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Borsa chiusura 19 febbraio: listini deboli con Wall Street chiusa ma Bofa scommette su Tim che vola a Piazza Affari

FIRSTonline

I listini europei chiudono una seduta poco mossa, in assenza di Wall Street (chiusa per festività) e in avvio di una settimana densa di dati macro e di indicazioni per le banche centrali, dopo che i prezzi alla produzione Usa, visti la settimana scorsa, hanno sollevato nuove preoccupazioni sui tempi di un allentamento monetario. Intanto nella zona euro la Bundesbank stima una recessione tecnica della Germania, poiché il pil tedesco è visto in calo anche nel primo trimestre 2024.

Piazza Affari si difende con Telecom e Leonardo  

Piazza Affari perde lo 0,18% e si ferma a 31.675 punti base, su prese di profitto e con Telecom (+5,9%) e Leonardo (+2,24%) sugli scudi. La prima si avvale della promozione a “buy” da “neutral” da parte di Bofa securities, in vista della vendita della rete fissa e del Capital Market Day del 7 marzo in cui saranno delineate le prospettive di ServCo dopo lo scorporo della rete. Il prezzo obiettivo è stato portato a 0,40 euro da 0,33 euro (+21%).

Leonardo si conferma tonica in un periodo molto movimentato per le aziende della difesa a livello mondiale. A dare una spinta ulteriore in Europa oggi è un’intervista al Financial Times di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, secondo cui bisogna adeguare la difesa comune all’esperienza dell’Eu Recovery plan, mentre si dovrebbe andare verso un consolidamento nel settore. Von der Leyen potrebbe tra l’altro fare il bis ai vertici dell’esecutivo, alla luce della candidatura alla presidenza della Commissione da parte del suo partito.

Sul principale listino milanese hanno ripreso quota oggi le utility: Terna è la migliore con un rialzo dell’1,39% seguita da A2a +1,21%. Tra i titoli petroliferi è positiva Saipem +1,13%, mentre le banche sono contrastate. Mediobanca aggiunge lo 0,73%, Mps cede l’1,11%. Unipol sale dello 0,69% dopo il rally della scorsa ottava a seguito dell’opa su Unipolsai.

Il rosso è invece acceso per Iveco -2,23% dopo i recenti progressi. Nel settore automotive arretra anche Pirelli, -1,85%, retrocessa a neutral da buy da parte di Hsbc. Sono in calo Stm -1,96%, Campari -1,52%, Nexi -1,41%.

Fuori dal paniere principale Newlat Food perde il 9,78% dopo che Mitsubishi Corporation ha rifiutato l’offerta per la controllata per Princes da parte della società agroalimentare reggiana.

Europa contrastata, brilla Astrazeneca a Londra

Gli altri principali listini europei chiudono in ordine sparso. Londra sale dello 0,24% e Astrazeneca centra un rialzo del 3,21% con il via libera della Food and drug administration statunitense al farmaco antitumorale Tagrisso per il trattamento di un tipo di cancro ai polmoni.

Nella zona euro brilla Madrid +0,56% sulla scia degli utili bancari, che sostengono il settore. 

Francoforte invece cede lo 0,15%, depressa dalle previsioni della Bundesbank, che stima un nuovo calo del pil nel primo trimestre 2024 dopo il ribasso di -0,3% nell’ultimo quarto 2023. A pesare è l’andamento fiacco dell’industria e dell’edilizia, insieme alla forte incertezza geopolitica. Amsterdam -0,26%.

È piatta Parigi, ferma sui massimi storici aggiornati venerdì scorso, nonostante il governo abbia ridotto le previsioni di crescita del prodotto interno lordo per il 2024 all’1% dall’1,4% a causa dei conflitti in corso in Ucraina e a Gaza e del rallentamento dei principali partner commerciali, vale a dire Germania e Cina.

Nei prossimi giorni l’umore degli investitori della zona euro dovrà fare i conti anche con i PMI aggiornati di manifattura e servizi e con i sondaggi sulla fiducia di imprese e consumatori (venerdì quelli tedeschi).

Dati da leggere in chiave Bce, che domani pubblicherà l’andamento delle negoziazioni salariali, rilevanti in questo contesto di incertezza sulla traiettoria dei tassi perché da tempo i membri del board e la stessa presidente, Christine Lagarde, mettono in relazione questa dinamica con le prossime mosse di politica monetaria.

Spread in allargamento

Nell’attesa di un quadro macroeconomico più aggiornato, salgono leggermente i tassi sul secondario dopo che la settimana scorsa ha deluso l’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti.

In chiusura oggi lo spread tra Btp 10 anni e Bund 10 anni risale a 150 punti base e i rendimenti crescono rispettivamente al 3,88% e 2,38%.

Euro-dollaro stabile

Sul mercato valutario il clima è attendista, con l’euro dollaro stabile in area 1,076%, mentre tra le materie prime il petrolio è in timido progresso e il Brent sale dello 0,11% a 83,57 dollari al barile.

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