessun beneficio ha portato ai mercati europei l’avvio di Wall Street, che pure ha cercato timidi spunti di ottimismo, nei dati macroeconomici del giorno allineati alle attese (+1,4% il Pil del primo trimestre; Pce ‘core’ sull’inflazione nel trimestre rivisto al 3,7%). Domani ci si concentrerà sul dato Pce mensile.
Nell’azionario però è ancora lettera per le aziende dei chip legate all’Intelligenza artificiale. Scende Nvidia (-2%) mentre Micron cede oltre il 6%, dopo i dati trimestrali deludenti per chi si aspetta una nuova rivoluzione industriale. Bene invece altre mega cap. Da segnalare anche il crollo di Levi Strauss (-16,5%) che ha pubblicato i conti del secondo trimestre, chiusi con ricavi pari a 1,4 miliardi di dollari in crescita dell’8% su base annua, ma sotto le attese degli analisti.
In ambito politico stasera sarà di scena il primo faccia a faccia tra i candidati alla Casa Bianca alle elezioni di novembre, il presidente Joe Biden e l’ex presidente Donald Trump.
Euro in lieve recupero
Sul mercato valutario lo yen si mantiene ai minimi da quasi 40 anni contro il dollaro, per un cambio oltre 160.
L’euro recupera leggermente terreno e ritrova un cross intorno a 1,07 e anche la sterlina si mostra più tonica, ma la volatilità è destinata a durare con i francesi chiamati al voto domenica per il primo turno (secondo turno il 7 luglio) e i britannici che dovranno esprimersi giovedì. L’esito incerto frena gli investitori dal compiere grosse scommesse.
Piazza Affari sbanda con Campari
Nel variegato quadro europeo Piazza Affari occupa una delle posizioni più basse, mentre nelle ultime due ore di scambi c’è stato il primo sciopero della Borsa italiana, che non pare aver creato disservizi.
Capofila dei ribassi è Stellantis, declassata da Equita a ‘hold’ a causa del “taglio delle stime sotto il consensus e del debole news flow che ci aspettiamo a breve”.
Sbanda Campari, -3,66%, a causa della notizia che la procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omessa dichiarazione dei redditi nei confronti della società Lagfin, holding e cassaforte con sede in Lussemburgo. Il rischio è una multa superiore a un miliardo, anche se ieri sera l’azienda regina dei liquori ha comunicato che nessuna delle società del gruppo è oggetto di indagine e che quindi non è previsto alcun impatto per la società quotata.
Perde quota Recordati -2,54%.
Le banche sono negative, in particolare Intesa -1,76% e Monte Paschi -2,07%.
È contrastato il lusso: svetta sul Ftse Mib Brunello Cucinelli +3,91%, titolo su cui Stifel suggerisce “Buy” da “Hold”. Arretra invece Moncler -2,16% e, fuori dal paniere principale, precipita Ferragamo (-12,66%), dopo che Ubs ha tagliato il prezzo obiettivo a 9 euro da 9,5 euro precedente.
Spread in rialzo; rendimento del Btp oltre il 4%
L’avversione al rischio penalizza la carta italiana. Sale oggi lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata, portandosi a 157 punti base. Crescono anche i rendimenti, in particolare quelli del titolo tricolore che va oltre il 4% (4,02%).
La seduta è da dimenticare anche per i titoli francesi, con lo spread che s’impenna a 71 punti base (+6,16% rispetto alla chiusura di ieri) e il tasso dell’Oat decennale al 3,16%.