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Borsa chiusura 27 agosto: l’Europa tiene dopo Wall Street e dati Usa. Ferrari tonica a Piazza Affari. Fiacchi oro e petrolio, su il gas

I mercati europei riprendono leggermente colore, mentre Wall Street si mostra prudente in attesa dei risultati di Nvidia e dei dati sull’inflazione. Il dollaro è debole rispetto all’euro, il petrolio ha perso slancio e l’oro è in calo, ma rimane sopra i 2.500 dollari

Borsa chiusura 27 agosto: l’Europa tiene dopo Wall Street e dati Usa. Ferrari tonica a Piazza Affari. Fiacchi oro e petrolio, su il gas

La settimana finanziaria europea riprende un po’ di colore, con i listini che oggi chiudono in lieve progresso (con l’eccezione di Parigi, -0,24%) nonostante l’andamento incerto di Wall Street

Il clima appare sereno, benché le notizie che giungono dal fronte russo-ucraino siano piuttosto preoccupanti. Secondo l’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) ci sono tracce di attacchi di droni a Kursk, in prossimità di una centrale, che fanno lievitare il rischio di incidente nucleare. Le tensioni si riflettono moderatamente sul prezzo del gas, che sale oltre 38,600 euro.

Piazza Affari si apprezza dello 0,52% a 33.778 punti base, in un contesto di volumi ancora scarsi per le vacanze estive. A dare sprint al listino principale sono stati soprattutto i titoli delle quattro ruote a partire da Ferrari +1,7%. Arretrano invece i titoli petroliferi, con il greggio in ribasso dopo che in tre sedute ha guadagnato circa il 7% sulle tensioni in MO e con lo stop libico.

Nel resto del continente Madrid +0,55%, Francoforte +0,34%, Londra +0,21%.

Wall Street cauta, ma la fiducia dei consumatori aumenta

Oltreoceano Wall Street a fine mattinata ha già cambiato più volte segno, ma si muove comunque poco lontano dalla parità, con gli investitori che sono cauti nel prendere posizione in attesa dei conti di Nvidia (+1,24%) domani sera e del dato Pce, sull’inflazione di luglio, che uscirà venerdì.

Tesla (-1,7%) estende i ribassi della seduta precedente dopo che il Canada ha detto che imporrà una tariffa del 100% sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi. Scende Amazon (-1,4%), pesando sul comparto dei beni di consumo discrezionali.

Sul fronte macro l’Indice di fiducia dei consumatori Usa calcolato dal Conference Board è salito a 103,3 ad agosto dal 101,9 rivisto al rialzo di luglio, andando oltre il 100,9 stimato dal consenso.

Stagna l’economia tedesca

Anche in Europa si attende con interesse il quadro dell’inflazione, mentre oggi la Germania ha mostrato l’andamento del pil del secondo trimestre, in calo dello 0,1% sul trimestre precedente e fermo rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il tutto come da previsioni, anche se la debolezza tedesca non aiuta il morale e la fiducia dei consumatori scende a -22 punti dai -18,6 punti del mese precedente e su attese a -18.

Valutario, brilla la sterlina

Sul mercato valutario occupa la scena la sterlina, salita fino ai massimi dal 2022, contro il dollaro (al momento 1,3236) in ragione del diverso atteggiamento mostrato dai vertici della Fed e della BoE al simposio di Jackson Hole. La prima ha aperto a un taglio dei tassi a settembre, la seconda è rimasta prudente alimentando gli acquisti sulla valuta di sua maestà. Intanto però il premier britannico Keir Starmer annuncia per ottobre un bilancio pubblico “doloroso”. Il nuovo governo accusa i conservatori di aver lasciato “un buco nero” nelle finanze pubbliche. Così “chi ha le spalle più solide dovrà sopportare il peso maggiore”.

L’euro-dollaro appare al momento poco mosso, a 1,1169.

Oggi il falco Klaas Knot, governatore della banca centrale olandese, ha detto che la Bce potrà ridurre gradualmente i tassi d’interesse fino a quando l’inflazione raggiungerà l’obiettivo del 2%, al più tardi, entro la fine del 2025. Knot ha osservato che un’eccessiva spesa pubblica ostacola il lavoro di Eurotower.

Tra le materie prime i realizzi penalizzano il petrolio, con i future di Brent e Wti che perdono oltre l’1,5%. Il prezzo del greggio del Mare del Nord tratta sotto gli 80 dollari a barile, intorno a 79 dollari.

È in leggero calo il prezzo dell’oro, intorno a 2515 dollari l’oncia.

Piazza Affari, bene Ferrari, Campari, Erg; banche caute

In Piazza Affari è l’automotive il settore più brillante, in un contesto europeo simile dove il produttore di pneumatici Continental guadagna il 3,96% grazie alla promozione di Ubs a “buy” da “neutral”. A Milano sono in evidenza Ferrari, Pirelli +0,7%, Stellantis +0,58%.

Tre le blue chip migliori del giorno ci sono inoltre Campari +1,28% ed Erg +1,17%. Enel si apprezza dello 0,92% anche grazie ai giudizi positivi di Goldman Sachs che ha rivisto al rialzo il target price del gruppo a 9,2 da 9 euro.

Tre le banche è in luce Intesa, +1,01%. Bene Generali +1,08%.

La maglia nera del giorno va a Brunello Cucinelli -1,89%, in un settore moda penalizzato delle preoccupazioni per la Cina. Moncler cede l’1,04%.

Il passo indietro del petrolio contagia i titoli oil: Saipem -1,64%, Tenaris -1,17%, Eni -0,23%.

Si è già spento l’entusiasmo anche per Telecom, -0,17%, che stamattina era partita in quarta ancora sull’ipotesi di vendita di una quota da parte di Vivendi e di eventuale spezzatino. Il Messaggero ha scritto però che l’azionista francese sarebbe interessato a cedere solo l’intero pacchetto, con una richiesta di valorizzazione intorno ai 2 miliardi. Per Equita “da quanto emerge oggi, si conferma l’impressione che la soluzione per l’uscita di Vivendi dal capitale di Tim non sia ancora alla portata e che il percorso più probabile di rerating del titolo passi per l’implementazione della strategia annunciata lo scorso marzo”.

Spread stabile, scendono i tassi nelle aste sui titoli a breve

La seduta si è tinta di verde anche sul secondario, dove lo spread tra Btp decennale e Bund di uguale durata chiude in leggero calo a 136 punti base (+2,92%).

Nelle aste della mattina il Tesoro ha assegnato 2,5 miliardi di Btp 2 anni con scadenza 28 agosto 2026 e un rendimento al 2,89%, in calo di 21 punti base dall’asta precedente. Il rapporto di copertura è stato 1,54 volte l’importo offerto.

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