Fedeli al motto “nessuna nuova, buona nuova” molti listini europei chiudono oggi una seduta cautamente positiva, dopo che la Bce non ha toccato i tassi, lasciando aperta la porta a un taglio a settembre e Ursula von der Leyen ha ottenuto i voti necessari per un secondo mandato ai vertici della Commissione Europea.
Così, in un contesto prevedibile (seppur mai scontato) e generalmente gradito ai mercati, la maggior parte delle borse del Vecchio Continente agguanta moderati progressi, frenando solo a fine seduta a causa del disagio dei tecnologici di Wall Street che, al momento, falliscono il rimbalzo.
Piazza Affari, che era arrivata a guadagnare oltre l’1%, conclude la giornata con un incremento dello 0,44%, a 34.529 punti base, guidata dal settore auto, in particolare Iveco (+5,81%) e Stellantis (+1,86%).
Parigi si apprezza dello 0,21%, sostenuta da Essilorluxottica (+2,32%) spinta dall’ipotesi di FT e WSJ a proposito di un possibile investimento multimiliardario di Meta nel capitale della società fondata da Leonardo Del Vecchio, investimento che potrebbe arrivare al 5% del capitale.
Salgono anche Madrid +0,37% e Londra +0,19%, è piatta Amsterdam, mentre Francoforte è in rosso, -0,43%, zavorrata dal tonfo di Siemens (-4,32%).
Wall Street volatile in mattinata
Oltreoceano l’intonazione positiva dei future, sta lasciando spazio alle vendite dopo l’apertura. Sembrava che i risultati positivi di Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (Tsmc -2,43%), potessero ridare slancio al settore dei chip e ai tech dopo il netto calo della seduta di ieri, mentre l’andamento è nuovamente in ribasso. Cedono sotto la spinta delle vendite Nvidia (-0,36%) ed Apple (-2,6%).
Dal fronte politico intanto continuano le pressioni di una parte dei democratici affinché Joe Biden si ritiri dalla corsa elettorale di novembre, mentre il presidente, positivo al Covid, promette che ascolterà i consigli del medico.
Oro in zona record
Un certo grado di nervosismo e volatilità permane dunque sull’azionario, favorendo gli acquisti sull’oro, che anche oggi si muove in zona record, con il contratto agosto vicino a 2472 dollari l’oncia e lo spot gold intorno a 2468 dollari.
Sul mercato valutario il dollaro riprende leggermente quota e l’euro, pur indebolendosi dello 0,2% circa si mantiene oltre un cambio di 1,09.
Bce, decisione unanime; settembre mese cruciale anche per la Fed
Il focus in Europa era sulla Bce, che ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse come previsto. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta quindi a 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%. Christine Lagarde ha detto che la decisione è stata presa all’unanimità e che il consiglio non è vincolato ad alcun percorso particolare, ma si atterrà al verdetto dei dati. ”Alcuni parametri dell’inflazione di fondo sono aumentati ma la maggior parte sono rimasti stabili”, ha sottolineato la presidente. L’inflazione “fluttuerà” su questi livelli (a giugno era 2,5%) e nella seconda metà del 2025 calerà.
Un possibile nuovo taglio dei tassi a settembre? “Siamo completamente aperti”. Così il mercato guarda il bicchiere mezzo pieno, tanto più che cresce l’attesa per un taglio anche da parte della banca centrale Usa nel mese di settembre, una probabilità data quasi al 90%. Oggi a portare acqua a questa tesi hanno contribuito le richieste settimanali alla disoccupazione, in aumento oltre le stime. Il superindice dell’economia è rimasto negativo a giugno ed è sceso dello 0,2%, meno dello 0,3% previsto però. Per il Conference Board che redige l’indice, l’attività economica americana “continuerà a rallentare nei prossimi mesi” e si prevede che il Pil “cresca dell’1% (annualizzato) nel terzo trimestre dell’anno”.
Piazza Affari al traino di Iveco e Stellantis; bene le utility
In Piazza Affari a tirare la carretta oggi sono stati i titoli dell’automotive.
In particolare Iveco è la migliore blue chip dopo che Volvo, concorrente del gruppo sui camion, ha riportato risultati sopra le stime e si è dimostrato positivo proprio sul fronte veicoli pesanti.
Stellantis chiude una seduta vivace, nonostante i dati sulle immatricolazioni di auto in Europa nel mese di giugno abbiano evidenziato una performance sotto media del gruppo italofrancese. Il mercato italiano è rimbalzato invece con l’entrata in vigore degli incentivi.
Bene le utility a partire da Snam +1,84%.
Hera segna +1,56%, dopo aver siglato un memorandum d’intesa con Fincantieri (+4,34%) per dare vita a una newco in grado di gestire quasi 100 mila tonnellate l’anno di scarti industriali prodotte nei cantieri realizzando un nuovo sistema integrato di gestione rifiuti, da recuperare in ottica di economia circolare. La prima area di intervento sarà a Monfalcone (Gorizia), entro il 2024 e successivamente, la partnership sarà estesa ad altri siti di Fincantieri in Italia e, potenzialmente, all’estero.
Sono in evidenza i titoli oil, in particolare Tenaris +1,55% ed Eni +1,1%. Sono poco mosse le banche, mentre chiudono in rosso Prysmian -1,62%, Stm -1,46%, Recordati -0,97%.
Spread in leggera salita
Lo spread si mantiene in una forbice ristretta e sale oggi leggermente a 131 base, ma con tassi in calo.
Il Btp decennale è indicato a fine giornata al 3,69% e il Bund di pari durata al 2,38%.