Incombe sui mercati l’ombra dell’Orso del budget americano. Tutte le Borse europee sono in ribasso nell’attesa di sviluppi al Congresso degli Stati Uniti. La Borsa di Francoforte, la più esposta ai problemi della rivalutazione dell’euro, scende dell’1,02%, Parigi -0,87%, Londra -0,62%, e Madrid -0,59%. A Milano l’indice FtseMib perde lo 0,26%, a quota 18.255.
L’euro si rafforza sul dollaro a 1,358, da 1,355 della chiusura di venerdì. Il Btp a 10 anni è poco mosso. Con un rendimento del 4,29%, resta immutata a 10 punti base la distanza con il Bono spagnolo, che rende il 4,19%. Il Bund si rafforza e di conseguenza lo spread sale di 3 punti base.
A Milano spicca il rialzo di Finmeccanica (+2,77%), dopo la vendita della controllata Ansaldo Energia. Kepler Chevreux ha alzato il target price da 4,7 a 6,5 euro, giudizio Buy. Ansaldo Sts perde lo 0,42%. Altro titolo in evidenza MontePaschi (+4,88%): oggi pomeriggio il cda approverà il piano di ristrutturazione concordato con Bruxelles.
Il braccio di ferro con il fondo Veba sulle azioni Chrysler continua a provocare danni a Fiat -0,64%, inserita nella lista di Bank of America Merill Lynch delle società europee dell’automotive da evitare. Cnh Industrial perde l’1,45%.
Pirelli sale del 2,12%. Mediobanca ha alzato il giudizio ed il target price. StM -0,45%. Telecom Italia è la peggiore blue chip, perde il 2,74%.
Si salvano le banche: Unicredit +0,67%, Intesa -0,06%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna +0,33%, Banco Popolare +1,1%. A fine settembre le banche italiane avevano in essere finanziamenti presso la Banca centrale europea per 235,395 mld, in calo dai 241,513 mld di fine agosto.
Ferme le assicurazioni, Generali -0,32%. Fondiaria-Sai -0,34%. Campari perde l’1,52%: il governo italiano ha in programma di aumentare le tasse sugli alcolici. Corre World Duty Free, in rialzo 4,9%. Autogrill +0,33. Deboli i titoli del lusso. Tod’s -1,44%, Salvatore Ferragamo -1,1%, Luxottica -1,35%.
