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Borsa chiusura 21 maggio: Wall Street aspetta i conti di Nvidia. Banche e utilities spingono al ribasso Piazza Affari

Imagoeconomica

I listini europei chiudono oggi in lieve calo, con alcuni investitori che hanno scelto di andare all’incasso alla vigilia della trimestrale del colosso dei chip, Nvidia (+0,19% a New York), azienda simbolo dell’euforia da intelligenza artificiale. L’appuntamento è considerato da molti analisti un punto di svolta per i mercati. Domani inoltre usciranno i verbali dell’ultima riunione della Fed, che potranno fornire nuovi spunti sulla politica monetaria dei prossimi mesi, mentre diversi banchieri Usa hanno cercato di raffreddare le attese su un primo taglio dei tassi a causa dell’inflazione ancora troppo alta; anche oggi alcuni componenti della Fed dovrebbero intervenire sul punto. Sul fronte europeo domani la presidente della Bce Christine Lagarde parlerà a un evento pubblico.

Europa in lieve calo, poco mossa Wall Street, attesa per Nvidia

Piazza Affari perde lo 0,64% e arretra a 34.603 punti base, dopo la marcia indietro di ieri dovuta soprattutto allo stacco cedole da parte di 21 blue chip. Passano in rosso oggi anche Parigi -0,67%, Francoforte -0,26%, Amsterdam -0,38%, Londra -0,1%.

Wall Street è poco mossa a fine mattinata, dopo che il Nasdaq ha aggiornato i suoi massimi nella seduta precedente sostenuto, tra l’altro, dal rally di Nvidia. Secondo i dati della società di analisi Trade Alert, le azioni di Nvidia sono pronte per un’oscillazione dell’8,7% in entrambe le direzioni entro venerdì. Ciò si tradurrebbe in un’oscillazione della capitalizzazione di mercato di 200 miliardi di dollari, maggiore della capitalizzazione di mercato di circa il 90% delle società S&P 500. Oggi il FT scrive che Amazon ha sospeso gli ordini del “superchip” Nvidia in attesa del modello aggiornato, una novità che contribuisce a innervosire leggermente il titolo, che era partito in calo.

Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche

Sullo sfondo dei mercati restano inoltre le tensioni geopolitiche, soprattutto in Medio Oriente, che influenzano anche i prezzi delle materie prime. Intanto sono in arrivo novità per l’Ucraina, visto che i paesi dell’Ue avrebbero formalmente adottato un piano per utilizzare gli extra profitti derivanti dagli asset della banca centrale russa congelati nell’Unione, circa 15-20 miliardi di euro entro il 2027, con una prima tranche che potrebbe arrivare a luglio. In settimana comincia inoltre la riunione del G7 a Stresa, dove il segretario al Tesoro Janet Yellen insisterà per concordare tra i paesi partecipanti un piano per utilizzare i profitti come garanzia a sostegno di un prestito più ampio per aiutare Kiev. Oggi, parlando a Francoforte, Yellen ha poi affermato che gli Stati Uniti e l’Europa devono rispondere alle politiche industriali della Cina in “modo strategico e unito” per mantenere i produttori sostenibili su entrambe le sponde dell’Atlantico.

Dollaro piatto, cripto in orbita

Sul mercato valutario il dollaro è in stand by in cerca di capire quale direzione prenderà la politica monetaria statunitense. L’euro cambia sempre intorno a 1,086.

A mettersi in mostra oggi sono piuttosto le valute digitali. L’Ether si avvia a registrare il miglior guadagno di due giorni da quasi due anni, e il bitcoin si avvicina a un livello record su speculazioni riguardo l’esito delle richieste di Etf (Exchange Traded Funds) spot negli Stati Uniti che traccerebbero la seconda criptovaluta più grande al mondo.

Tra le materie prime arretra il petrolio, con i future di luglio di Brent e Wti in calo di mezzo punto percentuale circa, rispettivamente a 78,97 dollari al barile e 83,30 dollari al barile.

Sale e scende la febbre da metalli. L’oro spot è in timido rialzo, ma sotto i recenti massimi. I future del rame segnano al momento un nuovo guadagno attorno all’1%.

In Piazza Affari vola Saipem

A Milano, in un contesto debole, si è mossa oggi in controtendenza Saipem, che chiude con un guadagno del 3,99% dopo essersi aggiudicata tre nuovi contratti per 3,7 miliardi di dollari circa da TotalEnergies Ep Angola Block 20, società controllata da TotalEnergies, per il progetto Kaminho relativo allo sviluppo dei giacimenti petroliferi di Cameia e Golfinho, situati a circa 100 chilometri a largo delle coste dell’Angola.

In scia Tenaris segna un rialzo dell’1,08%.

Resta in denaro Unipol +1,55%, con i positivi giudizi di alcuni broker.

Le banche sono miste: Unicredit si apprezza dello 0,5%, dopo il sequestro di beni in Russia nell’ambito di un contenzioso giudiziario che coinvolge anche altri istituti stranieri, e conseguente alle sanzioni adottate dall’Ue contro Mosca. È probabile un ricorso da parte della banca.

Popolare di Sondrio recupera lo 0,9% dopo le perdite della vigilia.

I ribassi odierni sono pesanti per Amplifon -3,97%, Moncler -3,62%, Recordati -3,04%.

Generali Assicurazione cede l’1,55% dopo una trimestrale che non ha stupito il mercato e che ha provocato qualche presa di profitto, dopo che il titolo ha guadagnato circa il 20% da inizio anno.

Stellantis arretra dell’1,16%. La società ha deciso di rimuovere la bandiera italiana dal paraurti posteriore della Fiat 600, modello prodotto in Polonia, a seguito delle accuse, mosse a più riprese dal governo, di offrire indicazioni fuorvianti sull’origine dei propri veicoli.

Spread stabile

I movimenti per lo spread si confermano contenuti. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali chiude oggi a 129 punti base, con tassi rispettivamente al 3,76% e 2,48%.

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