Passa in terreno positivo la Borsa di Milano dopo l’avvio in rosso. Alle 12 l’indice Ftse Mib segna un lieve rialzo, pari allo 0,12 % a quota 23523,29. Restano in rosso Parigi (-0,04%) e Francoforte (-0,17%). Più accentuato il calo di Madrid (-0,4%) mentre è in corso la seduta di insediamento del nuovo Parlamento catalano: il presidente uscente Carles Puigdemont e gli altri quattro dirigenti indipendentisti in esilio a Bruxelles hanno rinunciato a chiedere il voto delegato. Fuori dall’Eurozona quasi piatta Zurigo (-0,02%), Londra -0,19%.
L’agenzia S&P conferma la crescita mondiale sincronizzata e questa volta ne beneficia anche l’Italia, che nel 2018 dovrebbe registrare un Pil in salita dell’1,5%. Il costo del denaro atteso verso la normalizzazione dalla metà del prossimo anno.
Quadro macro in assestamento. Cross Euro/Dollaro -0,2% a 1,223; Brent -0,7% a 68,70 dollari. Oro piatto a 1.338 dollari. A Piazza Affari Saipem -0,4%, Eni -0,2%.
BCE: CONSTANCIO REPLICA A WEIDMANN
Si ferma la vendita di obbligazioni. Bund tedesco 0,54%, Btp 10 anni 1,97%. Nell’area euro a dicembre la crescita dei prezzi al consumo su base annua si è attestata all’1,4% dall’1,5% di novembre.
In risposta all’intervista di Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, che ritiene “opportuno” l’annuncio della fine degli acquisti di titoli da parte della Bce, è arrivata la risposta del portoghese Victor Constancio, vice di Mario Draghi a Francoforte, preoccupato dal rafforzamento dell’euro. “La mia preoccupazione riguarda i movimenti improvvisi che non riflettono i cambiamenti nei fondamentali” ha osservato il banchiere aggiungendo, a proposito della fine del Qe, che “pochi mesi in più o in meno non fanno molta differenza: meglio procedere con cautela”.
SOFFERENZE: OGGI I BANCHIERI VEDONO NOUY
Spicca a Piazza Affari la performance di Leonardo (+2,3%). Société Générale ha alzato la raccomandazione. Secondo gli analisti la società, “mano a mano che gli investitori prenderanno confidenza con il nuovo management lo sconto rispetto ai competitori si ridurrà. Noi manteniamo il nostro target a 14 euro ma promuoviamo il titolo a buy da hold, guardando al potenziale [di crescita] del 30% dall’attuale livello”. Agusta Westland ha chiuso il 2017 con 3,6 miliardi di euro di ricavi, in linea con il risultato dello scorso esercizio. La società ha affermato in passato che la divisione elicotteri dovrebbe registrare nel 2017 un lieve calo del giro d’affari, rispetto al 2016.
Torna a salire Fiat Chrysler (+0,6%). Sono stati diffusi i dati sulle vendite di autovetture in Europa in dicembre, il mese si chiude con un calo del 4,8%: -16,2% il risultato di Fca. General Motors e Ford stimano per il 2018 un mercato dell’auto nordamericano poco vivace. Ferrari -0,5%.
Sotto i riflettori anche il settore bancario. Oggi la responsabile della Vigilanza europea, Danièle Nouy, incontra alcuni banchieri italiani. A giorni la Commissione Europea pubblicherà un documento sui risultati ottenuti dalla pulizia dei bilanci delle banche: sembra che l’esecutivo, sul tema delle svalutazioni automatiche dei crediti in sofferenza, sia a favore di una limitazione del meccanismo ai nuovi crediti problematici. Secondo uno studio di Equita la riduzione delle sofferenze rispetto alla media europea è per ora il risultato solo delle operazioni di poche banche come Unicredit (+0,6%) e Mps. In rialzo Intesa (+0,2%), in calo le popolari: Ubi Banca -1,8%, Bper Banca -1,2%, Banco Bpm -1%.
Continua la corsa di Azimut (+0,7%). Frena invece Recordati (-2,2%). Credit Suisse ha abbassato la raccomandazione.
Tra le medium cap, Fila (+5%) tocca il nuovo record storico come Technogym (+2%) e Cattolica (+2%). Ima (+2%), Banca IMI ha avviato la copertura con un giudizio Add e un target di 81 euro. Astaldi (+1%) gira in rialzo dopo la notizia di nuove commesse nell’Est Europa.