I listini europei chiudono in rialzo l’ultima seduta della settimana, guardando più alle loro trimestrali che all’andamento di Wall Street, ora incerta dopo un avvio intonato (Nasdaq -0,45%).
Piazza Affari ritrova smalto con i titoli finanziari, su cui oggi sono tornati gli acquisti dopo le difficoltà della vigilia. Il Ftse Mib sale dello 0,92% a 27.347 punti base, mentre la pagella di Fitch, che questa sera aggiornerà il rating sul debito italiano, non intimidisce i titoli di Stato e lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata chiude praticamente invariato a 190 punti base (+0,28%), con tassi rispettivamente a +4,16% e +2,26%. In ambito politico cresce l’attesa per la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, questo fine settimana a Roma dove dovrebbe incontrare il presidente della Repubblica e il Papa.
Tornando all’azionario di giornata: nel resto del continente si apprezzano Francoforte +0,51%, Parigi +0,45%, Madrid +0,58%, Amsterdam +0,25%, Londra +0,32% e Zurigo +0,41%. Dalla Svizzera arrivano buone notizie per il lusso, grazie alle trimestrale oltre le attese di Richemont (+4,6%) che mette in luce la forte domanda di gioielli e orologi da parte dei consumatori cinesi, allontanando almeno parzialmente i recenti timori di recessione globale che potrebbe muovere dal celeste impero.
Wall Street allarmata dal debito e dalla Fed
Wall Street si muove debole nella mattina americana, disturbata dallo spettro del default dell’amministrazione e dai dubbi sulle future mosse della Fed.
Sul primo tema pesa il fatto l’incontro previsto oggi tra il presidente Joe Biden e i leader del Congresso sia stato rinviato all’inizio della prossima settimana, benché l’allarme sul tetto del debito sia ormai risuonato da più parti, dalla segretaria al Tesoro Janet Yellen, all’ad di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, secondo il quale i mercati finanziari saranno presi dal panico se gli Stati Uniti continueranno ad avvicinarsi pericolosamente al fallimento “potenzialmente catastrofico” per il paese.
Per quanto riguarda la politica monetaria gli analisti di Goldman Sachs pensano che i mercati siano troppo ottimisti e che i tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti siano ancora lontani. Conferma un tale punto di vista il componente del board Michelle Bowman, secondo il quale la Fed deve essere pronta a continuare ad alzare i tassi d’interesse, perché l’inflazione è ancora troppo alta e il mercato del lavoro è molto teso.
Guardando alle singole azioni fallisce il rimbalzo la banca californiana Pacwest (-2,2%), da cui era era partito ieri un nuovo allarme sul settore a causa di un ulteriore calo settimanale dei depositi del 9,5%.
Dollaro intonato
In questo contesto tratta intonato il dollaro, contro un panel di valute, mentre l’euro arretra e si allontana da un cross di 1,1 cambiando intorno a 1,08.
Si muovono caute le materie prime, con Brent e Wti che al momento appaiono incolori.
Piazza Affari in marcia con Leonardo
Leonardo guida i progressi delle blue chip di Piazza Affari, con un guadagno del 4,04%. Secondo il neo presidente della società della difesa, Stefano Pontecorvo, il gruppo “è un patrimonio nazionale, un servizio al paese”.
I conti trimestrali migliori di quanto atteso dal mercato aiutano il rimbalzo di Pirelli, che si apprezza del 3,18%.
Brilla nell’automotive anche Cnh +3,03%.
Le banche e i titoli finanziari archiviano una seduta positiva, si parte da Bper +2,25% e a seguire Banca Generali +1,78% e Finecobank +1,68%.
Bene Recordati, +2,2%, dopo i forti risultati del primo trimestre e il rialzo della guidance per il 2023.
Tra le utility sono in evidenza A2a +1,74% e Terna +1,68%. Denaro anche per Stm +1,83%.
La breve lista dei ribassi parte anche oggi da Iveco, -2,05%.
Moncler, -0,15%, in evidenza ieri, non approfitta oggi della buona intonazione dei titoli del lusso in Europa. Arretrano moderatamente Inwit -0,7%, Erg -0,44% e Interpump -0,04%.