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Borsa: boom di Tod’s e caduta di Banco Bpm. Spread migliora

Imagoeconomica

Seduta incerta per i listini europei, che girano in negativo con l’entrata in scena di Wall Street e poi recuperano parzialmente nel finale. La chiusura è in calo per Francoforte -0,15% e Madrid -0,26%. Si fermano poco lontane dalla parità Parigi -0,03% e Londra +0,07%. Stesso andamento per Piazza Affari, -0,03%, 21.580 punti, mentre si raffredda lo spread fra decennale italiano e tedesco, -2,6%, 250.80 punti base, dopo la fiammata della scorsa settimana. Il rendimento del benchmark tricolore chiude al 2,9%, sotto la soglia psicologica del 3%. L’Italia resta però un  “osservato speciale” per gli squilibri macroeconomici eccessivi, secondo quanto scrive la Bce in un’anticipazione sul Bollettino economico che sarà pubblicato giovedì.

La guerra dei dazi al momento non sembra pesare troppo su Wall Street che, dopo un’apertura in leggero calo, procede positiva. Pepsi si apprezza del 2% circa e promuove l’annunciato cambio al vertice: la ceo Indra Nooyi lascia dopo 12 anni la guida del colosso americano dell’industria delle bevande. A prendere il suo posto, dal 3 ottobre, sarà Ramon Laguarta, attualmente presidente del gruppo, mentre Nooyi rimarrà in azienda fino agli inizi del 2019.

Il dollaro si mantiene forte contro le altre valute, mentre crolla la lira turca, che tocca nuovi minimi storici. L’euro resta in area 1,156. Fa peggio la sterlina, che tocca un minimo di 1,292 (al momento è 1,294) fiaccata dal rischio che la Brexit possa  avvenire in assenza di un accordo quadro condiviso con l’Unione Europea.

Fra le materie prime continua a soffrire l’oro, che viaggia a 1210,82 dollari l’oncia (-0,24%). Bene invece il petrolio, tipo Brent, 74,09 dollari al barile, +1,2%. Lo sprint dell’oro nero incoraggia i titoli petroliferi. Fra questi Saipem, +2,99%. L’ad Stefano Cao, secondo quanto dichiarato in un’intervista, punta a ridurre ulteriormente il debito e guarda al futuro con ottimismo.

In Piazza Affari svettano i titoli della moda: Ferragamo +1,89% e Moncler +1,41%, mentre Tod’s addirittura vola +17,39%, dopo i risultati semestrali e la promozione da parte di vari broker. Bene Campari +2,06%.

Le banche chiudono in ordine sparso, condizionate dalle diverse trimestrali. In rialzo Ubi +1,73% e Carige +9,2%, in pesante calo invece Banco Bpm, -5,95%, che delude le attese e subisce alcune retrocessioni. Arretra anche Mediobanca, -1,65%. Tra i finanziari Azimut +1,8%; Banca Mediolanum -1,04%; Unipol -0,82%.

Sul lato negativo del listino Mediaset -0,99%. Sullo Star svetta Interpump +4,23%, con i conti semestrali, chiusi con vendite nette pari a 643,4 milioni di euro, superiori del 15,2% rispetto all’analogo periodo del 2017.

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