È di nuovo Saipem (+4,66%) la lepre che consente a Piazza Affari di chiudere oggi un’altra seduta in rialzo, in un contesto europeo positivo e con Wall Street intonata in avvio, dopo lo stop di ieri.
Il Ftse Mib aggiunge lo 0,14% e tocca 34.688 punti base, aggiornando i massimi da molti anni, anche se la piazza migliore è Francoforte, +0,69%, confortata dai progressi della fiducia dei consumatori tedeschi nel mese di marzo, con l’indice Gfk a -27,4 dai -28,8 punti di febbraio e contro attese a -28 punti.
Nel resto d’Europa Parigi si apprezza dello 0,41% e sono poco lontane Madrid +0,33%, Amsterdam +0,14% e Londra +0,15%. La borsa di Copenhagen invece cede lo 0,37% e Maersk perde il 2,75% dopo l’incidente al ponte di Baltimora provocato da una nave che fa capo alla società danese.
Il tono dei mercati resta complessivamente abbastanza alto, sorretto dall’ottimismo per un prossimo allentamento monetario da parte delle banche centrali; in questa prospettiva un bel test da superare in settimana sarà il dato Pce relativo all’inflazione Usa, un dato che arriverà però in un giorno in cui le borse saranno chiuse per il lungo weekend di Pasqua.
I mercati in ogni caso vedono la possibilità che Fed, Bce e BoE taglino il costo del denaro tutte e tre nel mese di giugno.
Nell’attesa l’euro-dollaro è piatto, intorno a 1,083. È poco mosso anche il petrolio.
Wall Street corre con le mega cap. Debutto stellare per il social network di Trump
Oltreoceano Wall Street è partita oggi con il piede giusto e potrebbe centrare nuovi massimi dopo lo stop della vigilia, favorita dall’andamento sostenuto di alcune mega cap a partire da Tesla. Una grossa spinta è offerta inoltre dai giganti dei microchip, tanto che l’indice Philadelphia Semiconductor sale dell’1%, avviandosi a chiudere il trimestre con un rialzo a due cifre, grazie al rally guidato dall’intelligenza artificiale.
Apple invece fallisce il rimbalzo, almeno per ora.
Infine il debutto appare stellare per il social network di Trump, il Trump Media & Technology (+41%) nel primo giorno di contrattazioni dopo il completamento del reverse merger con una società veicolo (Spac). L’ex presidente Usa possiede almeno il 58% della società, una quota valutata circa 3 miliardi.
Piazza Affari, banche toniche, svetta Bper
In Piazza Affari la regina del listino è ancora Saipem, in orbita dopo che Berenberg ha rivisto al rialzo il target price sul titolo a 3 da 2,85 euro.
A infittire il tessuto dell’indice principale però sono soprattutto le banche a partire da Bper, +2,82%, che manifesta il suo buon umore mentre si avvicina l’assemblea del 19 aprile, in cui sarà rinnovato anche il board. Dopo il gruppo Unipol, primo azionista della banca modenese con una quota del 19,9%, anche Fondazione di Sardegna, secondo azionista (10,2%), oggi ha depositato la lista dei suoi candidati, guidata da Antonio Cabras, candidato alla presidenza. Per Unipol il primo nome è invece quello di Gianni Franco Papa. C’è infine una terza lista congiuntamente da un gruppo di investitori istituzionali e gestori di attivi, titolari complessivamente di una quota pari all’1,1536% del capitale sociale.
Bene Popolare di Sondrio +2,67%, Unicredit +1,29% e Banca Monte Paschi +1,21%.
Negli altri settori si confermano ben comprate Cucinelli +2,67% e Amplifon +2,62%, che ieri ha presentato il piano di sostenibilità. Torna in prima pagina Telecom +1,56%.
La maglia nera del giorno va a Stellantis -2,12%, che ha siglato con i sindacati metalmeccanici torinesi un accordo per l’uscita volontaria incentivata di 1.520 lavoratori occupati in 21 società del gruppo presenti sul territorio, su un bacino di circa 12.000 addetti complessivi.
Le utility sono deboli, a partire da Hera -1,45 nel giorno della presentazione dei risultati 2023.
Si apprezza però Enel, +0,28%, promossa da Morgan Stanley a ‘Overweight’ da ‘Equal-Weight’ con un target price di 7,50 da 7 euro precedente.
Spread stabile
Lo spread tra decennale italiano e tedesco resta poco mosso a 132 punti base (-0,48%), con rendimenti indicati rispettivamente al 3,65% e 2,33%.