X

Borsa chiusura 11 ottobre: le voci di una cordata acquirente fa volare Mps ma crolla Tim. Nuovo record dell’oro, giù il petrolio

Wikimedia Commons - Herbert Frank

I conti trimestrali di alcune grandi banche americane, a partire da JP Morgan (+4,44%), hanno fornito oggi nuova linfa ai mercati azionari che, in Europa, si sono risvegliati dal torpore grazie all’andamento positivo di Wall Street e all’ennesimo record toccato dal Dow Jones nella mattina americana.

Le incertezze in Medio Oriente (Israele ha attaccato nuovamente la missione Onu in Libano), l’attesa per gli sperati stimoli di Pechino (dovrebbero essere presentati domani) e la conta dei danni dell’uragano Milton, sono una zavorra sul sentiment, ma le prime trimestrali Usa hanno alleggerito gli animi.

Così Piazza Affari chiude una seduta in progresso dello 0,68%, consolidandosi oltre la soglia psicologica dei 34 mila punti agganciata ieri e portandosi oggi a quota 34.308. Il risultato viene conseguito grazie alla spinta di Mps (+3,09%) e nonostante i pesanti ribassi di Telecom -4,31% e Stellantis -3,56%. In particolare, la casa d’auto italo-francese ha annunciato una riorganizzazione del management e confermato che l’ad Carlos Tavares lascerà al termine del mandato nel 2026. Intanto il manager si è presentato in audizione in parlamento, di fronte alle commissioni attività produttive di camera e senato, chiedendo una nuova tornata di aiuti statali per superare la profonda crisi dell’automobile.

Nel resto d’Europa: Francoforte +0,87%, Parigi +0,48%, Amsterdam +0,51%, Madrid +0,55% e Londra +0,2%.

Wall Street tonica, tra dati inflazione e trimestrali 

Wall Street, partita in sordina, si sta muovendo in crescita frazionale dopo la pubblicazione dei conti che aprono la nuova stagione delle trimestrali. In particolare, JP Morgan ha stupito positivamente sia per gli utili sia per i ricavi e sono toniche in virtù dei conti Wells Fargo (+6,22%) e BlackRock (+2,89%). Quest’ultima ha presentato un patrimonio in gestione a livello record per il terzo trimestre consecutivo.

Al contrario è pesante Tesla (-7,15%), che ha deluso con il suo robotaxi, non fornendo dettagli sulla velocità con cui potrebbe aumentare la produzione o affrontare potenziali ostacoli normativi.

In ambito macroeconomico oggi erano attesi i dati sui prezzi di settembre alla produzione, idonei a completare il quadro dell’inflazione dopo i dati sui prezzi al consumo visti ieri, appena sopra le attese. L’indice odierno risulta invariato, consolidando l’idea che la banca centrale Usa procederà con un taglio di 0,25% a novembre e probabilmente con un altro a dicembre. Le possibilità di tagli di maggior entità sembrano invece azzerate.

Petrolio poco mosso

Tra le materie prime il petrolio è oggi in calo, ma si avvia a chiudere la seconda settimana consecutiva in progresso, con gli investitori che valutano da una parte l’impatto sulla domanda statunitense dei danni provocati dall’uragano Milton, dall’altra un’eventuale ampia interruzione dell’offerta nel caso in cui Israele attaccasse gli impianti petroliferi iraniani. Il greggio texano, novembre 2024, tratta intorno a 75,28 dollari al barile (-0,75%), mentre il Brent, dicembre 2024, tratta a 79,03 dollari (-0,47%).

Riprende quota l’oro, per la seconda seduta di seguito, dopo alcuni giorni di perdite. Al momento lo spot gold tratta 2657,65 dollari l’oncia (+1,05%).

Sul mercato dei cambi l’euro è in lieve recupero sul dollaro, a 1,095.

Piazza Affari, denaro su Mps e Brembo

Tra le blue chip migliori di Piazza Affari oggi c’è Mps, sostenuta da indiscrezioni su una possibile cordata per costruire un nocciolo duro di imprenditori che garantisca stabilità, e italianità. Si fa il nome di Enrico Marchi, numero uno di Banca Finint e di Save Aeroporti, come capo di questo gruppo pronto a rilevare una quota di minoranza significativa della banca (tra il 7,5% e l’11%).

Il settore è vivace, inoltre, con Bper +1,91% e Intesa +1,06%. È timida Unicredit, +0,2%, mentre Reuters scrive che “la Germania sta lavorando per fermare una possibile acquisizione di una delle maggiori banche nazionali da parte di una rivale italiana, una posizione che pone Berlino in rotta di collisione con Roma e con le autorità di regolamentazione europee”. A riferirlo all’agenzia sarebbero state “diverse fonti vicine al governo e alle autorità di regolamentazione”.

Le utility sono in evidenza con A2a +3,02%, mentre a distanza si trovano Italgas +1,51%, Hera +1,31%, Enel +1,2%.

L’automotive è contrastato. A fronte delle perdite di Stellantis, Ferrari guadagna infatti il 2,6%.

Fuori dal paniere principale archivia una seduta in rally Brembo, +4,9%, sull’annuncio della più grande acquisizione nella sua storia. La società ha siglato infatti un accordo con Tenneco (che fa parte del portafogli di fondi gestiti da Apollo global management), per l’acquisizione del 100% del capitale di Öhlins Racing, azienda che opera nella produzione di sospensioni premium ad alte prestazioni per moto e auto nei segmenti del primo equipaggiamento, del motorsport e dell’aftermarket. Il corrispettivo è di 405 milioni di dollari (circa 370 milioni di euro) in assenza di cassa o debito finanziario. L’operazione sarà pagata utilizzando la liquidità disponibile.

Spread stabile

Si conferma poco mosso lo spread tra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi. In prossimità della chiusura il differenziale è indicato a 129 punti base, con tassi rispettivamente al 3,56% e 2,27%.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati