Giornata nera a Piazza Affari per il titolo di Bper Banca, che a fine mattinata perde circa tre punti percentuali, a 3,373 euro. Si tratta della peggiore flessione di tutto il Ftse Mib, che negli stessi minuti viaggia in terreno positivo dello 0,8%. La pioggia di vendite arriva all’indomani della pubblicazione dei conti e del via libera all’incorporazione di Unipol Banca.
Nel primo semestre Bper ha registrato un utile netto di 100,5 milioni, meno di un terzo dei 307,9 milioni realizzati nello stesso periodo dell’anno scorso, che però “includeva utili non ricorrenti realizzati su titoli di debito”, ricorda la Banca nella nota. Inoltre, sull’utile del primo semestre 2019 pesano gli oneri connessi all’intervento dello Schema volontario del Fitd in Banca Carige (la quota di Bper ammonta 13,3 milioni) e i contributi al Fondo di risoluzione unico europeo (32,6 milioni in tutto).
Nel solo secondo trimestre, l’istituto ha messo a segno un utile netto di 58,2 milioni, più dei 47 milioni previsti in media dagli analisti di mercato.
Quanto al margine d’interesse semestrale, si attesta a 546,2 milioni rispetto ai 573,5 milioni dello stesso periodo del 2018. La riduzione è “da imputarsi prevalentemente agli effetti contabili Ifrs9 e Ifrs163”.
Il dato relativo soltanto al secondo trimestre è pari a 272,3 milioni (-0,6% su base congiunturale) sostanzialmente in linea con i tre trimestri precedenti.
Le commissioni nette del primo semestre risultano pari a 387,8 milioni, “in tenuta” rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-0,3% su base tendenziale).
I costi di gestione sono scesi invece a 682,4 milioni (-1% su anno).
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si attestano a 148 milioni, quasi interamente riferibili a rettifiche su attività al costo ammortizzato (contro 84,2 milioni nel primo semestre 2018).
Le sofferenze lorde sono pari a 4,3 miliardi, in calo dello 0,4% rispetto a fine 2018.
Sul fronte patrimoniale, a fine giugno il Cet1 ratio “phased in” era pari al 14,33% (contro il 14,24% di marzo). L’indice calcolato in regime di piena applicazione “fully phased” si attestava al 12,33% (dal 12,24%).
Il Cda di Bper Banca ha anche dato il via libera alla fusione per incorporazione di Unipol Banca in Bper. “L’operazione è prevista nel Piano Industriale del gruppo Bper 2019-2021 – scrive il gruppo – nell’ambito delle iniziative volte alla razionalizzazione e alla semplificazione degli assetti societari con l’intento di conseguire un miglioramento dell’efficienza operativa e sinergie di costo/ricavo”.
“Siamo estremamente soddisfatti di avere perfezionato nel mese di luglio e nei tempi previsti le operazioni straordinarie annunciate a febbraio – ha commentato l’amministratore delegato di Bper, Alessandro Vandelli – relativamente all’acquisizione di una quota partecipativa incrementale in Arca Holding, all’acquisizione delle quote di minoranza del Banco di Sardegna e all’acquisizione del 100% di Unipol Banca con la contestuale vendita di circa un miliardo di sofferenze a UnipolReC. Tali operazioni ci consentiranno di cogliere ulteriori opportunità di crescita e sviluppo, con l’obiettivo di creare valore per tutti gli stakeholders, accelerando, al contempo, il processo di riduzione dei crediti deteriorati e mantenendo un solido livello di capitale”.