In rialzo il titolo di Carige, che a metà mattinata registra guadagni intorno allo 0,60% a Piazza Affari. A spingere le azioni dell’istituto genovese, in controtendenza rispetto a un settore spaventato dalla situazione greca e dal successo elettorale di Podemos nelle elezioni amministrative in Spagna, è il rafforzamento della famiglia Malacalza all’interno dell’azionariato.
Nel fine settimana, infatti, la Malacalza Investimenti, che deteneva già il 10,3% della banca ligure, ha annunciato l’accordo con i francesi di Bpce per rilevare un ulteriore 4,6% e salire così alle soglie del 15%. Intanto, Carige attende l’avvio dell’aumento di capitale da 850 milioni, che potrebbe avvenire nei primi giorni di giugno.
Come accennato, la giornata di Piazza Affari si è aperta sotto una cattiva luce, con la Borsa di che Milano accelera al ribasso, registrando ribassi poco inferiori al 2% e segnalandosi come la peggiore Borsa europea a metà mattinata in una giornata in cui sia Berlino che Londra, così come Wall Street, sono chiuse per festività.
A spaventare i mercati sono soprattutto i timori legati alla crisi del debito greco e all’annuncio, arrivato ieri da Atene, che la Grecia non riuscirà a ripagare la tranche di giugno del proprio debito all’Fmi a meno di non rinegoziare con i creditori. Ai timori europei si aggiungono le dichiarazioni del numero uno della Fed Janet Yellen, secondo cui i tassi statunitensi aumenteranno già a partire da quest’anno.
Tra i principali titoli in ribasso, nella giornata di oggi, spiccano alcuni bancari, come Intesa Sanpaolo e Unicredit, e altri titoli come Saipem e Fca.
