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Borsa chiusura 19 luglio: i guasti informatici che hanno terremotato mezzo mondo colpiscono anche i listini e CrowdStrike perde il 9%

Generata con IA

Il tilt del sistema informatico globale ha oggi innervosito ulteriormente le borse, che chiudono in calo in Europa e viaggiano in rosso a Wall Street, mentre l’indice della volatilità Usa, anche detto indice della paura, sale ai massimi da fine aprile. Contribuisce al malessere generale l’incognita su quanto farà il presidente Joe Biden alle prossime elezioni di novembre. I rumors suggeriscono che potrebbe annunciare il ritiro della sua candidatura nel fine settimana.

Piazza Affari perde lo 0,91% e arretra a 34.215 punti base, con Nexi (-3,81%) blue chip peggiore del giorno dopo il collocamento dell’1,1% del capitale da parte di Unicredit (-0,36%).

Il segno meno affianca gli indici principali anche delle altre Piazze europee: Francoforte -1,11%, Amsterdam -0,95%, Parigi -0,69%, Madrid -0,57%, Londra -0,61%.

A piegarsi sotto le vendite sono stati soprattutto i titoli delle compagnie aeree, con gli scali nel caos per problemi ai computer. A metà pomeriggio erano oltre 2.850 voli cancellati per il crash causato da un aggiornamento delle piattaforme Microsoft e fra gli aeroporti i più colpiti sono Shenzhen, Amsterdam e Atlanta.

Il rosso tinge inoltre i titoli del settore minerario, a causa delle vendite sui metalli dopo che il Terzo Plenum del partito cinese ha deluso sul fronte degli stimoli all’economia.

Wall Street volatile, Crowdstrike perde oltre il 9%

La volatilità continua a palesarsi a Wall Street, che ha aperto regolarmente anche se l’epicentro del terremoto informatico è stato un malfunzionamento di sistema tra Microsoft Azure e Crowdstrike, che ha scatenato un effetto domino nel pianeta. Il titolo della società di sicurezza informatica perde al momento oltre il 9% e scende ai minimi di due mesi, mentre il titolo della madre di Window limita i danni a mezzo punto percentuale.

La settimana è stata a due facce per la piazza di New York, con il Dow Jones (ora -1,05%) in aggiornamento quotidiano di record su record e il settore dei chip e in generale il tecnologico (Nasdaq -0,78%), che in questa ottava hanno subito notevoli perdite, dopo essere stati leader della borsa americana per settimane. A mettere in moto l’attuale fibrillazione è stato il rischio che l’amministrazione Biden attui nuove strette nel settore dei chip che fa affari con la Cina e che l’eventuale ritorno di Donald Trump alla presidenza scateni una nuova guerra dei dazi.

Sale il dollaro

In momenti d’incertezza il dollaro appare un porto sicuro e il biglietto verde è in leggero rialzo contro le principali valute. L’euro tratta intorno a 1,088.

L’oro invece si appanna, nonostante il suo attributo di bene rifugio. Il prezioso metallo ha aggiornato i suoi massimi nei giorni scorsi, ma al momento il lingotto insegna immediata cede quasi il 2% e stratta sotto 2400 dollari l’oncia.

Arretra anche il petrolio. Il future di settembre del greggio texano scende a 80,45 dollari barile (-1,05%) e quello del Brent a 84,40 dollari al barile (-0,85%).  

Piazza Affari male Nexi e Stm, realizzi sul settore auto

In Piazza Affari oggi hanno prevalso i realizzi sul settore auto, dopo la buona performance della vigilia. Così Stellantis cede il 2,22% e Iveco il 2,77%. In controtendenza Pirelli +0,14%, promossa a Buy da Jefferies, con un prezzo obiettivo di 6,9 euro.

Nexi è in maglia nera, ma anche Stm zavorra Milano come Parigi con una perdita del 2,98%, in linea con l’andamento dei tech a livello globale.

Sono in rosso i titoli petroliferi: Saipem -1,7%, Tenaris -1,39%, Eni -1,47%. Il titolo del cane a sei zampe per Stifel scende a ‘hold’ da ‘buy’, poiché il broker stima un calo dell’utile per azione della major italiana soprattutto nel secondo trimestre. 

Tra gli energetici Enel perde lo 0,79%, dopo che il colosso elettrico ha passato una giornata al lavoro per risolvere i disservizi informatici.

Nel lusso non c’è pace per Brunello Cucinelli, -2,11%.

Tra i pochi titoli positivi ci sono Diasorin +0,93%, Amplifon +0,81% e Prysmian +0,59%. 

Fuori dal paniere principale chiude una seduta sugli scudi Piovan, +11,38%, che si è avvicinata al prezzo dell’opa annunciata da Automation Systems, che fa capo a Investindustrial, a 14 euro per azione e che porterà all’uscita della società dall’Euronext Star Milan.

Spread in leggero rialzo

Sale oggi leggermente lo spread tra Btp decennale benchmark e omologo tedesco, per una chiusura a 132 punti base, con tassi in modesto aumento.

Il secondario non ha tratto spunti particolari dalla riunione della Bce di ieri, che ha lasciato i tassi invariati, senza offrire grandi indicazioni sul futuro, ribadendo la dipendenza dai dati. Il mercato resta convinto di un nuovo taglio dei tassi a settembre, anche guardando alle scommesse sulle Fed, ma crescono i dubbi su eventuali ulteriori mosse nel corso dell’anno.

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