X

Borsa: bene Telecom e Lusso, ma lo spread resta alto

Wikimedia Commons

Dopo un’incertezza iniziale seguita da un tentativo di rialzo, il Ftse Mib torna ad appiattirsi e a metà seduta viaggia sotto la parità (-0,2%). Peggio di Piazza Affari fa solo Madrid (-0,7%), mentre viaggiano in positivo Francoforte (+0,4%) e Parigi (+0,5%). Fuori dall’Eurozona, Londra +0,2%.

Tensione anche sul mercato del debito, dove lo spread Btp-Bund si attesta a quota 310 punti base – sui livelli della chiusura di ieri, dopo aver toccato un picco a quota 325 – con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 3,57%.

“Ci aspettiamo osservazioni critiche dalla Commissione Ue, ma ci siederemo attorno al tavolo e spiegheremo, perché più passa il tempo e più mi convinco che la manovra è molto bella”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al suo arrivo al vertice Ue, negando fratture M5s-Lega sul decreto fiscale.

Allo stesso tempo però il premier olandese Mark Rutte, dopo un faccia a faccia con lo stesso Conte, ha scritto su Twitter: “Buon incontro bilaterale con Giuseppe Conte durante il Consiglio europeo. Ho espresso le preoccupazioni dell’Olanda sui piani di bilancio per il 2019. Pieno sostegno alla Commissione Ue perché applichi gli obblighi comuni del Patto di stabilità”.

Per il cancelliere austriaco Kurz, “i debiti eccessivi sono pericolosi, non solo per i Paesi che li hanno accumulati, ma anche per l’Europa”.

Intanto, c’è attesa oggi per l’arrivo a Roma di Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari economici, che incontrerà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e stasera il ministro dell’Economia Giovanni Tria.

Proprio il numero uno del Tesoro, a Milano per partecipare all’assemblea generale di Assolombarda, ha parlato di “manovra espansiva non temeraria e non mette a rischio conti pubblici”.

Sul fronte valutario, l’euro si apprezza leggermente sul dollaro (cambio a 1,1523).

In calo i prezzi del petrolio: il Brent scende dello 0,8%, a 79,39 dollari il barile; stesso ribasso stesso ribasso per il Wti, che si attesta a 69,2 dollari il barile.

Per quanto riguarda l’andamento dei singoli titoli, alla Borsa di Milano cade a picco Buzzi Unicem, peggior titolo del listino con un ribasso del 6,6%. A innescare l’ondata di vendite su tutto il comparto europeo è stata una comunicazione da parte della concorrente tedesca HeidelbergCement (-7,6% a Francoforte), che ha pesantemente rivisto al ribasso le stime per il 2018.

In evidenza il lusso dopo i recenti ribassi: Ferragamo (+2%), Moncler (+1,77%) e Luxottica (+1,3%) sono fra i migliori titoli del Ftse Mib.

A causa delle novità fiscali contenute nella manovra e della temperatura dello spread, i bancari viaggiano in rosso: Intesa -0,66%, Unicredit -0,5%, Ubi -0,6%, Banco Bpm -1,7% e Bper Banca -0,4%. In controtendenza Mediobanca: +0,93%.

Gli acquisti premiano Telecom Italia (+2,9%, miglior prestazione sul Ftse Mib), mentre Fca rimbalza (+1%) dopo il -4,19% incassato ieri a causa delle previsioni fosche di Goldman Sachs per il settore automotive. Riprende fiato anche Cnh Industrial: -0,3 dopo il -4,1% di ieri.

Poco mossi gli energetici (Enel sulla parità, Eni -0,1%), a eccezione di Italgas (+1%).

Fuori dal listino principale, Astaldi +1,75% dopo il via libera del Tribunale al concordato.

Bene anche Fincantieri (+1,88%) in scia all’accordo da oltre due miliardi euro sottoscritto con Msc Crociere per la costruzione di quattro nuove navi del segmento extra-lusso.

Vendite su St (-2,2%), dopo il +1% di ieri e dopo che Tsmc ha fornito una guidance per il quarto trimestre leggermente inferiore alle attese.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati