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Borsa chiusura 12 giugno: la frenata dell’inflazione Usa fa rimbalzare tutti i listini e Apple diventa leader

Una giornata di recupero per le Borse sia in Europa che negli Usa dopo la tempesta dei primi due giorni della settimana e in attesa delle mosse della Fed. Piazza Affari è la migliore in Europa. A Wall Street Apple scavalca Microsoft e conquista il primato per capitalizzazione di Borsa

Borsa chiusura 12 giugno: la frenata dell’inflazione Usa fa rimbalzare tutti i listini e Apple diventa leader

Il leggero calo dell’inflazione Usa ha messo oggi le ali all’azionario di Wall Street e di riflesso a quello europeo, mentre sono tronati copiosi gli acquisti sui Bond governativi. Le borse continentali chiudono così in netto rialzo a partire da Milano +1,43%, che ritrova smalto dopo tre sedute in calo e riagguanta 34.358 punti base. Si restringe anche lo spread.

Nel resto del continente brillano Francoforte +1,37%, Amsterdam +1,14%, Parigi +0,97%, Madrid +0,65%, Londra +0,85%.

Nuovi record per Wall Street e per Apple

Oltre Atlantico è in rally Wall Street, che viaggia su nuovi record (Dj +0,24%, S&P 500 +1,17%, Nasdaq +1,87%), mentre Apple (+4,76%) torna ad essere la società più capitalizzata del mondo, nell’attesa che Jerome Powell alimenti o raffreddi questa euforia, al termine della riunione di politica monetaria da cui non si attendono variazioni sui tassi. Insieme alle parole del presidente il mercato valuterà il dot-plot, diagramma che indica le aspettative dei governatori centrali sui tassi. Secondo il FT i trader, dopo il quadro macroeconomico aggiornato oggi, stimano l’84% di probabilità di un taglio del costo del denaro da parte della Fed prima delle elezioni presidenziali. 

Lo scenario aperto da questo piccolo passo indietro dell’inflazione americana di maggio (fermo l’andamento mese su mese, contro attese di +0,1%, scende al 3,3% dal 3,4% il dato annuo, su stime di un tasso invariato) favorisce gli acquisti sui titoli del Tesoro, che vedono rendimenti in calo. 

Nell’azionario Usa questa traiettoria dei tassi favorisce le mega tech e Apple spinge ulteriormente sull’acceleratore dopo i nuovi massimi toccati ieri a seguito della presentazione di prodotti aggiornanti con l’intelligenza artificiale. L’IA sembra ormai una formula magica che trasforma in oro tutto ciò che tocca, come dimostra la continua crescita di Nvidia (+3,9%). 

Dollaro a picco; rimbalza l’euro

L’inflazione Usa di maggio ha rallentato anche a livello “core”, al netto degli elementi più volatili. Così il dollaro va giù, dopo i guadagni delle ultime sedute e l’euro rimbalza guadagnando oltre l’1% e riportando il cambio in area 1,085.

Tra le materie prime sono ben intonati i metalli, mentre il petrolio si raffredda  dopo gli acquisti della mattina, anche alla luce di scorte settimanali Usa superiori alle attese. Il Brent tratta intorno agli 82 dollari al barile; il Wti in area 78 dollari.

Europa divisa sui dazi per i veicoli elettrici cinesi 

I listini dell’Unione Europea centrano un rimbalzo, dopo la debacle dei giorni scorsi a seguito dell’esito elettorale nel continente, che ha visto l’avanzare delle destre estreme soprattutto in Francia e Germania.

Il sentiment odierno non è stato incrinato neppure dalla decisione di Bruxelles di imporre nuovi dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi, che potranno arrivare fino al 38% (e persino 48% tenendo conto delle tariffe precedenti). Una scelta che dovrà essere confermata dai governi degli Stati membri e che vede la regione ancora una volta divisa, con Germania, Ungheria e altri paesi dell’Europa centro-orientale contrari per timore di ritorsioni da parte di Pechino. Favorevoli invece Francia e Spagna, mentre secondo il Corsera l’orientamento del governo italiano non è ancora chiaro.

In ogni caso nel positivo contesto odierno soffrono i titoli dell’auto e nel campo verde dei listini si distingue a Francoforte il rosso di Volkswagen (-1,66%), Porsche (-7%), Mercedes (-0,78%), Bmw (-0,64%). Tiene l’argine Stellantis +0,72% a Milano.

Piazza Affari, toniche Stm e banche, ma Leonardo e Tim sono in rosso

In Piazza Affari l’indice delle blue chip è guidato oggi da Stm, +3,28%, che si rafforza con la cliente Apple.

Sono tonici i titoli finanziari e le banche. Nella top ten del giorno troviamo Banca Mediolanum +2,21%, Unicredit +2,26%, Mediobanca +2,28%, Unipol +2,41%. In controtendenza Bper -0,21%.

Tra le utility è in luce A2a +2,86%. L’ad Renato Mazzoncini ha detto che, con la semestrale, saranno aggiornate le stime sulla produzione idroelettrica, ma grazie alle abbondanti piogge di questa primavera è improbabile stare sotto il target di 4,4 tech. Nell’auto romba Ferrari +3%.

Tra i titoli oil chiude una seduta volatile, ma decisamente positiva Saipem +1,79% (2,102 euro per azione). Il mercato ha dovuto digerire la notizia, comunicata stamani da Eni (-0,33%) di aver completato il collocamento di una quota pari al 10% del capitale sociale di Saipem attraverso un ABB al prezzo di 1,970 euro per azione, per un controvalore totale pari a circa 393 milioni. Il collocamento è stato realizzato a sconto del 4,4% rispetto al prezzo di chiusura di ieri, 2,065 euro. 

Tra i titoli peggiori del giorno c’è invece Leonardo -1,93%, dopo lo stop ai carri armati con Knds. Le due società hanno comunicato ieri sera che non produrranno insieme i nuovi Leopard per l’esercito italiano. Finisce così una trattativa che doveva portare alla collaborazione per una importante fornitura all’Italia, ma anche alla costruzione dei nuovi mezzi per gli eserciti europei in un prossimo futuro. La commessa si aggira attorno agli 8 miliardi di euro e Leonardo sta cercando ora un nuovo partner per aggiudicarsela.

Si lasciano alle spalle una seduta negativa Telecom -2,11% e Tenaris -0,97%.

Arretrano spread e tassi

I titoli di Stato italiani chiudono una seduta effervescente, con il rendimento del decennale in forte discesa al 3,87% contro il 2,51% del Bund di pari durata e uno spread a 137 punti base, in ribasso del 4% circa rispetto alla chiusura di ieri.

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