Giornata di vendite a Piazza Affari sul titolo Bpm, che a metà mattina cede più di tre punti percentuali, il peggior ribasso del Ftse Mib. A penalizzare le azioni dell’istituto sono alcune voci sul possibile rinvio del piano industriale. Domani il Consiglio di sorveglianza potrebbe discutere anche della sostituzione del consigliere delegato Piero Montani, che la settimana scorsa è passato in Banca Carige ed è stato sostituito ad interim da Davide Croff.
Per gli analisti di Intermonte, che hanno confermato sul titolo rating outperform e target price a 0,65 euro (titolo tratta a 0,4662), la ricerca del nuovo amministratore delegato potrebbe portare a un posticipo della presentazione del nuovo piano industriale. L’aggiornamento del piano al 2015 è in programma per il consiglio di gestione del prossimo 12 novembre, insieme ai conti del terzo trimestre e alle proposte di modifica della governance.
La Uilca, uno dei sindacati più rappresentativi della Bpm, ha detto ieri di essere pronta ad adottare soluzioni che consentano “maggiori spazi di governance a chi possiede maggiori quote societarie”, ma attraverso “una discussione aperta e costruttiva”. Il segretario della Uilca, Massimo Masi, ha sottolineato che le “scelte ondivaghe” del presidente del consiglio di gestione, Andrea Bonomi, sulla governance “non hanno aiutato a individuare percorsi coerenti e condivisi”.