I listini europei chiudono in ordine sparso una seduta molto volatile, in cui l’effetto delle elezioni tedesche ha protetto stabilmente solo Francoforte (+0,68%). A indurre un umore mutevole alla borse continentali ha contribuito l’andamento incerto di Wall Street, che anche oggi stenta dopo le perdite di venerdì scorso, nell’attesa che mercoledì Nvidia (-0,19%) alzi il velo sui conti.
Il futuro dei rapporti Europa-Usa resta inoltre avvolto nelle nebbie, mentre permangono forti incertezze sull’evolversi del fronte russo-ucraino nel terzo anniversario dell’avvio della guerra. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che lascerebbe il suo posto in cambio dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato e intanto oggi ha ricevuto a Kiev la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, pronta all’invio di una nuova tranche di aiuti da 3,5 miliardi. Nel frattempo, i ministri degli esteri Ue hanno approvato un sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia e i diversi paesi si preparano a un nuovo vertice straordinario in agenda per il 6 marzo.
La tragica ricorrenza del conflitto è stata ricordata infine anche dal Papa, nonostante le sue gravi condizioni di salute e il ricovero al Gemelli tengano in questi giorni il mondo con il fiato sospeso.
Europa contrastata, bene Milano
In questo contesto Milano, dopo vari cambi di segno, chiude con un guadagno dello 0,13% e vede ai due estremi del Ftse Mib Diasorin (+2,81%) e Prysmian (-4,51%%. Uno dei titoli più monitorati è stato Saipem (-0,39%) che ieri ha annunciato la firma di un memorandum of understanding con la multinazionale norvegese Subsea 7 (+2,97% ad Oslo), per la fusione tra i due gruppi.
Nel resto d’Europa sono negative Parigi -0,78% e Amsterdam -0,34%, Madrid sale dello 0,46% e Londra è piatta.
Wall Street volatile
Oltreoceano Wall Street si muove tra alti e bassi: Dow Jones +0,31%, S&P 500 -0,04%, Nasdaq -0,45%. Nell’azionario si apprezza Apple +0,79%, dopo che l’azienda di Cupertino ha annunciato un investimento superiore a 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni e l’assunzione di 20.000 dipendenti dopo che il presidente Donald Trump ha spinto le aziende a spostare la produzione in patria.
Tra gli eventi rilevanti in settimana c’è anche il dato Pce sull’inflazione, in uscita venerdì. Intanto il caro vita appare in ripresa nella zona euro, una traiettoria che prosegue da ottobre. Secondo la stima flash di Eurostat, a gennaio l’indice dei prezzi al consumo si è attestato al 2,5%, in lieve aumento rispetto al 2,4% di dicembre.
Euro in lieve rialzo
Sul mercato dei cambi l’euro si apprezza cautamente contro il dollaro, dopo che le elezioni tedesche hanno visto prevalere il partito conservatore del favorito ed europeista Friedrich Merz, che intende formare un nuovo governo entro Pasqua. La quadratura del cerchio non sarà facile, visto l’avanzata anche della destra anti Ue dell’Adf. Il cross della moneta unica contro il dollaro è al momento 1,0469 (+0,11%).
Tra le materie prime si muove in legno rialzo l’oro, a 2942,58 dollari l’oncia, mentre il petrolio è in progresso frazionale e vede i prezzi del Brent, maggio 2025, a 74,27 dollari al barile. Il gas ad Amsterdam si attesa intorno ai 45 euro al Mwh.
A Piazza Affari focus su Saipem
Il nuovo matrimonio nei servizi energetici, piace agli analisti anche se Saipem chiude la seduta in lieve calo. Dall’aggregazione alla pari nascerà un leader globale con un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, ricavi per circa 20 miliardi ed Ebitda di oltre 2 miliardi. La nuova società, dal nome Saipem 7, sarà quotata a Milano e a Oslo. I tempi però saranno lunghi, perché l’operazione si chiuderà nella seconda metà del 2026.
Se questa è la storia del giorno, non sono mancati però spunti anche su altri titoli del listino milanese. Le banche restano tra i protagonisti delle sedute del Ftse Mib e oggi sono in evidenza Mps +2,77%, Popolare di Sondrio +2,58%, Bper +2,29%. È timidamente positiva anche Unicredit +0,38%, che dovrà fare i conti con il nuovo cancelliere che in passato si era espresso contro gli appetiti di Orcel su Commerzbank. Bene inoltre Nexi +1,89%, Pirelli +2,1%, Leonardo +1,99%.
La maglia nera va oggi a Prysmian, con gli investitori preoccupati dalle indiscrezioni sulla rinuncia da parte di Microsoft ad alcuni contratti di affitto per capacità di calcolo per data center. Prysmian è infatti attiva oltreché nella produzione e fornitura di cavi, nel business dell’elettrificazione dei data center. Chiude in ribasso il lusso con Moncler -2,39% e Cucinelli -1,66%. Arretra inoltre Buzzi -1,75%.
Spread invariato
L’esito elettorale tedesco favorisce la stabilità del secondario: lo spread tra Btp e Bund, entrambi di durata decennale, è a 108 punti base. I rendimenti sono indicati al 3,55% e 2,47%.