Piazza Affari chiude con un rialzo dello 0,46% la seduta di oggi (a 32.706 punti base), una giornata ancora interlocutoria per l’azionario, mentre l’obbligazionario brilla con gli ordini per il nuovo Btp Valore che a mezz’ora dalla chiusura hanno sfiorato gli 11 miliardi di euro nel secondo giorno di collocamento.
L’andamento delle borse europee è leggermente migliorato nel pomeriggio, dopo l’avvio di Wall Street, cauta in attesa del dato Pce sull’inflazione, quello più importante per la Fed e che verrà reso noto giovedì. Il giorno dopo toccherà alla zona euro fare luce sull’andamento dei prezzi nel blocco nel mese di febbraio.
In un clima apparentemente ingessato in ogni caso molte borse nel mondo sono al top (Tokyo compresa) e Francoforte, +0,74%, aggiorna comunque il suo massimo storico, guidata da Infineon (+4,05%) e con i dati della fiducia dei consumatori tedeschi in leggero miglioramento. Sale anche Parigi +0,23%, mentre sono piatte Amsterdam e Londra e arretra Madrid -0,24%.
Bitcoin ancora in spolvero
Anche gli altri mercati sono poco mossi in questi giorni. Nel panorama piatto si nota però l’impennata delle criptovalute, con il bitcoin ai massimi da due anni a 57.170 dollari su segnali di acquisto da parte di grandi operatori. Così i titoli legati alle monete digitali e quotati a Wall Street, come Coinbase, Marathon Digital e Riot Platforms, guadagnano tra lo 0,6% e il 5%.
Sul mercato dei cambi l’euro-dollaro è piatto intorno a 1,084, mentre la divisa statunitense s’indebolisce leggermente rispetto allo yen dopo che l’inflazione al consumo ‘core’ in Giappone ha superato le previsioni e gli ordini di beni durevoli di gennaio negli Stati Uniti sono calati più del previsto.
E tra le materie prime il petrolio si muove incerto tra denaro e lettera. Tra gli attacchi nel Mar Rosso e le prospettive di tregua a Gaza, il Brent, al momento, si apprezza dello 0,8% a 83,18 dollari al barile.
Piazza Affari, bene Saipem, Stm, Campari, giù le banche. Tra le mid cap arretra Technogym
Piazza Affari oggi si è mossa al traino di Saipem +4,26%, Stm +4,15% e Campari +2,99%. L’azienda di bevande ha presentato una trimestrale che ha stupito positivamente per le vendite 2023 e l’utile stabile, con un dividendo a 0,065 euro per azione, in crescita dell’8,3% rispetto all’anno precedente.
Prysmian, ha limato i progressi per chiudere incolore. A portare il titolo fino a un livello record nel corso della seduta era stato l’annuncio di un contratto per una commessa da circa 1,9 miliardi assegnata da Eastern Green Link 2 Limited.
Anche Ferrari ha toccato un massimo storico a 391,80 euro per poi ripiegare (+1,25%) a 389,20 euro.
Tra le blue chip peggiori del giorno ci sono le banche a partire da Banco Bpm -1,63% e Bper -1,34%, mentre le prese di beneficio si sono fatte sentire su Leonardo -2,35%.
Fuori dal paniere principale Technogym (-3,86%) soffre la retrocessione di Banca Akros a “sell” da “neutral”, sul rischio “di risultati 2023 deludenti”.
Spread stabile dopo conferma del rating da parte di Dbrs
Lo spread tra il titolo decennale italiano e il titolo decennale tedesco non riserva sorprese neppure oggi e si conferma a 146 punti base, con tassi sui livelli della vigilia a 3,88% e 2,42%.
Intanto l’agenzia Dbrs Morningstar conferma il rating BBB (high) per l’Italia con trend stabile. È quanto riporta il “Global 2024 Sovereign Credit Ratings Outlook” in cui Dbrs spiega che “i rischi per i rating creditizi sono bilanciati” e che “l’impulso di sostegno derivante dall’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nei prossimi anni attenuerà probabilmente il rallentamento dell’economia”.