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Borsa chiusura 11 luglio: le banche frenano Piazza Affari, il Big Tech manda in rosso il Nasdaq

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L’inflazione degli Stati Uniti frena a sorpresa nel mese di giugno (+3% annuo) e scattano le prese di profitto sugli indici Usa che hanno più guadagnato nelle ultime settimane: S&P 500 (-0,78%) e Nasdaq (-1,72%), su diffuse vendite tra le big tech. Così Wall Street si muove contrastata nella mattina americana (DJ +0,25%), mentre le borse europee preservano i guadagni di giornata e chiudono in rialzo.

I listini europei chiudono in verde

Piazza Affari consolida i brillanti risultati messi e segno nella seduta della vigilia e chiude piatta, +0,03%, a  34.318 punti base, con le banche in rosso, preoccupate dagli effetti sui margini di un eventuale taglio dei tassi ravvicinato da parte degli istituti centrali. Fuori dal paniere principale brillano i titoli ex Mediaset, nel giorno dell’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. 

Nel resto della zona euro resta tonica Madrid +0,91% e sale Parigi +0,71 guidata da Vivendi (+5,52%) spinta dalla raccomandazione di Jp Morgan e dalla possibilità di un governo moderato alla guida della Francia. Francoforte si apprezza 0,63%, mentre Amsterdam si adegua al clima dei tecnologici Usa e cede lo 0,38%.

Fuori dal blocco Londra registra un rialzo dello 0,37%, parzialmente frenata dal balzo della sterlina dopo dati macroeconomici migliori delle attese. L’economia britannica è cresciuta infatti più del previsto a maggio: in particolare il Pil segna +0,4% su base mensile e +1,4% su base annuale, ben oltre il consensus. Un andamento che frena le attese su un taglio dei tassi d’interesse da parte della BoE in agosto.    

Dal fronte macro, sempre in Europa, l’andamento dell’inflazione in Germania, è scesa al 2,5% a giugno. Si tratta di una conferma dei dati preliminari, che lascia la porta aperta alla possibilità di un altro taglio dei tassi a settembre da parte della Banca centrale europea.

Inflazione sotto le stime negli Usa, arretra il dollaro e salgono i prezzi dei T-Bond

La notizia più attesa del giorno è arrivata e si è fatta sentire su tutti i mercati, compreso il valutario che vede un netto calo del dollaro. 

I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono scesi dello 0,1% a giugno mese su mese (atteso +0,1%) e hanno rallentato al 3% annuo (dal 3,3%). Le stime erano per un dato al 3,1%. Anche il dato core passa al 3,3% dal 3,4%. Si tratta del minor aumento dal 2021 e lascia rimpolpa le probabilità di due tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nel corso dell’anno, il primo dei quali potrebbe essere a settembre. 

Il dollaro perde così quota contro le principali valute, in particolare contro le yen verso il quale è arrivato a cedere fino al 2%. L’euro si rafforza contro il biglietto verde, per un cambio vicino a 1,087.

Contestualmente salgono i prezzi dei T-Bond, mentre i tassi sono in calo. Dopo i dati sull’inflazione il decennale vede un rendimento al 4,184% dal 4,289% di ieri.

A fronte di un dollaro meno potente si rafforza l’oro: lo spot gold guadagna il 2% avvicinandosi a 2420 dollari l’oncia.

Si apprezzano anche i future del petrolio: Wti, scadenza agosto, guadagna oltre lo 0,6% per un prezzo di 82,6 dollari al barile; anche il Brent, scadenza settembre, sale dello 0,5% circa, 85,5 dollari al barile.

Piazza Affari, balzo dei titoli ex Mediaset

In Piazza Affari il balzo più stuzzicante oggi è fuori dal listino principale e riguarda i titoli Mfe – Media For Europe con la promozione a ‘Overweight’ di JP Morgan, ottimista sulle prospettive nel secondo semestre e ancor più per quelle della partecipata Prosieben. Mfb sale del 10,45%, Mfa del 7,27%. 

A dare verve ai titoli della galassia Berlusconi ha contribuito anche la notizia che l’aeroporto di Malpensa è stato ufficialmente intitolato al fondatore Silvio Berlusconi, deceduto il 12 giugno dello scorso anno. Lo ha annunciato il ministero delle infrastrutture in una nota, precisando che l’intitolazione è stata stabilita da un’ordinanza di Enac, con effetto immediato.

Sul Ftse Mib le blue chip migliori del giorno sono Inwit +3,47%, Iveco +2,85%, Cucinelli +2,29%, Erg +1,85%, Campari +1,73%. Telecom si apprezza dell’1,48%, dopo il rally di ieri a seguito della promozione S&P che ha portato il rating a BB dal precedente B+, dopo la cessione di Netco. L’outlook è rimasto stabile.

Sono in rosso  le banche, tra i titoli più gettonati negli ultimi mesi e che guardano ai tagli dei tassi con minor entusiasmo.

In fondo al listino ci sono Banco Bpm -1,49%, Bper -1,37%, Banca Monte Paschi di Siena -1,3%, Unicredit -1,28%, Bper -1,02%. Negativa Ferrari -1,43%.

Spread in calo

Prosegue la striscia positiva della carta italiana che vede anche oggi spread e tassi in calo.

Il differenziale di rendimento tra Btp decennale e Bund di pari durata arretra a 133 punti base, con tassi rispettivamente al 3,78% e 2,45%.

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