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Borsa chiusura 16 maggio: il Dow Jones tocca il record storico dei 40 mila punti. Leonardo e le banche salvano il Ftse Mib

Tra i principali listini azionari europei il Ftse Mib è insieme a Zurigo tra i pochissimi in territorio positivo malgrado il ribasso di colossi come Eni e Stellantis

Borsa chiusura 16 maggio: il Dow Jones tocca il record storico dei 40 mila punti. Leonardo e le banche salvano il Ftse Mib

I mercati europei prendono fiato oggi, dopo i nuovi massimi toccati nella seduta della vigilia sulla spinta di un’inflazione statunitense leggermente sotto le attese. La chiusura è così poco mossa nel Vecchio Continente, mentre Wall Street non sembra ancora sazia di guadagni. Dopo un timido avvio infatti il DJ sale dello 0,35% e tocca quota 40 mila punti per la prima volta nella storia. Si muovono su livelli record anche S&P 500 (+0,3%) e Nasdaq (+0,3%). A fornire sostegno alla propensione al rischio è ancora la speranza di una Fed più colomba di quanto temuto nel 2024. A rafforzare questa prospettiva sono oggi le richieste settimanali alla disoccupazione superiori alle attese

Listini europei contrastati, si salva Milano

Il quadro europeo è contestato, ma tra i listini leggermente impolverati di rosso si distingue in positivo Piazza Affari, +0,12%, che fa un altro piccolo passo portandosi a 35.409 punti base. A fornire la spinta necessaria sono state alcune banche e Leonardo +3,2%. Arretra invece Eni, -2,2%, con il valore del titolo (14,78 euro per azione) più o meno allineato al prezzo di collocamento del 2,8% da parte del Tesoro, avvenuto ieri con uno sconto dell’1,7% rispetto alla chiusura. Per i trader si tratta di un effetto tecnico.

Francoforte, che ieri ha aggiornato il suo top, è oggi la piazza più debole, -0,73%, tra stacco dividendi e trimestrali poco convincenti. Pesano sul principale listino tedesco le perdite di Bmw -6% e Siemens -6,66%, quest’ultima dopo il calo dei profitti del secondo trimestre.

Sono in calo frazionale Parigi -0,63% e Madrid -0,56%, mentre Londra è quasi piatta (-0,08%), dopo aver toccato nuovi massimi di sempre nella seduta precedente.

Controcanto a Zurigo, +0,45%, grazie al balzo di Roche +3,54% che promette una nuova pillola contro il grasso. Uno studio iniziale ha dimostrato infatti che il farmaco contro l’obesità della nuova acquisizione Carmot Therapeutics porta a una significativa perdita di peso.

Dollaro in leggera ripresa

Il dollaro rialza la testa dopo le perdite di ieri, sulle riaccese speranze che la Fed proceda con due tagli dei tassi quest’anno. Il tema resta caldo e ancora molto dibattuto, in attesa che il 31 maggio il dato Pce sull’inflazione possa confermare o smentire le previsioni attuali, il biglietto verde riprende leggermente e l’euro arretra su un cambio a 1,086.

Tra le materie prime si registra quale presa di profitto sull’oro, mentre il petrolio è in progresso: Brent +0,51%, 83,17 dollari al barile; Wti +0,72%, 79,20 dollari al barile.

Piazza Affari, rally di Bper e Mps; tonfo di D’Amico

In Piazza Affari non si ferma il rally di alcune banche, in particolare Bper +3,15%, Banca Monte Paschi +2,06% e Banco Bpm +0,99%, mentre sono più arretrate le big. Chiudono una seduta in denaro Prysmian +1,31% e Ferrari +1,44%.

Anche Telecom si conferma tonica, +1,24%, in un settore delle tlc che oggi ha beneficiato del balzo di BT (+15,51%), star della seduta di Londra dopo l’annuncio di un utile annuale dimezzato, ma l’aumento del dividendo. Inoltre le prospettive e un nuovo piano di tagli dei costi hanno messo le ali alla quotazione della compagnia telefonica.

Bene le assicurazioni con Unipol +1,29% e Generali +0,98%.

Resta un po’ indietro Snam, +0,13%, che ha ridotto i guadagni nel finale dopo un momento euforico a seguito del miglioramento della guidance 2024 e buoni conti del primo trimestre che hanno visto una crescita a doppia cifra di Ebitda e utili.

Arretrano Recordati -1,93%, Stellantis -0,96%, Erg -1,99%.

Fuori dal paniere principale crolla D’Amico -12,21%. In realtà il tonfo sarebbe un effetto tecnico dopo il collocamento da parte dell’azionista di riferimento del 5% circa della società attraverso un accelerated bookbuilding per investitori istituzionali, al prezzo di 6,5 euro per azione, a forte sconto rispetto alla chiusura di borsa di ieri di 7,7 euro.

Si apprezza Ferretti +2,46%. La multinazionale italiana nel settore della cantieristica navale ha chiuso i primi tre mesi del 2024 con una crescita dell’utile (+19,4%) e ricavi a +11,7%. Confermata la guidance 2024.

Spread, calma piatta

È tranquillo secondario dove lo spread tra Btp e Bund decennali è poco distante dalla chiusura di ieri, a 129 punti base. Sono poco mossi anche i tassi: Btp +3,71%; Bund +2,42%.

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